Ecco una piccola intervista ad Andrea Spinelli che ci parla del suo splendido progetto OnStage Portraits e di tutta la sua attività artistica che va dalla pittura, alla musica, alla scrittura. "Sono un grande appassionato di musica dal vivo, oltre che un musicista e ho sempre considerato la musica e l'arte figurativa come qualcosa di inscindibile. Grazie a questa filosofia, ho dato vita a OnStage Portrait, un progetto che si nutre dell'energia dei palchi e dei musicisti che li calcano e della bellezza dei colori della pittura.
Funziona così: mi reco ai concerti munito di taccuino, sul quale abbozzo dal vero l'esibizione dei musicisti e una volta raccolti i miei appunti, mi reco in studio dove li rielaboro attraverso la tecnica ad acquerello (o mista), ottenendo così le illustrazioni." Tra gli artisti immortalati da Andrea, Paolo Benvegnù, Manuel Agnelli (nel quadro in cima al post), Paolo Saporiti, Nicola Manzan e Levante.
Ciao Andrea. Raccontaci di te e di come la tua arte incontra la musica.
Ciao! Il mio percorso artistico è sempre stato spaccato in due tra musica ed arte visiva. Questi due aspetti in me non sono mai collimati in qualcosa che funzionasse davvero insieme.
Suono la batteria da 11 anni, ho avuto diverse band, dipingo sin da quando ero piccolino e non ho mai smesso di farlo, anche se la musica negli ultimi 6 anni ha preso "in prestito" molto del mio tempo e, per forza di cose, ho dovuto accantonare il disegno per un po'.
Ma con questo progetto, pian piano, sto recuperando!
Sei un grande appassionato di musica dal vivo e proprio durante un live vengono abbozzati i tuoi quadri che poi termini a casa. Qual è il momento del'esibizione di un artista che cerchi di cogliere?
Ad essere sincero, non c'è un momento particolare che voglio cogliere durante l'esibizione di un artista. Cerco, invece, quella "chiave" che mi permette di accedere alla sua personalità, di percepire la sua passione e di riversare tutto su carta nel modo più chiaro e semplice possibile.
Questa tua passione ha dato vita a dei veri e propri "on stage portraits" che stai portando in giro per l'Italia.
Sì, è nato tutto con delle mostre in luoghi intimi e splendidi e mano a mano le cose ora si stanno "ingrandendo". Di questo sono molto felice, ma sopratutto sono felice che chi incontra i miei dipinti ha una reazione che è quasi sempre un misto di sorpresa e curiosità.
Come mai la decisione di immortalare i protagonisti dell'indie italiano?
Per diversi motivi. Uno tra questi è l'amore che ho per l'attitudine DIY (Do It Yourself), ovvero il "Fattelo da te". Apprezzo molto chi riesce a creare utilizzando ciò che ha attorno, senza la necessità di dover ricorrere per forza a strumenti e materiali costosi.
Poi perché ho sempre bazzicato il lato "alternativo" della musica, anche se a dire la verità io ascolto e apprezzo qualsiasi artista sappia comunicare il suo messaggio in modo creativo ed efficace, indipendentemente da quale "filone" provenga. Fermo restando che le tifoserie, secondo me, non sono mai servite e mai serviranno a nulla, ma questo è un altro discorso.
Parliamo della tua esperienza passata e presente come musicista.
Rispondevo alla prima domanda riportando un dato importante: 11 anni, che è da quanto suono il mio strumento, ovvero la batteria. Sono veramente tanti, e sono volati. In questo lasso di tempo ho dedicato davvero anima e corpo alla musica, in ogni forma e contesto: sale prove, esibizioni live, ascolti, approfondimenti e studi attraverso materiali video, audio, libri, lezioni di marketing e quant'altro. Mi sono messo in gioco con altri strumenti, suonandoli e utilizzandoli per comporre: chitarra, basso e di recente anche software professionali per comporre musica elettronica.
Insomma, questo per dire che ho sempre considerato il mondo della musica a 360°. Ho cercato di sperimentare e imparare il più possibile.
Con la mia ultima band, i La Nuit, abbiamo fatto molte date, una cinquantina in 3 anni e mezzo di attività; abbiamo suonato in posti meravigliosi e anche insoliti come il carcere di Torre del Gallo di Pavia, davanti ai detenuti. Abbiamo aperto per artisti di rilievo nella scena indie italiana come Roberto Dell'Era (Afterhours), Bologna Violenta, Morkobot.
