lunedì 25 settembre 2017

ROLLING STONES E BAMBOCCIONI A LUCCA // LE POLEMICHE, FONDATE O INFONDATE, DOPO IL LIVE DEI RECORD DEL 23-09-2017 - TESTO DI MAURIZIO



Quando porti 55000 paganti ad assistere a un concerto in una città abitata da poco meno di centomila abitanti potrebbero essere inevitabili disagi e problemi di ordine pubblico. Un po' come quando si va all'Esselunga la vigilia di Natale e si pretende di non trovare coda alle casse o che il cotechino sia sempre quello di prima qualità che trovi a metà Novembre a prezzo scontato. Ma si sa che gli italiani fanno la coda volentieri solo per entrare a ballare nei locali gestiti da Briatore e dalla pitonessa Santanchè. I grandi eventi di massa quasi sempre portano in pegno una sensibile affluenza di persone che solitamente stanno al rock come Tina Cipollari sta a Oriana Fallaci.


Persone che con cento o duecento euro comprano non tanto l'evento ma la possibilità di farsi un selfie con il palco alle spalle per poter dire ai propri amici: io c'ero. La rivoluzione non è un pranzo di gala, diceva il grande timoniere, e un concerto rock non è mai stato roba per fighetti dalla puzza sotto il naso. Inutile mostrare al bamboccione polemico di turno le foto di festival "veri" come Glastonbury o Reading dove il pubblico paga biglietti tre volte superiori a quelli degli Stones per stare quasi sempre in mezzo al fango a godersi 12 (dodici) ore di musica dal vivo anche se alla fine non canta Vasco Rossi. Ci si lamenta del numero dei bagni e del prezzo delle bibite nell'area interna. Tutto vero, ma se hai problemi in quel senso forse è meglio che i grandi eventi li guardi su YouTube o sul più rassicurante smartphone.


Ma non dimentichiamo, come ha ricordato qualcuno, che c'era confusione all'uscita del concerto: un paese che non riesce a tenere l'ordine nemmeno in coda alle poste figuriamoci all'uscita di un evento con migliaia di persone che escono contemporaneamente. Resta il mistero della "moneta" interna ai live, e questo non riguarda solo gli Stones, che da un po' ha preso a girare nei grandi concerti: il token. Sull'abuso del "valore di cambio" di questa pseudovaluta mi sento di poter avallare le polemiche in atto. Chiudo il post con un ringraziamento personale a D'Alessandro e Galli. Sono partiti da un piccolo ufficio di Viareggio e hanno costruito un Festival che in oltre 20 anni ha portato Lucca ad avere un appuntamento fisso di livello mondiale. In un paese di bamboccioni lamentoni più abituati a criticare che a fare come il nostro, viva il silenzio dei risultati e della voglia di agire dei due promoter versiliesi. Ps: gli Stones a Lucca hanno portato in tre ore circa due milioni di euro di Iva nelle casse dello stato. Padoan ringrazi.


19 commenti:

  1. Condivido quanto scritto solo in parte; è vero che non si può pretendere un'assoluta comodità quado ci si reca a grandi eventi come questo, ma è anche vero che, essendo grandi eventi, dovrebbero essere organizzati per creare meno disagi possibili. Non posso parlare degli Stones a Lucca in quanto non c'ero, il mio è un discorso più generale:L ho visto diversi concerti e diversi festival, alcuni organizzati molto bene e altri veramente in modo pietoso (penso ai Metallica nell'area ricavata nel parcheggio di Assago, una vera schifezza di posto e di organizzazione).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con te. Non c'è dubbio, nel caso dell'evento di Lucca, che una parte del pubblico non sia stata rispettata nel suo diritto a fruire dello spettacolo e questo è un aspetto che è giusto sottolineare. Ma da qui a dire che è stato un fallimento organizzativo totale e a invocare l'intervento dell'esercito della salvezza, il passo è enorme..Il mio discorso , che aveva l'ambizione di partire dagli Stones ma di essere una riflessione generale, con toni pepati per interessare l'utente medio della rete, sullo "stato della musica dal vivo e dei suoi avventori in Italia", riguardava una serie di lamentele folli che ho letto in molti social e che per chi frequenta concerti dal vivo in Italia e Europa da trent'anni sono, a volte, semplicemente ridicole..

