Grande successo per il MI AMI 2019 - Il Festival della Musica e dei
Baci - che ha portato a Milano oltre 19.000 spettatori complessivi, 3 giorni di musica, arte, fumetto e incontri, una edizione sorprendente con le partecipazioni non annunciate di SFERA EBBASTA, CALCUTTA e GUE' PEQUENO.
La collinetta durante il live di Giorgio Poi
Una
quindicesima epica edizione del MI AMI, un successo che cresce di anno in anno, di sold out in sold
out, per l’appuntamento di riferimento della nuova musica italiana -
organizzato dall’agenzia creativa Better Days e da Rockit.it
Mahmood e Sfera cantano "Calipso"
Tre
giorni con il meglio della musica, dell’arte e del fumetto. Una
fotografia lucida della nuova scena italiana con vere e proprie
anteprime e debutti: dal primo concerto di Mahmood nella sua città, con la partecipazione speciale di Sfera Ebbasta e Guè Pequeno, al debutto live di Massimo Pericolo, dalle due femme fatale della musica italiana Myss Keta e Chadia Rodriguez agli straordinari duetti di Luca Carboni e Giorgio Poi e di quest’ultimo con Calcutta. E ancora, l’unica data estiva di Bugo e gli esplosivi set della superband I Hate My Village e de La rappresentante di lista.
Emma
Tra i momenti più intensi di questa 15esima edizione anche il discorso di Emma Bonino sui diritti e l’importanza del voto.
“MI
AMI 2019 è stata la più grande sfida che abbiamo mai deciso di
affrontare come organizzatori di eventi, ed è anche la nostra promessa
d'amore mantenuta - dichiarano Carlo Pastore e Stefano Bottura, direttori artistici del Mi Ami Festival - L'abbiamo
visto negli occhi delle ragazze e dei ragazzi del pubblico, che hanno
brillato di stupore e gioia: per tre giorni il festival è stato un
moltiplicatore di energia diffuso su tutta l’area, uno spettacolare
portale di connessioni trascinato dalla musica dai palchi. Abbiamo visto
show epocali e debutti incoraggianti, che sono poi il senso più
profondo del MI AMI, il posto dove le cose iniziano (l’estate, i tour,
le carriere, gli amori, le amicizie). Anche la poca pioggia ci ha reso
ancora più belli, pioggia che non ha fermato i concerti e nemmeno il
pubblico, che ha continuato a cantare e ballare e vivere appieno questa
che è a tutti gli effetti una esperienza totale. Come è giusto che sia.
Come è giusto continui ad essere: un'esperienza totale di bellezza,
scoperta, libertà, condivisione, grazia, forza, coraggio e poesia.
Grazie anzitutto ai 19mila che hanno vissuto il MI AMI e agli artisti
che ci hanno regalato ognuno nel suo qualcosa di speciale, grazie al
Comune di Segrate e alla Polizia Locale per il prezioso sostegno, grazie
al meraviglioso Circolo Magnolia, grazie agli sponsor che credono nel
festival e ci permettono di alzare ogni anno la qualità delle strutture e
dell’offerta, grazie ai volontari che si sono spesi per noi, e infine
grazie a noi, perché siamo stati bravi. Con tutta questa adrenalina in
corpo c’è già la voglia di pensare all’anno prossimo; di migliorare le
cose andate meno bene quest’anno e inventarsi ancora una volta un altro
mondo possibile. Perché da 15 anni, edizione dopo edizione, il MI
AMI contribuisce a rendere migliore l'Italia in cui viviamo, ma
soprattutto a costruire l'Italia che verrà. E questa per noi è una
grandissima e bellissima responsabilità. La nostra promessa d'amore al
futuro“.
Carlo Pastore
Da
venerdì a domenica sui tre palchi (TIDAL Stage, Palco Jowaé, Palco
WeRoad) si sono susseguite le tantissime esibizioni degli artisti che
hanno partecipato a comporre il variegato cartellone del MI AMI 2019,
all’insegna della pluralità di generi e stili. Tra i nomi più acclamati
anche Motta, Coma_Cose, Franco126, Bassi Maestro che ha presentato il suo nuovo progetto funk “North Of Loreto”, passando per due maestri contemporanei come Ensi e Nitro. Altro debutto live al MI AMI è stato l’asian rap intriso di stereotipi di Mike Lennon.
Mike Lennon
MOTTA
FRANCO126
E poi ancora l’atteso ritorno al festival dei Fast Animals and Slow Kids, il cantautorato raffinato di Riccardo Sinigallia e Dimartino, le continue sperimentazioni di Giorgio Canali; i Sick Tamburo che
hanno festeggiato al festival il loro decennale. Ma come sempre tante
sono state le nuove scoperte del panorama musicale italiano che qui
hanno trovato la consacrazione: il fenomeno dell’itpop Clavdio, il cantautorato poetico del romano Fulminacci, l’ironia degli Eugenio in via di Gioia, il mix tra rap e cantautorato di Dutch Nazari; il talento unico e cosmopolita di Venerus; l’elettronica soft dei Malihini dell’attrice Thon y; la stravagante unicità di Auroro Borealo, l’indie-folk di Eugenia Post Meridiem; il cantautorato intriso di rimandi agli anni ’70 di Giovanni Truppi; l’irresistibile pop di La rappresentante di lista.
AURORO BOREALO
SICK TAMBURO
CLAVDIO
COMA COSE
GIORGIO POI
RICCARDO SINIGALLIA
Grande successo anche per il nuovo palco RETRO dedicato a garage e shoegaze che domenica ha ospitato la serata open mic romana Spaghetti Unplugged. Inoltre, lo speaker corner MI PARLI con la direzione artistica di Storielibere.fm in
cui chiunque ha potuto dare libero sfogo ai propri pensieri. E l’area
MI FAI, vero e proprio “spin off illustrato” del festival con un palco
interamente dedicato ai concerti illustrati curato da Alessandro Baronciani.
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