domenica 11 novembre 2018

PROSSIMAMENTE SU QUESTO BLOG // "SPORTIVAMENTE INDIE" - I RACCONTI DI SPORT A CURA DI GIULIANO FAGGIONI

Amiche e amici, lettrici e lettori, riserviste e riservisti, un saluto. Sperando di non tediarvi troppo, prima di "venire al dunque", e cioè alla stesura del primo episodio di "Sportivamente Indie", nuova rubrica prossimamente online fra le righe di questo blog, ritengo necessario un piccolo discorso introduttivo.

Innanzitutto, chi vi scrive? Sono Giuliano Faggioni, e chi segue abitualmente Riserva Indie penso mi abbia sentito, via radio, e visto, via social, nella nostra Anteprima in onda ogni lunedì alle 20:40 su Contatto Radio, subito prima della cara vecchia Riserva.


Sulla destra: io. Sulla sinistra: il "Grande Capo indi(e)ano" Maurizio Castagna.

Non so quante volte Maurizio in questi anni mi abbia invitato a portare il mio contributo nel blog, inviti che io, puntualmente, ogni volta ho rispedito al mittente per le più svariate ragioni: impegni, pigrizia e "balle varie", come si dice qui a Carrara. Ma forse il motivo vero e proprio è sempre consistito nel fatto che scrivere di musica non mi è mai riuscito troppo bene. La musica preferisco ascoltarla e farla ascoltare, raccontarla e farmela raccontare in radio con cuffie, mixer, microfono oltre che con la voce mia, dei colleghi e degli ospiti in studio. Dal momento che su questo blog, come è giusto e naturale che sia, l'argomento quasi esclusivamente trattato è appunto la musica (meglio se "indi(e)ana"), non mi rimanevano che due strade: o continuare a rifiutare gli inviti di Maurizio oppure trovare qualcos'altro di cui scrivere e farlo in modo indie, per quanto possibile.

Dopo aver considerato da maleducati la prima opzione, ho infine deciso di scrivere. Argomento: lo sport. Perché, chi mi conosce lo sa bene, ho una passione viscerale per tutto ciò che è "agóne".

E fin qui tutto bene. Il problema era capire come scrivere di sport alla maniera indie. Domanda di non facile risposta, o meglio, che si presta a diverse risposte e interpretazioni. Per quel che mi riguarda, ho fatto un ragionamento "a contrario" partendo dalla domanda: "cosa è mainstream nello sport?". Secondo me scrivere e più in generale trattare di sport in modo mainstream consiste nel mero snocciolare numeri su numeri: classifiche, statistiche, record e così via. Intendiamoci, tutti elementi irrinunciabili per chi pratica e racconta lo sport, che però è fatto anche (se non soprattutto) di emozioni, storie, aneddoti e persino miti e leggende.


Da questo mio (condivisibile o meno) ragionamento nasce l'idea di "Sportivamente Indie". In questo spazio cercherò di parlare di sport partendo dalla semplice cronaca fino ad arrivare a raccontarvi, appunto, emozioni, storie, aneddoti, miti e leggende che si collegano e si celano dietro quel fatto o quei fatti di cronaca sportiva.

Niente di particolarmente nuovo, sia chiaro. Grandi firme del giornalismo e della letteratura sportiva del passato e del presente (qualche nome? Eduardo Galeano, Gianni Brera, Gianni Mura, ecc...) già lo hanno fatto e lo fanno tuttora, senz'altro meglio di me. A questi "mostri sacri" devo l'ispirazione per l'idea di questa rubrica e a loro non intendo paragonarmi in alcun modo: sarebbe un enorme sacrilegio.


Augurandomi di esser stato sufficientemente chiaro sui miei intenti e ricordandomi il mio proposito espresso in apertura di post di non tediarvi troppo, chiudo qui questa introduzione.

A breve saranno online i primi episodi di "Sportivamente Indie". Ci si legge, ciao!


Qualche volta abbiamo parlato anche di sport in onda nell'Anteprima di Riserva: qui ero coi Taurina Bros (non li vedete perché sono dietro l'obiettivo) per la presentazione di "Giallo Azzurri", brano dedicato alla Carrarese Calcio.



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