martedì 30 gennaio 2018

MUSICA, SANGUE E CARNE, I WHITE ROOM LIVE ALLO SWAMP CLUB DI CARRARA IL 27-01-2018 // GALLERY DI SAMUEL FAVA



Vi abbiamo già parlato dei WHITE ROOM in diverse occasioni. Li abbiamo praticamente visti nascere e crescere, concerto dopo concerto, e siamo convinti che abbiano un grandissimo potenziale artistico e, perché no, anche commerciale. Potrebbero diventare uno di quei gruppi che la gente è disposta a fare la fila e pagare per vedere, giusto per essere chiari. Se non credete alle mie parole andate a vederli al prossimo live!


Ma torniamo a sabato 27 gennaio: i nostri sono in scena allo SWAMP e come Riserva Indie non perdiamo l'occasione di essere presenti sottopalco. Il pubblico arriva tardi e a giudicare superficialmente dal look, molti dei presenti non sono intervenuti strettamente per la band. Questo dato è importante, suonare con un pubblico di interessati è sicuramente più "confortevole", ma di fronte a dei "casual" non sai come possono reagire.


Luci rosse sul palco e ghiaccio secco a profusione, parte l'intro e vediamo Giulia armeggiare subito con una bacinella di sangue... Che il Rituale abbia inizio!


Il pubblico dello Swamp (tolti i fedelissimi dei WR) rimane leggermente spiazzato ma è visibilmente incuriosito dallo spettacolo grandguignolesco. Sul palco, oltre alla band, fanno la loro un comparsa una Sacerdotessa e due schiave completamente nude e legate. Oh sì!


Successivamente succederanno anche delle cose, le performer non sono lì per caso, ma non vi dirò nulla! Diciamo che non vi voglio spoilerare lo spettacolo (anche se va detto che le performance non si ripetono mai tali e quali); per ora guardatevi le foto e se siete curiosi andate al prossimo concerto.


Finale con grande improvvisazione a cura di Japo che brutalizza la sua chitarra, suoni distorti che trapassano carne e mente come bisturi affilati mentre Giulia si dedica alle Sacre scritture.




Non è solo un concerto quello dei WHITE ROOM, ma uno show a tinte forti, disturbante per gli animi sensibili e che non vuole lasciare indifferente un pubblico sempre più passivo, amorfo e anestetizzato. Chiaramente quando una band ha una identità così marcata non può piacere a tutti. Ma noi abbiamo apprezzato e speriamo di riverderli presto!

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