lunedì 30 gennaio 2012

QUESTA SERA IN DIRETTA ALLE 21 LE GORILLE LIVE A RISERVA INDIE

A Riserva Indie questa sera appuntamento con Le Gorille e il loro secondo album "Nautilus"che sarà presentato anche grazie a un minilive acustico.
Appuntamento in diretta sulle frequenze di Contatto Radio dalle ore 21 e per tutti coloro che vivono in una zona non raggiunta dalle nostre frequenze ecco il link per ascoltare in streaming la trasmissione.

Ecco una recensione di "Nautilus"tratta da shiverwebzine.com

Un auto della polizia con un Tomas Milian d’annata insegue uno spietato criminale, che spara dal finestrino mentre la macchina dietro corre senza freni, a zig zag, per evitare i colpi. Sullo sfondo una città italiana con palazzoni grigi, strade deserte, luci appannate e tanta nebbia. Dalla finestra Barbara Bouchet in accappatoio, coi lunghi capelli biondi ancora bagnati, sente un rumore di pneumatici, si precipita in strada e blocca il mezzo dell’ispettore. Lui si ferma, non ucciderebbe mai una donna, neppure se si tratta della complice di un truffatore. Che ormai è scappato, lontano, irraggiungibile. Non resta che concludere la serata in bellezza, lui sale da lei, bevono un cynar e poi… spengono la luce. Nella notte squilla il telefono, lei si alza dal letto, scivola melliflua e silenziosa nel corridoio, alza la cornetta grigia e parla sottovoce. Poi torna a dormire, si stringe a lui, col suo corpo freddo e nudo. Lui ha gli occhi ben aperti, sa che l’indomani mattina comincerà di nuovo a correre, un altro inseguimento lo aspetta, questa volta la preda non sarà solo una. 
Davvero, questa musica fa venire in mente certe atmosfere un po’ retrò, che tanto appassionarono il Tarantino degli anni d’oro, quei poliziotteschi anni Settanta oggi tanto di moda. E questa è solo una delle influenze palesemente dichiarate dai Le Gorille sul loro profilo Facebook; scorrendo la lista delle pagine più gradite spuntano Nicola Piovani, Nino Rota e ColonneSonore.net. E con questo ho detto tutto.
Nautilus è una collezione di pezzi strumentali, con un’architettura sonora pregevole, ben studiata e ben eseguita, e assolutamente non si avverte la mancanza della parte cantata. Un album che scorre, piacevolmente, senza particolari emozioni, proprio come quando si guardavano quei poliziotteschi, che sarebbero diventati, però, poi film di culto e rappresentativi, a loro modo, di un genere filmico che nessuno è stato più capace di fare, fotografia di un’epoca che ormai non c’è più.
È quello che auguro anche ai livornesi Le Gorille, una band che riproduce nel migliore dei modi uno stile davvero unico ed originale, e che merita un riconoscimento qui e ora, in un presente dove la loro proposta musicale è oltremodo interessante, con la prospettiva però di un futuro nel quale riescano a ritagliarsi un angolo tutto per loro. Menzione d’onore per la title track...Patrizia Lazzari

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