      Elimina
  2. Mi domando dove fosse l'autore di questo scellerato post la sera del concerto. I "fighetti" che hanno speso più di 100 euro per godersi gli Stones si lamentano del fatto che non si vedeva il palco e si sentiva male. Poca roba no? E' vero, gli italiani sono quello che sono: infatti gente come D'Alessandro e Galli all'estero non organizzerebbero nemmeno il cineforum all'oratorio. Post stomachevole. Grazie.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi spiace deluderti Paolo ma le lamentele arrivano solo da pochi "sfortunati". La maggior parte della gente ha commentato più o meno così : Leggo quasi stupita tutte le lamentele circa l'organizzazione... Io ed il mio gruppo non abbiamo fatto altro che dire che è stata quasi perfetta. Non abbiamo fatto nemmeno 5 minuti di coda in macchina x la città, né x entrare nella zona concerto... Certo, potevano mettere qualche bagno in più (ma a tutti i concerti a cui vado il problema cessi si pone sempre) e sicuramente la visuale x noi che eravamo al prato B è stata ridotta ma con 55 mila persone e con il biglietto al minor costo di sicuro non mi potevo aspettare di allungarmi e toccarli... Circa la questione sicurezza nel deflusso alla fine bastava rimanere ancora lì una mezz'ora senza accalcarsi verso l uscita come in walking dead, bersi una birra in compagnia e poi si riusciva ad uscire camminando sereni... Sorridete gente, avete visto la Storia!!!

      Elimina
  3. Ho letto più di una volta l'articolo per essere sicuro di quello che stavo leggendo e mi pongo semplici domande.. Primo.. Chi ha scritto questo articolo ha pagato il biglietto o è entrato nel prato A, con accredito e posto auto pagato? Fatta questa domanda, mi viene da pensare che la persona che ha scritto questo articolo, sia assolutamente disinformata delle reali lamentele legate al prato B. Nel senso che, non sà che c'erano persone che si sono dovute mettere in mezzo alla strada, da parte al palco, dove oltretutto, c'era il passaggio dei mezzi di servizio, perché tra il prato A e B, i signori organizzatori hanno deciso di mettere due gazebo magazzino, per il rifornimento bevande.. E questo non è che vietava i selfie di noi bamboccioni. Non ci permetteva di vedere in nessuna maniera il palco. Se pago 130 euro e più, per andare a un concerto, è sono nel prato B, sono cosciente di vedere chi canta molto distante, ma PRETENDO di vedere almeno il palco e non solo tramite schermo. Prima di scrivere una montagna di fesserie e insultare le persone, informarsi bene e non in modo così approssimativo e supponente, cosa non gatta da tantissimi altri GIORNALISTI di settore che erano presenti e che hanno denunciato questi ed altri fatti, che invito ad andarvi a cercare.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti riporto un link di un chiaro esponente di regime al soldo dei capitalisti D'alessandro e Galli : http://www.ilfattoquotidiano.it/2017/09/25/rolling-stones-a-lucca-non-solo-noi-vecchietti-ci-siamo-commossi/3876391/

      Elimina
    2. Letto... Spettacolo VISTO DA IN QUATTRO SCHERMI... Quindi? Dove vogliamo arrivare? Io voglio sapere in quale concerto c'erano vetture che passavano in mezzo al pubblico? Quale concerto in cui non era possibile vedere il palco?

      Elimina
    3. Vi state arrampicando sugli specchi.. Vediamo l'articolo su classic rock, scritto da chi oltre ad aver seguito 30 anni di concerti, li ha fatti, o leggere i commenti di giornalisti che per più di un decennio, hanno seguito gli Who, nei concerti in giro per il mondo.. Non siete assolutamente informati, ma insistete sulla vostra strada, questo non è, essere disposti al dialogo.. È essere dei muri di gomma

