Ecco i 5 dischi del 2020 scelti da Mattia Corsi collaboratore di Riserva Indie e tra i conduttori di The Magic Sugarcube. Come sempre non una classifica ma semplicemente i dischi, rigorosamente italiani e accompagnati da un tweet, che sono stati di più sul piatto di casa o sulla memoria del proprio smartphone.
Calibro 35 – Momentum
Attesissimo ritorno con una nuova formula che prevede anche un innesto vocale in alcuni brani della playlist. Da salvare la bellissima “Black Moon”. Tra le cose più fresche del 2020.
Giorgio Canali Rossofuoco – Venti
Questo disco dà l’impressione che il nostro ex CCCP abbia compiuto una delle prove più “incazzate” e coerenti per questo 2020 cosi particolare ed indigesto. “La Serie A che ricomincia a giocare. Le rivoluzioni con cappelli nuovi. Come si fa a non vomitare? Provate a non essere d’accordo con le parole di Giorgio.
Julia Bardo – Phase
Trattasi di EP quindi non esattamente idoneo nella classifica, ma tanto ho carta bianca su me stesso, quindi lo metto ugualmente. Anche perché la musica di Julia è tra le più interessanti che ho ascoltato in questo 2020. Ne sentiremo parlare.
My Gravity Girls – I Miss Something And Miss Everyone
Arriva da Parma una delle proposte più interessanti del panorama electro-folk nostrano. Sound ed atmosfere molto contemporanee con uno sprazzo di Justin Vernon e Dream Pop mischiati insieme. Non è mai banale creare un disco cosi piacevole e scorrevole.
Giobia – Plasmatic Idol
Anche in questo caso un ritorno gradito per una band che non usciva con qualcosa di nuovo da 5 anni. Tanti cambiamenti nella formazione, ma il suono rimane etereo come al solito. Un sound tra i più internazionali che il nostro paese può vantare. Rimane l’amaro in bocca perché realtà del genere, che danno il meglio live siano tra le più colpite dalla situazione generale. Il disco infatti è un testamento alla resilienza.
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