sabato 23 novembre 2019

MARCO SANCHIONI E METROPOL A RISERVA INDIE // SCOPRI GLI OSPITI DELLA SETTIMANA SULLE FREQUENZE DI CONTATTO RADIO POPOLARE NETWORK


Questa settimana a Riserva Indie torna il cantautorato rock di Marco Sanchioni con il nuovo album "La pace elettrica". Opening act della serata il "rock di provincia" dei versiliesi Metropol con "Un nuovo inverno nucleare", prodotto da Karim Qqru degli Zen Circus e Andrea Pachetti.  Come sempre grande spazio ai "dischi caldi" della settimana, ai live e, la "finestra" sull'hardcore punk italiano a cura di Fabrizio Pisani. Appuntamento, in diretta dalle 20,40 alle 22,30 Lunedì 25 Novembre e in replica Sabato 30 dalle 15,40 alle 17,30 sulle frequenze e lo streaming di Contatto Radio - Popolare Network.


Marco Sanchioni, cantautore marchigiano, di Fano, è senz’altro da annoverare tra coloro il cui percorso sì è affermato per una luminosa e lunga coerenza. Marco, dopo quasi trent’anni di attività ha arricchito via via di nuovi capitoli la sua vena creativa, lirica e musicale. E lo dimostra con il nuovo cd autoprodotto, "La Pace Elettrica", contenente undici canzoni che ci riconducono al nostro instabile e incauto presente, in un cortocircuito di rabbia, tenerezza e ironia. Le fonti ispirative di Sanchioni sono legate a un suono di memoria Hüsker Dü e a un cantato in stile gucciniano (si pensi alla traccia d’apertura L’Alternativo E' Conformista). "La Pace Elettrica" si pone fin dal titolo nel segno della ricerca di una propria misura in un universo circostante dominato da un equilibrio instabile e da apparenti contraddizioni evocate in Meglio Il Giullare Del Re e in Giovedì Grasso. Le canzoni contenute nel cd echeggiano scenari affettati e fittizi a favore di uno spazio di sincerità in cui vadano riducendosi le distanze e le falsità reciproche a favore di un riconoscimento più autentico di sé e degli altri. La ricerca lirica di Marco muove da questo bisogno di schiettezza che prescinde da una ricerca del bello fine a se stesso. Di fronte al garbuglio del mondo l’autore racconta di persone perlopiù immobili, in attesa, che non esprimono giudizi e che anche se condannano e assolvono lo fanno con una forma mentis quasi sempre superficiale. È per questo che nei testi e nella musiche del disco Sanchioni dà un forte imprinting a reagire, emergendo con autentici bagliori di un istante, con efficaci attimi di chiarezza, al di là di una ipotetica opposizione luce-buio. "La Pace Elettrica" mette in scena una poesia che viene dal fondo. Marco è come un archeologo che rovista tra i detriti, cercando la speranza per ridare vita a comportamenti supini di molti individui che preferiscono nascondersi, arrugginendo, guadagnare tempo, trasformarsi, creare. Non tutti ce la fanno, ma molti non vogliono. In definitiva se il titolare di queste meditazioni è un “io” a volte identificabile con l’autore, di fatto tutto l’album si presenta come un racconto di un “noi”, dove prevale la prima persona plurale. Perché è nei legami, nella collaborazione, nel dialogo che diventa possibile scorgere una trama, ritrovare il senso tra le storie del tempo, guarire il disagio della civiltà che ci sovrasta. 



Parte da Viareggio il percorso musicale dei Metropol, che dopo una buona attività live ed un primo EP (“Farabola”, del 2017) per presentare il loro progetto artistico concretizzano il disco d'esordio: si intitola “Un nuovo inverno nucleare”, in uscita per Superdoggy e impreziosito dalla produzione artistica di Karim Qqru (Zen Circus) e Andrea Pachetti. Dieci tracce per formare un parere abbastanza completo: le idee musicali dei Metropol sono orientate verso l'Europa continentale, in continua oscillazione fra intimismo ed esplosioni dinamitarde di chitarre e sezioni ritmiche. C'è il dualismo tra rock e pop vissuto con tensione costante, e sprazzi di emo-core che influenzano il mood delle canzoni; su tutte, la linea tracciata da “Vorrei fosse più facile” sembra corrispondere ad un percorso che merita ulteriori risvolti da ponderare nei prossimi inediti. Abbiamo a che fare con un progetto caratterizzato da coerenza artistica in ogni elemento, sound pettinato al punto giusto ed equilibrato benissimo in sede di mixaggio/mastering: i Metropol sono piacevoli da ascoltare e tirano fuori il disco ideale per i mesi che arriveranno. Sarà un inverno (nucleare) interessante.  https://www.rockit.it/recensione/45420/metropol-un-nuovo-inverno-nucleare


Nessun commento:

Posta un commento