Questa edizione del Lucca Comics purtroppo ci ha visto presenziare solo giovedì e venerdì, impegni di lavoro e la pioggia battente ci hanno messo i bastoni fra le ruote. Mai come in questa edizione abbiamo scattato così poche foto, i cosplayer erano come sempre numerosi ma fuori dai contest di sabato e domenica (dove gareggiano i migliori cosplayer provenienti da tutto lo Stivale e talvolta anche dall'estero, con travestimenti e armature di altissimo livello) i costumi che affollavano le Mura e il centro storico non erano tutti indimenticabili, va detto (probablimente il meteo incerto e il fattore folla hanno influito). Numerosissime le tute rosse con maschera di Dalì dalla "La Casa di Carta", frotte di Joker improvvisati, Pennywise più o meno spaventosi e gli immancabili Zombie, realistici spesso solo nel profumino emanato! Dei "free-hug" poi meglio non parlarne (seriamente, perché lo fate?). Se lo scopo è divertirsi con gli amici va benissimo così, peccato venga un po' meno l'aspetto "Fantasia" a favore di una certa omologazione per il "personaggio del momento" o quello di semplice realizzazione. E sì che si possono realizzare personaggi epici anche con idee low-cost se c'è creatività.
Geniale! "Stupido sexy Flanders" (se conoscete il fotografo e il cosplayer ditemi il nome)
Muciaccia e la sua passione per la colla vinilica
(se conoscete il fotografo e i cosplayer ditemi il nome)
Come in ogni edizione del Comics anche in questa non sono mancate le polemiche. In un evento che vende 270 mila biglietti e coinvolge una città intera più svariate migliaia di visitatori è praticamente fisiologico che ci siano anche dei contrattempi, e la stagione autunnale non aiuta. Sulla pioggia o sulla folla di visitatori (i curiosi senza ticket) l'organizzazione non può fare molto, ma ci sono degli aspetti che sicuramente si possono e si devono migliorare.
Invasione, il venerdì pare ci fossero 90.000 persone
la zona backstage, non servono commenti
Altro fatto increscioso è quello accaduto al Sindaco di Riccò del Golfo (SP), Loris Figoli, persona disabile che doveva partecipare come invitato alla manifestazione "Limitless" ma al quale i Vigili urbani hanno negato l'accesso con l'auto per avvicinarsi alla location dell'evento (e parliamo di una persona con una protesi su una gamba, con evidenti difficoltà motorie). Speriamo si faccia chiarezza.
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Ma veniamo al dunque e affrontiamo la questione spinosa dei cosiddetti "cosplayer nazi". Per chi non avesse seguito la vicenda ricordiamo che la polemica principale (probabilmente anche troppo gonfiata dalla stampa) di questo Comics è stata scatenata dalla presenza di due ragazzini di circa 15-16 anni vestiti da soldati nazisti. Erano mingherlini e con delle divise molto "fai-da-te". Allora, quando si parla di questi argomenti è facile "pestare una merda", bisogna sempre contestualizzare la scelta del personaggio o la sua rigorosità nella cura dei dettagli. Mi spiego: se sei un rievocatore storico ed interpreti il ruolo del nazista in una determinata scena con altri figuranti vestiti da soldati alleati, partigiani, crocerossine ecc... in quel momento sei sostanzialmente un "attore" che interpreta un ruolo e nessuno potrà contestarti nulla.
Se stai facendo il cosplay di un personaggio tratto da un videogioco (tipo "Wolfstein" per dire) deve essere chiaramente percepibile da tutti, data la natura controversa del costume. Ma in questo caso quella divisa (peraltro formalmente scorretta nella cura dei particolari) non è solo la rappresentazione di una "Fantasia" come per altri personaggi malvagi ispirati dai film horror o di fantascienza, ma per molte persone rievoca ricordi terribili, ferite ancora aperte in questi territori segnati dalle stragi nazifasciste.
Ringraziamo chi ha realizzato questa eloquente infografica
A 15 anni probabilmente per qualcuno è un concetto difficile da capire ma vi faccio un esempio: secondo voi se al Comics di New York per fare il burlone vi presentate vestito da "terrorista islamico" con un aeroplanino in mano, pensate che la gente lo possa trovare divertente? Non credo proprio. Ora, è in corso una inchiesta da parte della Digos, pare che quella dei ragazzini sia stata solo una pagliacciata di cattivo gusto. Non sappiamo tutti i dettagli della faccenda e aspettiamo di saperne di più, nel frattempo giustamente "Lucca Comics and Games" ha preso ufficialmente le distanze dal comportamento dei ragazzetti.
"Sono ormai anni che il festival si basa su cinque pilastri: comunità, scoperta, inclusione, gratitudine e rispetto. Tutto questo non si sposa con gesti che richiamano spettri di intolleranza e barbarie, e non ci appartengono in alcun modo", hanno concluso gli organizzatori e il Comune.
Abbiamo letto anche molte difese in favore dei due... "Eh ma in concreto non stavano facendo nulla di male". Vero, non c'è stata alcuna violenza, solo qualche reazione indignata di alcuni spettatori. Ma anche se i giovani non avevano le sembianze minacciose di due picchiatori non bisogna comunque giustificarli (neppure esagerare con le accuse, arrivare al linciaggio fisico o metterli alla gogna mediatica, passando dalla parte del torto) e anche se lo hanno fatto in un contesto giocoso come il Comics, probabilmente i ragazzini forse non si rendono bene conto della gravità della questione, erano semplicemente affascinati dall'estetica nazista; peccato che vestirsi così, in Italia, sia un reato (vedi legge Mancino del 1993) e di fronte alla Legge i gusti e le opinioni personali si fermano. In questo caso il fatto che fosse fatto per gioco è per certi versi ancora più grave: cosa ti porta a questo tipo di scelta di Costume, con mille alternative possibili? E delle persone adulte che si facevano fotografare insieme ai ragazzini in divisa ne vogliamo parlare? Lo trovate divertente? Ragazzi, se ci conoscete sapete come la pensiamo, siamo per la libera espressione e non ci piace la censura. Sicuramente non è semplice fissare l'asticella della tolleranza, spesso si tratta di sfumature che si vanno a scontrare con sensibilità soggettive diverse, ma non bisogna neppure far passare che il concetto che "se lo fai in cosplay tutto è lecito". Bisogna essere tolleranti con gli intolleranti? A nostro modesto parere è un "NO" secco, crediamo che il cosplay sia un'altra cosa e quando vesti certi panni "scomodi" devi anche sapere motivare la tua scelta (che in determinati contesti può essere lecita, in altri è solo inutile esibizionismo e provocazione) e affrontare le reazioni di chi si può ritenere offeso. Che poi diciamolo, che si tratti di divise o di figure religiose/blasfeme alla fine è triste dover tirare in ballo regolamenti e Leggi in una manifestazione del genere, basterebbe da parte di tutti solo un po' di BUONSENSO, quello è il problema, che sempre più spesso manca!
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