Di recente ho composto un EP solista e l'ho registrato con il contributo di produttore artistico di Francesco Capasso (Adam Carpet, Miura) e di fonico di Davide Tessari (Noise Factory). Il progetto prevede che io sia da solo sul palco, dietro il mio strumento (batteria), intento a suonare su basi da me composte con forti influenze elettroniche e contaminazioni rock, il tutto condito da visual a tema.
I processi compositivi in un musicista e in un pittore. Analogie e differenze.
Questa è una bellissima domanda, sono felice che tu me l'abbia posta.
La differenza per me tra i due processi creativi risiede nella FISICITA'.
Suonando uno strumento, che sia la batteria o uno strumento fisicamente meno impegnativo, attivi parti del cervello che in nessun altro modo potresti attivare. In questo senso, la musica è una vera e propria benedizione, una cura non solo per le sinapsi ma anche spirituale: la fisicità è fondamentale nel suonare uno strumento, qualsiasi esso sia. La memoria motoria è importantissima ed è necessario svilupparla al fine di poter dare il meglio di sé attraverso lo strumento.
Il disegno e la pittura invece sono più legati al modo di vedere e (re)interpretare la realtà: è qualcosa di più sottile, forse anche di più quieto; è qualcosa di molto più legato al silenzio, rispetto alla musica. Un ritiro in sé stessi molto più marcato.
Raccontaci di "Moti", la raccolta di poesie che hai pubblicato nel 2012.
MOTI è una raccolta di poesie inedite che ho pubblicato con SensoInverso Edizioni, una casa editrice indipendente di Ravenna.
Sebbene io non fossi ancora pronto per affrontare tutto l'aspetto legato all'autopromozione vera e propria, decisi comunque di pubblicare perché era una cosa che sognavo da tanto. MOTI è, tra l'altro, la scrematura di tutte le poesie che ho scritto nell'arco di 8 anni (a partire proprio dal periodo del liceo). È stato un vero lavoraccio capire cosa tenere e cosa no, durante la fase di scrematura. Ma il risultato finale di questa selezione mi ha dato moltissima soddisfazione.
L'arte e il web. Nell'epoca di Instagram, Facebook e di mille altri social pieni di immagini, disegni, fotografie, quale può essere il valore aggiunto nella vita di una persona di un quadro di un artista nella propria casa?
Il ritorno alla materia, alla sua magia. L'odore della carta, la ruvidezza al tatto, la brillantezza dei pigmenti e la loro imperfezione quando si legano al supporto. Sporcarsi le mani, comunicare attraverso i sensi e in modo diretto con il foglio bianco, sfruttando le proprietà fisiche e la fisicità del proprio corpo.
Sono tutte cose che il digitale, a mio parere, non riuscirà mai a ridare fedelmente e sono anche le cose più belle che un artista figurativo possa sperimentare attraverso il proprio lavoro.
Mi auguro un gran "ritorno" culturale all'imperfezione e ai suoi insegnamenti, che sono collegati in modo strettissimo a quella che io considero la vera bellezza.
C'è un artista, anche non italiano, che vorresti immortalare in un "on stage portrait"?
Molti degli artisti che amo sono riuscito a ritrarli, e non solo quelli italiani (parlo di Eugene Robinson degli Oxbow).
Sicuramente, provenendo da realtà lontane da quella che io vivo quotidianamente, sarei molto curioso di ritrarre artisti che provengono dall'estero.
Per chiudere Andrea diamo i contatti per interagire con te e i luoghi dove sono o saranno esposte le tue opere.
Sono stato invitato da Giordano Sangiorgi, patron della manifestazione, ad aprire l'edizione del MEI di Faenza di quest'anno con una mia mostra, a Settembre. Ci sono molti festival e locali con i quali sto accordandomi per dei veri e propri live painting sottopalco. Il calendario è in continuo aggiornamento e qui è possibile trovare tutti gli appuntamenti già confermati: www.andreaspinelliart.it/eventi
Per quanto riguarda i contatti, quelli più diretti sono disponibili nella relativa sezione del mio sito web.
Per quanto riguarda i social invece, è possibile seguirmi su Instagram (andreaspinelliart) e su Facebook (Andrea Spinelli - Pagina).
Grazie agli amici di Riserva Indie, alla prossima!
Intervista di Maurizio
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