mercoledì 29 giugno 2016

SPAZIO BOSS A LA SPEZIA E POLEMICHE // QUALCHE CONSIDERAZIONE SULL'ARTICOLO DEL "SECOLO" (INTESO COME QUOTIDIANO) // TESTO DI MAURIZIO



E così nel pungente mondo del giornalismo d'inchiesta italiano, specializzato a tutti livelli, nell'essere molto forte coi deboli e molto debole coi forti, approda anche lo Spazio Boss di La Spezia, piccola isola estiva di programmazione culturale di qualità, con l'articolo del Secolo (inteso come quotidiano di Genova) che potete leggere in cima al post. Chi non conosce le difficoltà burocratiche e (soprattutto) il denaro che fa girare l'arte (e la musica in particolare) può solo pensare che dietro ogni artista e ogni proprietario di locale ci sia un milionario che sfugge al fisco. E' l'atteggiamento tipico di quelli che un giorno si svegliano dal torpore della loro misera quotidianità, si licenziano da dipendenti del comune o affini per inseguire con la liquidazione il sogno di aprire una partita iva (come Briatore) e in un anno han perso soldi e (quasi sempre) famiglia.


Intraprendere non è uno scherzo da bamboccioni e intraprendere con l'arte negli anni zero equivale a fare qualcosa che può portare gloria e onori ma non ricchezza (a meno di considerare "arte" la gestione di discoteche dove sul piatto al posto di un vinile gira della cocaina per i belli di mamma e papà...). Per cui sgombriamo il campo dal fatto che ci si possa arricchire con la musica e con l'arte oggi, soprattutto nella piccola e depressa provincia italiana. La precisa giornalista del Secolo (inteso come quotidiano di Genova) sottolinea il fatto che la Pinetina avrebbe dovuto essere oggetto di una gara per l'assegnazione. Vero. Ma per fare una gara ci vogliono le alternative: e le alternative valide ci sono? Credo inoltre che la cultura, se ancora questa parola ha un senso in questo mondo di "Selfie Made Man", debba essere salvaguardata e recintata anche con scelte di assegnazione diretta di uno spazio, se dietro tutto questo c'è un'idea valida e una programmazione varia (che non necessariamente è sinonimo di "popolare"). Tutto questo prima di accendere polemiche "virtuali" dovrebbe scatenare nuovi "focolai di cultura" e creare possibili alternative alla gestione Boss della Pinetina. Costruire un'alternanza valida, nell'arte come in politica, è sempre salutare: parlarne solo su internet è da cialtroni del web prima che da alternativi della cultura. Per quanto riguarda i 32000 euro di budget dati al Boss come contributo per la programmazione, invito la precisa giornalista del Secolo (inteso come quotidiano di Genova) a informarsi sui costi per mantenere aperta una struttura del genere. Giusto per fare un paragone, 20 minuti di fuochi d'artificio costano più dei 32000 euro dati per i tre mesi di programmazione al Boss. Invece che scatenare la solita guerra tra poveri, spero che chi è in vena di polemiche risponda con idee e proposte per l'estate del 2017 (sempre che ne abbia), perché il vuoto che lascerebbe una Pinetina senza una programmazione estiva decente sarebbe davvero ingente.

Testo di Maurizio



3 commenti:

  1. Lo spazio boss e le manifestazioni estive musicali fanno schifo. Rumore non musica e gusto monocorde per compiacere una parte sociale e politica a fini elettorali. Speriamo di levarco dai coglioni al più presto Federici e soci con il loro buongusto culturale. Ma a casa e a calci in culto.

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    1. Sarebbe bello sapere qual'è la parte sociale e politica a cui lo Spazio Boss secondo te si rivolge..I dottorini in doppio petto del partito di Renzi? O i rivoluzionari da centro sociale che il Sabato vanno in barca a vela e il lunedì al Leoncavallo? Mi sembra che in giro per le varie feste dell'unità tiri(musicalmente)tutta un'altra aria...Poi i gusti sono gusti,nella musica come nel calcio..E se vogliamo parlare dell'operato del sindaco credo ci siano sedi più adatte di questa per farlo...

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