Impressiona sempre come la Rai riesca nell'impresa di mettere in discussione il suo ruolo di servizio pubblico soprattutto quando si parla di giovani e di cultura giovanile.Passi per l'abbuffata di Sanremo con la sfilata dei dottorini di area loft-(centro)sinistra sul palco dell'Ariston ,con le battute da bar dello sport della Lizzi(la classica 50enne che crede di vivere su Fox anche quando fa la spesa alla Coop..),Tito Stagno(che c'entra con Sanremo..),la Cardinale(CccS.),la solita cover di De Andrè di Ligabue(perchè De Andrè sta bene ovunque,anche come sigletta a "Che tempo che fa.."tra una televendita e l'altra) e il televoto come fosse un "Amici"qualsiasi su canale 5;passi per Mollica e i suoi capolavori in coda al tg1,ma,adesso arrivare a sopportare la chiusura di "Demo"su Radio Rai è veramente una provocazione alla scena emergente musicale italiana e alla cultura in generale.Capisco che da certe cime di rapa del servizio pubblico (presenti sovente in quantità industriale non solo dentro la rai,s'intende,ma in qualsiasi cosa in italia contempli la parola "pubblico"..)non è che ci sia da aspettarsi troppo,ma chiudere una delle rare trasmissioni in cui si permette ai giovani di proporre la propria creatività senza passare dal truccatore in tv è un insulto alla decenza culturale di questo paese.Si chiude Demo perchè non fa ascolti? Vogliamo parlare degli ascolti di Rai Nettuno(o meglio,Rai Nessuno) o di autentiche perle come"Protestantesimo" o di diverse iniziative nate per dare una leccatina a qualche lobby che ha amici danarosi che poi comprano gli spot?La spending review della Rai parte da Demo?13000 dipendenti nella tv pubblica per produrre quello che è sotto gli occhi di tutti e il taglio parte da Demo?Non scherziamo..Maurizio
Per sostenere Demo cliccate qui
Nessun commento:
Posta un commento