martedì 10 gennaio 2017

CINQUE DISCHI DEL 2016 // ECCO LE SCELTE DI SAMUEL FAVA (CON ALBOROSIE, JENNY WOO, RADIO ZERO...)


Come sempre ogni membro dello staff di Riserva Indie propone i propri ascolti dell'anno appena trascorso. Non una vera e propria classifica ma i dischi che sono rimasti più spesso sul "piatto" di casa e nel cuore. Ecco la cinquina scelta da Samuel Fava, responsabile della sezione multimedia e noto appassionato di cultura nerd (comix e cosplay) e soprattutto gran consumatore di sound stradaioli (dallo Street Punk all'OI!, dallo Ska al Reggae...).


PREMESSA:
Se ancora avevate dei dubbi il 2016 è stato l'anno della consacrazione commerciale della musica INDIE. O meglio, un certo tipo di musica Indie, quella che mescola elettro-pop al cantautorale. I singoloni di artisti come COSMO, CALCUTTA, EX-OTAGO, BRUNORI SAS e in primis THEGIORNALISTI sono diventati veri e propri tormentoni radiofonici anche su frequenze importanti come Radio Deejay. La conferma è stata la chiamata di Manuel Agnelli come giudice ad XF10. Impensabile qualche anno fa, ma è un segnale chiaro e forte di quelle che sono le tendenze. Tuttavia, pur essendo attento a quello che succede nel panorama musicale nazionale e non solo, io preferisco ascoltare altre cose, senza pudore e senza vergogna! Ecco i miei ascolti principali del 2016:



Copertina dedicata ai 666, il mefitico combo di Colleferro, nato in origine da una cover dei PLAKKAGGIO, che a mio avviso sono una delle rivelazioni dell'anno. Tantissimi concerti e chi li ha visti sa perché! Certo che scegliere tra i dischi dell'anno un "Best of" degli 883 re-inventato in chiave metal punk è un po' un risultato a sorpresa ma la verità è che questo disco ha monopolizzato il mio stereo per mesi. Tutto il mio disagio adolescenziale vissuto negli anni '90 urlato con la rabbia dell'OI! Una bomba! Ciliegina sulla torta: copertina di Zerocalcare con tributo agli Iron Maiden (che potete vedere in cima al post).


Un disco atteso otto lunghi anni! Una raccolta di anthem che trasudano birra sangue e sudore: ascoltatevi "Mai confonderla", "Motor City" e "PSM", se non provate emozioni siete morti e non lo sapete.


Sì ok, nella classifica dovrei scegliere solo dischi italiani e JENNY WOO non è proprio italiana come la Pizza ma da un po' di tempo si è stabilita dalle nostre parti, e anche la sua band, gli Holy Flames, fanno base nel Bel Paese. Jenny ha fatto una piccola grande rivoluzione: oltre a proporre i suoi brani ha "trasformato" molti classici dello street punk in canzoni Folk da suonare in acustico, chitarra e voce. Il risultato è sorprendente e dal vivo Jenny è davvero uno spettacolo. La ragazza ha suonato in più di 160 paesi... questo per far capire che quando porti un messaggio Universale puoi arrivare OVUNQUE!


Ah! Qui mi si apre il cuore! i local heroes RADIO ZERO sono dei "ragazzini" ANTA da un pezzo ma con un'energia devastante, che tante band di giovanotti si sognano. Dopo qualche anno di pausa sono ritornati a calcare i palchi e hanno sfornato questo Signor disco. Vi segnalo due canzoni su tutte: "Parlami di Te" e "Il Suono". Ma è tutto il disco che si ascolta con ingordigia. Se come me avete amato gli anni più melodici di KINA (il periodo di "Se ho vinto Se ho perso"), i NEGAZIONE di "100%", e gli Husker Du sicuramente impazzirete per questo disco.


E dopo tanta rabbia un po' di relax. Non potevo non citare ALBOROSIE, l'italiano che ha insegnato il Reggae ai giamaicani, l'unico "white man" che ha vinto il MOBO (Music of Black Origin). "Freedom & Fyah" se potete ascoltatevelo dal vivo, anche il disco è molto bello, ma l'esperienza del live è tutta un'altra cosa... Un viaggio spirituale! Da segnalare anche l'album di featuring "The Rockers" dedicato al mercato italiano dove la reggae star internazionale collabora con artisti del calibro di ELISA, JOVANOTTI, 99POSSE.


Nessun commento:

Posta un commento