venerdì 4 marzo 2016

RISERVA INDIE LANDS IN JAPAN! The WATANABES! // a cura di Samuel Fava e Arianna Scorsonetto


1. Could you please introduce yourselves to the Italian audience?

We are two British brothers in Tokyo doing it the indie way; sharing a room together, sipping on green tea while writing heartfelt pop tunes on second hand guitars. We call ourselves The Watanabes in homage to one of our greatest influences, The Smiths. Watanabe is a common surname in Japan, but we were originally inspired by Toru Watanabe, the slightly troubled and over nostalgic protagonist in Haruki Murakami's novel 'Norwegian Wood'. We are joined by a Japanese drummer and bassist, and have been recording and performing in Japan for over ten years.


1. Potreste presentarvi al pubblico italiano?

Siamo due fratelli britannici a Tokio che fanno musica nella scena indipendente, condividendo una stanza insieme, sorseggiando tè verde durante la stesura di canzoni pop sentite dal profondo del cuore con una chitarra di seconda mano. Ci chiamiamo “The Watanabes” come omaggio ad una delle nostre più grandi ispirazioni, i The Smiths.

Watanabe è un cognome molto comune in Giappone, ma noi ci siamo originariamente ispirati a Toru Watanabe, il protagonista un po’ turbato ed oltremodo nostalgico del romanzo di Haruki Murakami “Norwegian Wood”. Siamo accompagnati da un batterista e un bassista entrambi Giapponesi e registriamo e ci esibiamo in Giappone da oltre 10 anni.




2. Tell us something about the Japanese indie rock, are there enough places to perform your music?

The Japanese indie rock scene is thriving. There are thousands of lively music venues in Tokyo, and millions of bands! Whenever we play in Tokyo, we always seem to come across a new undiscovered indie act with a fresh and original sound. I've literally been blown away by bands that I have never heard of! The Watanabes are lucky because we're quite unusual in the Tokyo scene. We sing in English, and in comparison with Japanese bands, we have a very different atmosphere on stage. I think most Japanese bands enjoy performing with an international act, so finding shows is pretty easy. The only difficult thing is getting your songs played on the radio, which are filled with J-Pop and anime hits!


2. Raccontateci dell’Indie Rock Giapponese, ci sono abbastanza posti nei quali potersi esibire?

La scena indie rock giapponese è fiorente. Ci sono migliaia di locali con musica dal vivo a Tokio, e milioni di band! Ogni volta che suoniamo a Tokio, ci sembra di passare attraverso una nuova scena indipendente tutta da scoprire con sonorità fresche ed originali.

Sono letteralmente impazzito per band delle quali non avevo mai sentito parlare! I Watanabes sono fortunati perché piuttosto inusuali nel panorama musicale di Tokio. Noi cantiamo in inglese, ed in contrapposizione alle band Giapponesi, regaliamo un’atmosfera diversa sul palco. Penso che alla maggior parte delle band giapponesi piaccia esibirsi assieme ad artisti internazionali, perciò è piuttosto facile trovare posti per suonare. L’unica difficoltà è far sì che le nostre canzoni vengano passate dalla radio, perché l palinsesti sono pieni di j-pop e hit tratte dagli anime.



3. Have you ever played in foreign countries?

We've played in the UK and Japan, but I suppose we feel at home in both! We were recently invited to play at a festival in Indonesia, and I think, when we do go abroad, we'll be visiting places like The Philippines, Indonesia and Taiwan, where there seems to be a huge appetite for international indie music, but not many visitors. What could be more fun than exploring other Asian countries while playing music?


3. Avete mai suonato all’estero?

Abbiamo suonato in Gran Bretagna ed in Giappone, ma presumo che dobbiamo considerare entrambi i paesi come casa nostra! Siamo stati recentemente invitati a suonare all’interno di un festival in Indonesia, e credo che quando andremo all’estero, visiteremo posti come le Filippine, l’Indonesia e la Thailandia dove sembra esserci un forte interesse per la musica indipendente internazionale, ma non molti turisti. Cosa potrebbe esserci di più divertente di esplorare altri paesi asiatici mentre si suona?



4. Which western artists have been the biggest influence upon your style of music?

Our parents are big fans of Simon & Garfunkel and The Beatles, so we grew up on a diet of 60s music, which is probably what drew us to acoustic guitars. When we were in our teens we discovered The Smiths and for two or three years listened to pretty much nothing else. The lyrics were just hilarious. This then led us towards bands like Belle & Sebastian, Pulp, and other Brit pop bands. We're also big fans of Kings of Convenience and David Bowie.


4. Quale gruppo straniero influenza maggiormente la vostra musica?

I nostri genitori sono grandi fan di Simon & Garfunkel e dei Beatles, così siamo cresciuti nutrendoci della musica degli anni '60, che è probabilmente il motivo che ci ha attratto verso le chitarre acustiche. Quando eravamo adolescenti abbiamo scoperto i The Smiths e per due o tre anni non abbiamo ascoltato praticamente nient’altro.

