lunedì 3 settembre 2012

Riserva World: The Vaccines


Inizio col botto per Riserva World, la nuova rubrica di Riserva Indie basata sulla musica Indie proveniente da ogni angolo del mondo. Oggi vogliamo parlarvi di "Come of Age", il secondo Album dei The Vaccines, la celebre Band londinese formatasi nel 2010 capitanata da Justin Young, rilasciato ufficialmente il 3 Settembre dopo una spasmodica attesa da parte dei Mass Media e dei fan del genere. Se da molti mesi avevamo già potuto apprezzare varie esibizioni Live di brani come Bad Mood e Weirdo (disponibili tra l'altro nella Deluxe Edition Live at Brighton Bonus CD) e il primo singolo Teenage Icon finalmente possiamo gustarci tutto l'album Studio e dare un giudizio complessivo ben più approfondito.
Prodotto da Ethan Jones per la Columbia Records e registrato in quattro settimane, tra Marzo e Maggio, "Come Of Age" vanta 14 brani (11 + 3 Bonus Track) e presenta sonorità prevalentemente rockeggianti, non disdegnando per niente un influenza Britpop, al limite dell'Alternative e in alcuni punti molto vicina al famoso "Mainstream" a cui oggi siamo abituati. Se la critica li mette nel mezzo di questo vortice, tra i Kasabian e i The Kooks per intenderci e fare un esempio, i Vaccines se ne escono fuori con un album molto atteso, richiesto, con ottime sonorità, ritmo a tratti frenetico, chitarre al punto giusto, pezzi che ti si attaccano nel cervello, una buona originalità e parecchie influenze.
Proprio su quest'ultimo punto si potrebbe scrivere un epopea ma noi ci limiteremo a citare solo le parti più lampanti. Aftershave Ocean è l'esempio più azzeccato, richiama molto i Blur, ed è sicuramente la canzone più vicina alle solite Indie Hit da radio di tutto l'album.Degne di nota, sia positivamente che negativamente, anche brani come Bad Mood e l'apripista Teenage Icon che riportano al Punk Rock/Rockabilly di inizio anni '80 capitanato da Joe Strummer, Weirdo che si avvicina ad una sorta di ballata poco riuscita ma con un buon ritmo. Ottimo Indie Rock invece in I Always Knew, No Hope (tra l'altro l'Intro iniziale di quest'ultima mi ha ricordato quella di My Poor Brain dei Foo Fighters) e azzarderei anche I Wish I Was A Girl, almeno a livello basico di sound pero' con tratti folkloristici molto atipici e poco credibili che rovinano quel di buono presente.
Notevole anche l'undicesima traccia, Lonely World, quasi cantautoriale in alcuni punti e con un bel testo. Note stonate di un album che viaggia con un identità ben delineata a differenza di "What Did You Expect From The Vaccines?" (il primo album, rilasciato a Marzo dell'anno scorso) sono brani come Ghost Town e Change of Heart pt.2 che hanno si un bel ritmo ma che si discostano dal resto dell'album. Potreste trovarle anche piacevoli comunque.
Per quanto riguarda le Bonus Track, ho avuto modo di ascoltare una breve Preview dei brani, ad eccezion fatta di Possessive, ascoltata interamente. Non posso dare un giudizio vero e proprio su queste anche se per "pochi" euro di differenza tra la Standard Edition e la Deluxe Edition un pensierino si può fare vista la buona struttura musicale e le sonorità che seguono l'andamento dell'album, specialmente se siete fan accaniti dei The Vaccines

Sicuramente un giudizio positivo per una Band ancora all'inizio del suo percorso musicale con uno stile che vanta parecchie influenze ma già abbastanza delineato.
Certo che se facessero parlare un po' meno di loro sulle riviste patinate sarebbe meglio!


                                                           Raffaele De Rose 

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