mercoledì 29 maggio 2019

TI AMO MI AMI! EDIZIONE DA RECORD PER LA GRANDE FESTA DELLA NUOVA MUSICA ITALIANA E DEI BACI // TESTO DI STEFANO DI MARIO, GALLERY DI SAMUEL FAVA



Grande successo per il MI AMI 2019 - Il Festival della Musica e dei Baci - che ha portato a Milano oltre 19.000 spettatori complessivi, 3 giorni di musica, arte, fumetto e incontri, una edizione sorprendente con le partecipazioni non annunciate di SFERA EBBASTA, CALCUTTA e GUE' PEQUENO.

La collinetta durante il live di Giorgio Poi

Una quindicesima epica edizione del MI AMI, un successo che cresce di anno in anno, di sold out in sold out, per l’appuntamento di riferimento della nuova musica italiana - organizzato dall’agenzia creativa Better Days e da Rockit.it

Mahmood e Sfera cantano "Calipso"

Tre giorni con il meglio della musica, dell’arte e del fumetto. Una fotografia lucida della nuova scena italiana con vere e proprie anteprime e debutti: dal primo concerto di Mahmood nella sua città, con la partecipazione speciale di Sfera Ebbasta e Guè Pequeno, al debutto live di Massimo Pericolo, dalle due femme fatale della musica italiana Myss Keta e Chadia Rodriguez agli straordinari duetti di Luca Carboni e Giorgio Poi e di quest’ultimo con Calcutta. E ancora, l’unica data estiva di Bugo e gli esplosivi set della superband I Hate My Village e de La rappresentante di lista.

Emma

Tra i momenti più intensi di questa 15esima edizione anche il discorso di Emma Bonino sui diritti e l’importanza del voto.

MI AMI 2019 è stata la più grande sfida che abbiamo mai deciso di affrontare come organizzatori di eventi, ed è anche la nostra promessa d'amore mantenuta - dichiarano Carlo Pastore e Stefano Bottura, direttori artistici del Mi Ami Festival - L'abbiamo visto negli occhi delle ragazze e dei ragazzi del pubblico, che hanno brillato di stupore e gioia: per tre giorni il festival è stato un moltiplicatore di energia diffuso su tutta l’area, uno spettacolare portale di connessioni trascinato dalla musica dai palchi. Abbiamo visto show epocali e debutti incoraggianti, che sono poi il senso più profondo del MI AMI, il posto dove le cose iniziano (l’estate, i tour, le carriere, gli amori, le amicizie). Anche la poca pioggia ci ha reso ancora più belli, pioggia che non ha fermato i concerti e nemmeno il pubblico, che ha continuato a cantare e ballare e vivere appieno questa che è a tutti gli effetti una esperienza totale. Come è giusto che sia. Come è giusto continui ad essere: un'esperienza totale di bellezza, scoperta, libertà, condivisione, grazia, forza, coraggio e poesia. Grazie anzitutto ai 19mila che hanno vissuto il MI AMI e agli artisti che ci hanno regalato ognuno nel suo qualcosa di speciale, grazie al Comune di Segrate e alla Polizia Locale per il prezioso sostegno, grazie al meraviglioso Circolo Magnolia, grazie agli sponsor che credono nel festival e ci permettono di alzare ogni anno la qualità delle strutture e dell’offerta, grazie ai volontari che si sono spesi per noi, e infine grazie a noi, perché siamo stati bravi. Con tutta questa adrenalina in corpo c’è già la voglia di pensare all’anno prossimo; di migliorare le cose andate meno bene quest’anno e inventarsi ancora una volta un altro mondo possibile. Perché da 15 anni, edizione dopo edizione, il MI AMI contribuisce a rendere migliore l'Italia in cui viviamo, ma soprattutto a costruire l'Italia che verrà. E questa per noi è una grandissima e bellissima responsabilità. La nostra promessa d'amore al futuro“.

Carlo Pastore

Da venerdì a domenica sui tre palchi (TIDAL Stage, Palco Jowaé, Palco WeRoad) si sono susseguite le tantissime esibizioni degli artisti che hanno partecipato a comporre il variegato cartellone del MI AMI 2019, all’insegna della pluralità di generi e stili. Tra i nomi più acclamati anche Motta, Coma_Cose, Franco126, Bassi Maestro che ha presentato il suo nuovo progetto funk “North Of Loreto”, passando per due maestri contemporanei come Ensi Nitro. Altro debutto live al MI AMI è stato l’asian rap intriso di stereotipi di Mike Lennon.

Mike Lennon

MOTTA

FRANCO126

E poi ancora l’atteso ritorno al festival dei Fast Animals and Slow Kids, il cantautorato raffinato di Riccardo Sinigallia e Dimartino, le continue sperimentazioni di Giorgio Canali; i Sick Tamburo che hanno festeggiato al festival il loro decennale. Ma come sempre tante sono state le nuove scoperte del panorama musicale italiano che qui hanno trovato la consacrazione: il fenomeno dell’itpop Clavdio, il cantautorato poetico del romano Fulminacci, l’ironia degli Eugenio in via di Gioia, il mix tra rap e cantautorato di Dutch Nazari; il talento unico e cosmopolita di Venerus; l’elettronica soft dei Malihini dell’attrice Thony; la stravagante unicità di Auroro Borealo, l’indie-folk di Eugenia Post Meridiem; il cantautorato intriso di rimandi agli anni ’70 di Giovanni Truppi; l’irresistibile pop di La rappresentante di lista.

AURORO BOREALO

SICK TAMBURO

CLAVDIO

COMA COSE

GIORGIO POI

RICCARDO SINIGALLIA

Grande successo anche per il nuovo palco RETRO dedicato a garage e shoegaze che domenica ha ospitato la serata open mic romana Spaghetti Unplugged. Inoltre, lo speaker corner MI PARLI con la direzione artistica di Storielibere.fm in cui chiunque ha potuto dare libero sfogo ai propri pensieri. E l’area MI FAI, vero e proprio “spin off illustrato” del festival con un palco interamente dedicato ai concerti illustrati curato da Alessandro Baronciani.



Nessun commento:

Posta un commento