#FESTIVETEN 7 - ASCOLTA LA NUOVA PLAYLIST SETTIMANALE DI RISERVA INDIE SU SPOTIFY (SENZA AMADEUS, FIORELLO E IBRAHIMOVIC)

Mentre tutta Italia vive in base alle zone più o meno rosse e si mette, lentamente, in fila per un vaccino, arriva, puntuale come il punto di Paolo Pagliaro dalla Gruber,  il Festival di Sanremo a proporre attori, calciatori, soubrette e televendite in prima serata intervallate da esibizioni di cantanti e gruppi. Nutrita è la schiera di protagonisti provenienti dal mondo "indie", termine che in Italia ha un suo personalissimo significato che inspiegabilmente va da Gazzelle ai Giardini di Mirò, che quasi sembra di essere al Miami Fest (quando c'era). Detto questo ecco la nuova #festiveten7, la playlist settimanalmente aggiornata dalla redazione di Riserva Indie e ascoltabile sul player di spotify, che cerca di rappresentare quello che si muove musicalmente nel, più o meno, Belpaese. Come sempre 10 brani da 10 artisti rigorosamente italiani con l'aggiunta  delle 10 proposte della scorsa settimana in coda. Contattateci per i vostri consigli/critiche/proposte su riservaindie@gmail.com o sulle nostre pagine facebook e twitter. In copertina Vasco quando ancora andava al massimo e sotto al player i protagonisti della #festiveten. 

Questa settimana #festiveten propone "Epidermide" di Serena Altavilla, meraviglioso ritorno di una delle voci e delle performer migliori del belpaese (la ricordiamo con Blue Willa, Solki e Mariposa, tra gli altri), l'antipop di Golpe! (col punto esclamativo) con il nuovo singolo "Luna", il pop elegante di Joan Thiele con "Cinema", l'elettro soul dei veneziani Queen of Saba con "Spremiagrumi", il "noise math rock" dei pugliesi Duocane con "Memorie dal sottosuono" da "Sudditi", il lo-fi da cameretta dei bolognesi LaPara con "Traballa", il dream trip hop dei Pinhdar con "Too late (a big wave), il cantautorato "sporco" di Marquez con "I lupi alle porte della città", remixato da Luca Giovanardi dei Julie's Haircut, un nuovo estratto da "Un sogno di Maila" di Amerigo Verardi, e, per chiudere, il "kraut cosmico" dei genovesi Veganova.