      Elimina
    4. Christian se c'è un blog aperto al dialogo è questo. E infatti pubblico tutti i commenti che arrivano : quelli garbati e argomentati come i tuoi e quelli di cani e porci che poi sono la minoranza rumorosa che pascola nella rete. Il mio post voleva mettere in evidenza come da qualche anno a questa parte ci sia questa tendenza, tipicamente italiana, a vivere l'evento come una sorta di appendice al salotto di casa. E se questo puo' valere per un concerto di Renato Zero o Laura Pausini è meno semplice che gli agi del tinello si adattino ad un'arena rock. Condivido le lamentele della minoranza che non ha potuto vedere bene lo show pur avendo pagato un biglietto. Sono lamentele sacrosante e fondate, ma non riesco ad accettare il "disastro totale" di cui parla quella stessa minoranza rumorosa della rete. D'Alessandro e Galli saranno pure stati superficiali nella gestione del prato B ma qui si è andato spesso oltre. C'è gente si è lamentata perchè non ha potuto portare la batteria di ricambio del cellulare, perchè gli hanno tolto il tappo dalla bottiglia d'acqua, per le code ai bagni, perchè con 55000 persone che escono da un'area si è creata un po' di coda. E' vero che nella musica , come in politica, tutti possono dire la loro ma preferisco chi, come te, circoscrive i problemi ad alcuni fatti, gravissimi , concreti, rispetto a chi spara merda portando argomenti da bamboccione viziato..

      Elimina
  4. Quanti ingressi omaggio avete guadagnato con queste righette deliranti?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Tantissimi caro..Ho fatto tutto i concerti del Summer sotto il palco con l'accredito, mentre tu li guardavi da youtube..

      Elimina
  5. Riserva indie ha avuto l'accredito da A&G. E spera di averne altri.
    Così si esercita nello sport nazionale: vede il dito e non la luna, sovrabbonda di fallacie, dissimula le evidentissime e gravissime mancanze dell'organizzazione (50000 persone senza vie di fuga; totale assenza di controlli all'interno; spettatori arrampicati su alberi e wc di plastica; code di ore per fare pipì, con conseguente pipì fatta contro le mura storiche...devo continuare?).
    Articolo fatto apposta per portare click al blog, contropolemico il giusto, per suscitare indignazione e far parlare di sé. Parlare male di sé, però: se l'operazione è riuscita OGGI (e infatti sto anch'io rispondendo), IN FUTURO E PER SEMPRE moltissimi ignoreranno Riserva Indie.
    Il tempo è troppo prezioso per sprecarlo leggendo e commentando altre volte articoli inutili e mal scritti.
    Una volta basta, giusto per dire che è solo per questa volta.
    Adieu.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti devo smentire ancora , caro bamboccione anonimo che neppure il tuo nome hai avuto il coraggio di mettere in coda al post ma io i concerti me li pago tutti e non con i soldi di mamma e papà. Questo per dirti con chi hai a che fare : 30 anni di concerti in arene, piccoli club, bettole, circoletti e 10 anni di diretta a Riserva Indie con più di 500 (cinquecento) artisti a cui spesso ho pagato, di tasca mia, mangiare, bere e qualche volta pure dormire. Per cui mi permetto di poter dire che conosco l'evoluzione, o meglio l'involuzione del pubblico ai concerti in Italia. Credo che nella vita i disagi siano in qualsiasi cosa ed è impensabile non possano esserci anche in un evento che ha portato sessantamila persone sotto le mura di Lucca. Fosse stato per me avrei adattato l'area per 20.000 persone con biglietti da 250 euro, ma è un mio pensiero.. Mancavano le vie di fuga? Credimi, è davvero impossibile..Forse tu non hai idea di cosa vuol dire organizzare un concerto del genere perchè altrimenti sapresti, e io di Festival con la radio ne so qualcosa, che un concerto prima di avere tutti i permessi deve passare, giustamente, attraverso i raggi x delle autorità preposte al controllo. Purtroppo agli eventi, come allo stadio, bisogna anche un po' saperci stare e se siamo uno dei pochi paesi al mondo che barricano gli stadi con fossati e filo spinato mentre altrove sei a un metro dal campo qualche riflessione sul pubblico, calcistico e non, va fatta. Spero impiegherai meglio il tuo tempo, magari cominciando a firmarti col tuo nome quando scrivi qualcosa..Assumersi la responsabilità di quello che si dice nella vita è importante..

