Esce oggi per Trovarobato Parade e Blinde Proteus, il secondo disco di junkfood, "The Cold Summer of The Dead", registrato in presa diretta a novembre 2012 alle Officine Meccaniche di Milano da Tommaso Colliva (produttore per Calibro 35, Afterhours, Verdena, Muse e molti altri) e mixato sempre dallo stesso Colliva e presentato ieri nella "vetrina" introduttiva a Riserva Indie.
Rispetto
al precedente Transience (uscito sempre per Parade nel 2011) il clima è
più austero: benché rappresenti un’evoluzione di alcuni concetti già
presenti nel disco di debutto, stilisticamente si segnala immediatamente
per la maggior compattezza della scrittura e dei sentimenti che da essa
scaturiscono. In questo senso va la scelta del titolo, traduzione
dall’ultimo verso della poesia “Novembre” di Giovanni Pascoli, eletta a
cornice emotiva e concettuale dell’intero lavoro. Il risultato,
anticipato dal video in studio di Below The Belt,
è un album coinvolgente, viscerale e visionario che miscela la
componente ambient con l’elettronica ed il rock, dando vita ad una
sintesi musicale inedita e fortemente evocativa e personale. La
struttura del disco è ellittica: il lavoro si apre e si chiude nel
rumore e nell’indeterminatezza, in un eterno e ciclico ritorno.
In mezzo si trovano gli affanni, le false speranze, la disperazione e la rabbia per l'impotenza di fronte a questa ineluttabile condizione, ma anche il tremore e l’incanto di quei rari istanti in cui abbiamo la percezione di aver penetrato un qualche segreto di questo oscuro e spietato meccanismo. La musica e l’immaginario sopra descritto trovano infine compiuta raffigurazione nella copertina realizzata da Paolo Masiero di Housatonic Design Network elaborando gli scatti dell’artista ungherese Kinga Megyesi.
Ogni membro collabora stabilmente o ha collaborato con artisti quali: Baustelle, Calibro 35, Stefano Battaglia, Enrico Gabrielli/Der Maurer, Yuppie Flu, Nada, Mariposa, Incident on South Street, IOSONOUNCANE, Wu Ming e molti altri.
In mezzo si trovano gli affanni, le false speranze, la disperazione e la rabbia per l'impotenza di fronte a questa ineluttabile condizione, ma anche il tremore e l’incanto di quei rari istanti in cui abbiamo la percezione di aver penetrato un qualche segreto di questo oscuro e spietato meccanismo. La musica e l’immaginario sopra descritto trovano infine compiuta raffigurazione nella copertina realizzata da Paolo Masiero di Housatonic Design Network elaborando gli scatti dell’artista ungherese Kinga Megyesi.
Ogni membro collabora stabilmente o ha collaborato con artisti quali: Baustelle, Calibro 35, Stefano Battaglia, Enrico Gabrielli/Der Maurer, Yuppie Flu, Nada, Mariposa, Incident on South Street, IOSONOUNCANE, Wu Ming e molti altri.
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