I testi erano semplicemente spassosi. In seguito siamo arrivati a gruppi come Belle & Sebastian, Pulp, ed altri gruppi Brit Pop. Siamo inoltre grandi fan dei Kings of Convenience e di David Bowie.



5. What do you think about the Japanese musical scene in general?

When most people talk about Japanese music, they probably immediately think about anime music, ultra cute J-POP acts, or sycophantic boy bands, and it is true, there are a lot of those! Nevertheless, if you look inside a Japanese indie music venue, I'm sure you will be very impressed by what you find. I've fallen in love with some of the local Tokyo indie acts. One of the problems they face is singing in Japanese, but one of our friends, Mothercoat, recently made it in to The Guardian's "5 must listen tracks from around the world", so perhaps these interesting Japanese bands will start getting some global attention. We also have to recommend Metro Ongen, whose sweet melodies are musical medicine to the ears.


5. Cosa pensate della scena musicale Giapponese, in generale?

Quando la maggior parte delle persone parla della musica Giapponese, probabilmente pensa alla musica anime, ai gruppi J-Pop supercarini, o alle boy band idolatrate dalle masse, ed è vero, c’è molto di tutto questo! Tuttavia se guardassi all’interno di un locale Giapponese di musica Indie, sono sicuro che resteresti molto colpito da quello che ci troveresti. Mi sono innamorato di svariati gruppi della scena indipendente di Tokio. Uno dei problemi che gli artisti devono affrontare, è quello di cantare in Giapponese, ma dei nostri amici, i Mothercoat, sono stati recentemente inseriti dal The Guardian tra le 5 tracce da ascoltare dalla musica di tutto il mondo, e così forse queste interessanti band giapponesi inizieranno a destare un po’ di attenzione. Dobbiamo inoltre consigliare i Metro Ongen, le cui dolci melodie sono medicina musicale per le orecchie!!




 METRO-ONGEN Eden

6. Have you ever listened to any Italian band?

On Friday night, our father always likes to pop open a bottle of red wine, sit in front of a fire and listen to classical music, so Vivaldi was part of our childhood soundtrack. I also fondly remember Andrea Bocelli singing "Time to Say Goodbye" and of course Pavarotti is huge in the UK - and not just because England got to the Semi Final of the World Cup in 1990!;)


My brother Selwyn and I have always enjoyed music from around Europe. We both speak German and both lived in Germany so we grew to love many German indie bands, but unfortunately our knowledge of Italian isn't great. I was recently introduced to a nice chilled out song by Cecco e Cipo, and some catchy pop by Levante. It's time we discover some more on Riserva Indie!


6. Ascoltate qualche gruppo italiano?

Di Venerdì sera, a nostro padre piaceva stappare una bottiglia di vino rosso, sedersi di fronte al fuoco ed ascoltare musica classica, quindi Vivaldi ha fatto parte parte della colonna sonora della nostra infanzia. Ricordo ancora con affetto Andrea Bocelli cantare “Time to say Goodbye” ed ovviamente Pavarotti che è acclamatissimo nel Regno Unito e non solo perché nel 1990 l’Inghilterra è arrivata alle semifinali dei Mondiali! ;)

Mio fratello Selwyn ed io abbiamo sempre ascoltato volentieri la musica di tutta Europa. Parliamo entrambi tedesco e abbiamo vissuto in Germania perciò siamo cresciuti amando molti gruppi Indie tedeschi, ma sfortunatamente la nostra conoscenza dell’italiano non è eccezionale. Mi hanno fatto recentemente ascoltare una bella ballata di Cecco e Cipo, e mi hanno fatto conoscere il pop orecchiabile di Levante.

È giunta l’ora di scoprirne di più su Riserva Indie!!



7. Can you tell us something about "Yuriko"? Who is she?

Well, actually, I do have a good friend called Yuriko and believe it or not she did have a skate board-loving boyfriend who moved to Tokyo, but the feelings and emotions in that song are all my own. That song was really written as an observation of Japan in general. There's so much pressure on young Japanese women to be beautiful and to get married before the age of 30. It's crazy and I don't agree with it at all. A lot of my female Japanese friends talk about the pressure they feel to meet someone before they are 30, and have an unhealthy obsession with getting older and missing out on marriage. That song is about their anxiety but also about my own silly anxiety about getting older and missing opportunities. The song puts it in a box and says, "Hey, come on... This is silly." Many people say it's sad, but funny at the same time... I suppose that's why. It's not really supposed to be sad and the question "If you were a little younger..." is ironic.


7.Potete dirci quacosa riguardo a Yuriko? Chi è?

Beh, in realtà ho una cara amica di nome Yuriko e che tu ci creda o no lei ha avuto un ragazzo, amante dello skate board, che si è trasferito a Tokio, ma i sentimenti e le emozioni in questa canzone appartengono a me. Questa canzone è stata in effetti scritta per offrire uno sguardo sul Giappone in generale. C’è così tanta pressione sulle giovani donne giapponesi spinte ad essere belle e a sposarsi prima dei 30 anni. È assurdo ed io non sono per niente d’accordo.

