domenica 9 febbraio 2020

A PEZZI (COL NUOVO DISCO) E LJUBO UNGHERELLI (COL NUOVO LIBRO) A RISERVA INDIE // INTERVISTA, STREAMING E GALLERY A CURA DI SAMUEL FAVA


Ecco lo streaming, in coda al post sul player di Mixcloud, della puntata di Riserva Indie con Ljubo Ungherelli e A Pezzi negli studi di Contatto Radio Popolare Network. Ljubo ha presentato il suo nuovo "romanzo di frattura", scaricabile in free download dal suo sito, intitolato "Abbracciare la saracinesca". Enrico, in rappresentanza degli A Pezzi ha proposto i brani del loro terzo disco "Ora / Mai", di imminente uscita. Qui sotto il video di "Nucleare".


Il progetto A Pezzi nasce nel 2012 ad Arezzo, dall'evoluzione e dalla rivoluzione di un disco omonimo registrato e prodotto nella prima metà dello stesso anno tra Arezzo, Città di Castello e Dekani (Slovenia). Disco prodotto con varie sinergie esterne ed uscito ufficialmente nel febbraio 2014 anche grazie ad una campagna di crowdfunding di successo. Testi e musica sgorgano da comuni storie personali come da particelle elementari di socialità e relazioni, da vite, strade e coscienze che vanno in pezzi, per ricomporsi e reinterpretarsi in modo sempre diverso. Dopo un anno dedicato ai concerti, la band decide di produrre autonomamente il secondo disco, intitolato “Soli”. Neanche a dirlo, parla di solitudine e mondi lontani in tutte le forme possibili, con accezioni anche -e soprattutto- positive. “Soli” è disponibile in CD e in tutti gli store digitali da marzo 2017. Un sostanziale cambio di line-up alla fine dello stesso anno porta alla forma ultima e definitiva , che ha ripreso fin da subito a fare live (apertura a Ministri, Giorgio Canali) e partecipare a manifestazioni importanti come Rock Contest (finalisti nel 2018). Attualmente A Pezzi ha concluso la realizzazione del terzo album, prodotto dallo stesso Enrico Zoi e masterizzato da Giovanni Versari. Qui sotto Enrico a Riserva Indie.


La classica foto di gruppo con "Riserva"


Il più grande scrittore vivente


Un uomo che si è votato a una famiglia che fa di tutto per fargli rimpiangere la sua dedizione. Un ristorante multietnico nel quale iniziano a verificarsi terribili accadimenti. Un’entità malefica che incombe per sconquassare un quieto vivere mai così aleatorio. L’uomo, vessato dalle sue congiunte, si ritrova a capeggiare la resistenza contro nemici efferati che proseguono imperterriti nelle loro dissolutezze. Le due fazioni, asserragliate nei rispettivi fortini, affilano armi più o meno letali nell’attesa dello scontro decisivo. Storie di personaggi ai confini della realtà ma a ben vedere assai radicati in essa. Un apparente delirio nonsense che si prefigura di descrivere l’attualità con un’efficacia superiore a qualunque notiziario, inchiesta o sondaggio. Un “romanzo di frattura” dove occorre scavare sotto le macerie di una frenetica e terremotante sarabanda in salsa horror per cogliere la spietata satira di una civiltà sempre più alla deriva. E forse neppure questa consapevolezza basterà a strappare una pur beffarda smorfia a guisa di sorriso. Ljubo Ungherelli "Abbracciare la saracinesca"


Clicca play sul lettore di Mixcloud qui sotto per riascoltare tutta l'intervista

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