martedì 31 marzo 2015

Splatter // Scopri il progetto di crowdfunding a cura di Moveorama per un documentario sulla "Rivista proibita" (e ascolta Moveorama a Riserva Inde il 20 Aprile 2015)

Ecco la presentazione della campagna di crowdfunding curata da Moveorama con lo scopo di realizzare un documentario sulla storia di una delle riviste più discusse dell'editoria italiana : Splatter.Stefano Cavalli e Sara Parigiani  saranno ospiti a Riserva Indie il 20 Aprile per ripercorrere la storia di Splatter,parlarci della campagna  raccolta fondi su Indiegogo e raccontarci tutto su Moveorama.
Ci sono storie, nella Storia, in grado di raccontarci i cambiamenti di un Paese intero. Ci sono storie che nel loro nascere, morire e risorgere ci dicono come la passione è in grado di vincere su tutto. E’ questa la storia della rivista horror “Splatter” aperta nel 1989, chiusa nel 1991 a seguito di un’interrogazione parlamentare e, dopo un buco nero di 25 anni,rinata dalla passione di chi ci ha creduto e dai suoi rianimatori Paolo Di Orazio e Paolo Altibrandi.
 Splatter: la rivista proibita è il documentario di Moveorama che vuole raccontarvi questa storia, mettendo a sedere i Protagonisti di questa vicenda, raccontandovi allo stesso tempo due epoche della Società italiana; quella della fine degli anni 80’ e quella degli anni 10 del ventunesimo secolo. La quota richiesta serve a creare un rimborso per la rendere possibile il progetto e, se ci darete modo di andare oltre, permettere al documentario che verrà realizzato di essere presentato in più posti possibili, in Italia e fuori, con la missione di far conoscere la storia di “Splatter” a quante più persone possibili.
 Edita dalla casa editrice milanese “Acme”, a partire dal 1989, “Splatter” viene fuori in un periodo particolarmente fiorente per la nascita di fumetti horror in Italia, ibridando due modelli come l’italiano “Dylan Dog” e la rivista americana di cinema
“Fangoria”. Nella rivista si alternavano, infatti, brevi storie a fumetti a rubriche specifiche e generaliste, regalando
uno sguardo sfumato delle tematiche dell’orrore. Soggetta a una fulminea crescita esponenziale in termini di popolaritàfu costretta a chiudere i battenti nel 1991 a seguito di un’interrogazione parlamentare presentata in maniera trasversaleda forze politiche eterogenee. L’accusa principale era che questi contenuti trattavano tematiche di morti violentee amenità varie in maniera giocosa, restando però a disposizione, nelle edicole, anche dei minorenni. Chiusa questaesperienza fulminante resta un buco di 25 anni in cui la società italiana cambia radicalmente, così come la sua sensibilità.
Nel 2014 “Splatter” riesce a tornare, con immutato entusiasmo, in edicola, grazie al coinvolgimento diretto di PaoloDi Orazio, Paolo Altibrandi e dei collaboratori storici, aprendo un nuovo ciclo in uno scenario completamente cambiato.
 

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