Come ogni fine anno che si rispetti, puntuale come il discorso del Presidente della Repubblica, il bollettino covid delle 18, i parenti serpenti e le buone intenzioni per l'anno che verrà, arrivano gli "ascolti del 2021" dello staff di Riserva Indie e degli amici del nostro progetto. Non una classifica ma semplicemente quei dischi, 10 al massimo e in ordine sparso, che sono stati la colonna sonora di questo anno secondo dell'era pandemica. Ecco le scelte con relative motivazioni di Ljubo Ungherelli, semplicemente il più grande scrittore vivente, di cui potete scaricare in free download l'opera omnia cliccando qui.
Amore Psiche “Scoprire”
Buoni sentimenti messi in (molto) buona musica. #unantromondoèpossibile
Paolo Benvegnù “Delle inutili premonizioni – Venti anni di misconosciuto tascabile Vol.1”
L’autore forse più brillante di questi tempi intento a rivisitare una piccola parte del suo eccellente canzoniere. #dagliscismaaoggi
Canarie “Immaginari Pt.1/Pt.2”
A trent’anni di distanza, lo “Use your illusion” della musica leggera italiana. #dudiscismeglcheuan
Casino Royale “Polaris”
Lo storico marchio milanese, ormai un collettivo aperto più che una band, torna con un nuovo intrigante ep. #brevemaintenso
Death Ss “Ten”
Il negromante e i suoi accoliti divulgano il decimo capitolo della loro macabra storia in un disco che mette d’accordo gli adoratori di varie ere storiche e sonore del gruppo. #heavyvegandemons
The Devils “Beast must regret nothing”
Giunto al cruciale terzo disco, il diabolico duo svolta con una produzione che valorizza talenti che in precedenza si evincevano per lo più in sede di concerto. #idiavolifannolepentoleeancheicoperchi
Kina “Questi anni”
Appassionata e appassionante testimonianza della reunion 2019 dello storico trio valdostano. Cofanetto con cd live, documentario in dvd e libro celebrativo. #sulleimprontedeigiganti
Polimnia “Me-mo”
Bea Zanin muta in oro tutto quel che tocca. #reginamida
Smile “The name of this band is Smile”
Indie rock gradevolmente fuori tempo massimo. #comemipiacevaildiscodeireplacements
Wolf Theory “WLFTHRY”
Alternative metal da esportazione, con inserti elettronici che arricchiscono il già poderoso sound degli esordi. #teoriamessainpratica
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