domenica 22 gennaio 2012

L'INDIE-TORIALE DELLA SETTIMANA: I MARLENE KUNT A SANREMO

Ho sempre pensato che uno dei problemi più grandi della cosiddetta "scena indie"non fosse tanto la mancanza di qualità quanto l'impossibilità di accedere tramite i media a un pubblico vasto che potesse conoscerne la proposta per valutarla.
I vari network (soprattutto radiofonici) hanno invece deciso che la programmazione deve seguire lo stile di vita della società moderna(ottimamente sintetizzato dai Radiohead in "no alarms and no surprises") e la musica proposta di conseguenza deve essere il più "politicamente corretto" possibile.
Ovviamente i rari esempi di network che si discostano da questa politica o hanno playlist rock in cui l'artista più giovane è Steve Tyler (Virgin) o vivono ancora nel sogno che una canzone impegnata di qualche cantautore ormai defunto(o pateticamente sul viale del tramonto nonostante continui a fare dischi) possa dar vita alla rivolta delle masse popolari e sovvertire l'ordine costituito (meglio non far nomi,mi vengono le bolle alla pancia solo a pensarci).
La musica indie (con i suoi pro e i suoi tanti contro) ha sempre faticato ad avere spazi sia virtuali che reali e questo ha limitato fortemente lo sviluppo di una scena le cui punte di diamante (Dente, gli Zen Circus, il Teatro degli Orrori, i TARM... e mi fermo qui ma potrei continuare) con un'adeguata promozione potrebbero poi trascinare tutto il movimento a quell'attenzione che merita (con conseguente "sviluppo" economico che potrebbe offrire anche opportunità lavorative in più).
Mentre in Francia e in altre realtà europee si impongono "tetti"alla musica straniera nelle playlist(solitamente il 50% degli spazi) per offrire spazi in più alla musica nazionale in Italia è raro trovare un network o una radio che non passi quasi solo e unicamente musica straniera(con una qualità spesso al di sotto della decenza) o che provi a staccarsi dai soliti Battisti,Zucchero,Vasco per quanto riguarda la musica italiana.
I vari "compagni"che occupano spazi importanti in televisione (Fazio e la Dandini ,ad esempio) preferiscono offrirci spicchi di alternatività con Laura Pausini e Negramaro piuttosto che azzardare qualche novità o cercare di offrire al proprio sonnolento pubblico(secondo solo a quello della Bignardi) qualcosa che non sia un piatto riscaldato( e non solo musicale).
Tutto questo per dire che ho accolto con favore il fatto di sapere i Marlene Kuntz a Sanremo.
Se la Pausini va da Fazio perchè Cristiano non puo' andare a Sanremo?
Sanremo è forse ancora il simbolo di qualcosa se non un contenitore patetico e una vetrina per televendite che però offre una platea di milioni di spettatori?
E poi perchè non dovrebbero andare per coerenza?
E' forse più coerente chi pretende cachet altissimi dai centri sociali e poi si presenta al concerto col Suv?
E' forse più coerente chi sfrutta,ad esempio, da anni l'immagine di un artista vero come De Andrè mandando alle stampe inutili dvd o rispampe e presentandoli in tutti gli spazi"patinati"disponibili(per incassare notevoli diritti d'autore che non vanno tutti a quel brav'uomo di Don Gallo)?

Maurizio

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