Molte delle mie amiche giapponesi parlano della pressione che sentono nel dover trovare qualcuno prima dei 30, ed hanno un'ossessione malsana di invecchiare e di non potersi sposare. Questa canzone parla della loro ansia ma anche della mia sciocca ansia di invecchiare e di perdere delle opportunità.

La canzone racchiude tutto insieme come per dire: ”Hey, dai... tutto questo è sciocco!”. Molte persone dicono che questo è triste ma buffo allo stesso tempo.

Suppongo sia perché non dovrebbe essere triste, e la domanda “se tu fossi un po' più giovane...” è ironica.



8. Do you have fans outside of Japan? Whereabouts in the world do you have more success?

As an international band singing in English, we tend to have a very international crowd at our shows, so it is quite difficult to pinpoint a specific country. Recently, we've made some new fans in Indonesia. The other day, a pianist in Indonesia sent us her own cover version of "Yuriko Yuriko" which was beautiful. I have no idea how she found the song though! We've been played on national radio in the UK, and our local BBC station have been very supportive of our musical adventures here in Japan, so we have a healthy number of followers back home. CNN International recently used one of our tracks for a global TV programme, so hopefully our music is slowly spreading! We also have a lot of ocean-loving fans: we wrote a song called "Whales Can Sing", which caught the attention of Ric O'Barry, star of academy award winning documentary The Cove. We probably have more than our fair share of Facebook fans with dolphin pictures as their profile photo! ;)



8. Avete dei fan al di fuori del Giappone? In quale parte del mondo avete più successo?

Come gruppo internazionale che canta in inglese, noi tendiamo ad avere un pubblico internazionale ai nostri concerti, quindi è abbastanza difficile individuare un determinato paese. Di recente ci siamo fatti alcuni nuovi fan in Indonesia. L’altro giorno, una pianista indonesiana ci ha inviato una sua cover di “Yuriko Yuriko” veramente bellissima.

Non ho idea di come abbia scoperto la canzone! Siamo poi stati trasmessi dalla radio nazionale nel Regno Unito, e la nostra stazione locale della BBC ha dato molto risalto alla nostra avventura musicale qui in Giappone, cosicché abbiamo un confortante numero di seguaci nella nostra madrepatria. La CNN internazionale ha recentemente usato una delle nostre tracce per un programma televisivo globale, quindi speriamo che la nostra musica si stia lentamente diffondendo! Abbiamo anche un sacco di fan amanti dell’oceano: abbiamo scritto una canzone chiamata “Whales Can Sing (Le Balene Sanno Cantare)” che ha catturato l’attenzione di Ric O’Barry, star del documentario premio Oscar “The Cove”. Probabilmente abbiamo raggiunto un maggior numero di fan su Facebook proprio grazie alle immagini dei delfini usate come foto del profilo! ;)



9. What are you working on currently?

We are currently working on a new EP with Glaswegian music producer David Naughton. Dave has worked with some of our musical heroes, Belle & Sebastian, and was part of the team that produced their most famous album, so we are very fortunate to be working with him. We've tried to write songs with less of a Japan flavour, and more of a global appeal. They're coming along nicely. We'll send them your way when we are done in a few months.


9. A cosa state lavorando attualmente?

Attualmente stiamo lavorando su un nuovo EP con David Naughton, un produttore di Glasgow. Dave ha lavorato con alcuni dei nostri eroi musicali, soprattutto Belle & Sebastian, e faceva parte del team che ha prodotto il loro album più famoso, perciò siamo veramente fortunati a poter lavorare con lui. Abbiamo provato a scrivere canzoni dal sapore meno giapponese, e con un approccio più globale.

Stanno venendo fuori delle tracce molto carine. Ve le invieremo non appena saranno pronte tra pochi mesi.



10. What do you think about the social networks? where can we find you?

For musicians, social networks have changed the game completely. As an indie band, we can now make connections with our listeners, and have a global audience for our music and videos, with a few clicks of our fingers. Of course, we wouldn't want to spend our lives sitting on Facebook and Twitter, and would much rather be playing a guitar, but they are wonderful tools! You can find us on Facebook (TheWatanabes), Twitter @TheWatanabes, and Instagram @thewatanabes, and a load of other stuff.



Thanks very much Riserva Indie and as they say in Japan, Yoroshiku Onegaishimasu.



Thanks for your time, we hope you will come and visit us soon in Italy!


10. Cosa ne pensate dei Social Network? Dove possiamo trovarvi?

Per i musicisti, i social network hanno completamente stravolto le regole del gioco. Come gruppo indipendente, possiamo connetterci con i nostri ascoltatori e proporre la nostra musica ed i nostri video a livello globale con pochi clic. Ovviamente, non vogliamo passare le nostre vite seduti davanti a Facebook e Twitter, è molto meglio suonare la chitarra, ma sono degli strumenti fantastici!

Ci potete trovare su Facebook (TheWatanabes), Twitter @TheWatanabes, e Instagram @thewatanabes, e da un sacco di altre parti.



Grazie mille Riserva Indie, e come si dice in Giappone Yoroshiku Onegaishimasu!

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