      Elimina
  6. A quelli che si stupiscono dei contenuti di questo articolo suggerisco di guardare la colonnina a sinistra con i posto più popolari degli ultimi 30 giorni e capiranno molto facilmente perché sono state scritte certe cose.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A cosa ti riferisci in particolare Sbirbolo?
      Una cosa certa, e un dato di fatto,è che questo post sui RS (piaccia o non piaccia) ha riscosso molta più visibilità di tanti altri post nostri.
      Questo fa riflettere, perchè se vuoi dare un'occhiata a cosa viene scritto sul nostro blog noterai che normalmente il tono che viene utilizzato è molto diverso. E anche i numeri di visual. Sarà un caso? probabilmente no.
      Allora forse le persone non sono interessate alla Musica (o alla recensione di un concerto) ma sono ben propense ad alimentare le polemiche, giuste o sbagliate, a prescindere da questo post.
      Io per la cronaca sono Samuel, non sono l'autore di questo post. Più tardi Maurizio (l'autore)risponderà ai vostri commenti, noi li abbiamo pubblicati perchè siamo aperti al confronto e alle critiche, anche quelle fatte da coraggiosi Anonimi.
      Se ci avete conosciuto solo ora e grazie a questo post volutamente provocatorio allora ben venga!

      Elimina
  7. Comunque la domanda è semplice e la risposta dovrebbe esserla altrettanto: per voi lamentarsi di aver pagato 100 e più euro e di non aver visto il palco perché si stava dietro ai bagni pubblici o a questi stand/deposito vuol dire essere lagnosi? Non di averlo visto da lontano, di non essere riusciti a vederlo affatto, non solo il palco ma neanche gli schermi!
    O mi dite che non è vero ciò? Ci può stare che anzicchè lamentosi costoro siano dei bugiardi. Dite questo?
    Ciao
    Fabrizio

    RispondiElimina
  8. No Fabrizio. Chi non è stato messo in grado di assistere al concerto per evidenti superficialità organizzative ha tutto il diritto di lamentarsi. Chi ha scambiato un concerto rock per un'appendice del tinello di casa e ha tuonato contro l'organizzazione per il deflusso contemporaneo di 55000 persone o perché non gli hanno permesso di portare la batteria di ricambio del cellulare ha tutto il dovere di rispettare le critiche a questo atteggiamento anche se non le condivide.

    RispondiElimina
  9. e allora sarebbe stato più corretto scriverlo nell'articolo. I "mezzucci" acchiappalike con polemiche montate ad arte li lascerei ad altri blog, voi per appartenenza e derivazione siete seri. Io considero le polemiche costruttive essenziali appunto a costruire e crescere. Le altre sono polemiche da social, dove si dice volutamente un qualcosa in modo tale che possa essere fraintesa e possa suscitare indignati post ai quali rispondere "ma che avete capito? noi intendevamo tutt'altro".
    non è da voi suvvia. Siete collegati a Radio Popolare giusto? bene allora, non seguite la scia di dagospie e simili ;)

    RispondiElimina
  10. Lasciamo stare Dagospie e derivati Fabrizio, che ce ne sono anche troppi in giro e, purtroppo, non parlano solo di musica :( Torno a ripetere, l'articolo, prendendo spunto dalle polemiche e dai commenti di una minoranza rumorosa che si è lamentata (in maniera sacrosanta se gli è stata impedita la visuale del palco, ma per il resto con argomentazioni che , a mio opinabilissimo parere, non hanno ragione di essere) della qualità dell'organizzazione voleva essere una riflessione-provocazione sulla situazione dei live in Italia e degli eventi. Se questo è l'unico paese in Europa a non avere un Festival con due o tre giorni di musica dall'alba al tramonto come più o meno succede nel resto del vecchio continente un motivo ci sarà. E a leggere i commenti di chi si è lamentato perchè non ha potuto portare la batteria di ricambio del cellulare o perchè ha fatto la fila al bagno è anche facile capire perchè non si possa andare oltre a Modena Park..

    RispondiElimina