Ecco la registrazione della puntata di Riserva Indie con Paolo Saporiti ospite in studio per presentare i brani de "L'ultimo Ricatto",l'album uscito a fine 2012 per OrangeHomeRecords di Leivi(Genova) che vede la collaborazione di Xabier Iriondo,Cristiano Calcagnile, Stefano Ferrian e Zeno Gabaglio.Intervista e minilive esclusivo nei nostri studi.
1989. Settembre. Dopo una lunga estate
il giovane bussa alla porta del più importante rivenditore di dischi del
Nord Italia. Porta con se la testimonianza del duro lavoro degli ultimi
tre mesi (un’audiocassetta), tredici brani di un cantautorato italiano
classico, in versione strettamente acustica, figlio degli illuminati
ascolti di Nick Drake, CSN&Y, John Martyn, Bruce Cockburn, senza
voler dimenticare Jackson Browne, James Taylor, Joni Mitchell, Tom
Waits, Van Morrison e i Grateful Dead. Il burbero proprietario accetta
di ascoltare (anche perché si tratta di un ottimo acquirente e questo va
confessato subito) e, dopo una settimana di attesa, sputa l'ultima
sentenza: "Questi sono ancora embrioni di canzone ma da lavorare ce
n'è... I cantautori sono morti però e forse lo è anche la musica!".
Sembrava un visionario e alla fine ha avuto ragione lui. Mio padre,
pure: “Cosa pensi di fare poi, scrivere fino a quando incontrerai Dio,
come fan tutti?”. Io Dio non l’ho ancora trovato ma l’ho sempre sentito
dalla mia parte, soprattutto da quando sono mancati mio padre e mio
nonno.
2009. Vent'anni dopo, lo stesso ragazzo, realizza uno dei sogni di chi sceglie questa carriera: pubblica il primo disco per una Major. Ha all'attivo due dischi solisti ("The restless fall" e "Just let it happen..."), uno in trio (con gli amici Christian Alati e Lucio sagone, i Don Quibòl, disco omonimo) tutti editi da Canebagnato Records, piccola realtà indipendente meneghina di Nicola Manfredi e Caterina Pinto. Dopo oltre 150 date di concerti in giro per l'Italia del Nord a proprio nome e alcune migliaia di copie vendute senza l'ausilio di alcuna pubblicità e una piccola parentesi live in compagnia di Francesca Ruffilli, violoncellista classica prestata al pop durata un anno e mezzo, varca le soglie di Roma e percorre l’Italia intera con le sue canzoni. E’ l’ennesimo piccolo miracolo, uno dei tanti che si verificano all’insaputa di tutti in Italia, soprattutto della grande distribuzione. Suonare in giro non è poi così facile, senza trasformarsi in una Cover Band e il miracolo è reale. Comincia la collaborazione con Zeno Gabaglio e il set s’impreziosisce dell'ausilio della sua visione elettrico/sperimentale del violoncello, messa a costante servizio della grande sensibilità. Ripercorrono assieme, per due anni, brani già editi e danno vita ai nuovi arrangiamenti delle canzoni del cd in uscita per Universal Music Italia. Pensieri ancora in essere, gli anni di Paolo Saporiti, cantautore autodidatta.
2010. Il 29 gennaio esce "Alone", arrangiato dalle sapienti mani di Teho Teardo e supportato in ogni suo dettaglio dal prezioso lavoro di Giuseppe Facchinetti (Universal). Paolo Saporiti arriva a questo disco dopo sei anni di psicologia alla Facoltà di Torino, abbandonata in dirittura d'arrivo ma ora ripresa, cinque anni di teatro alla Comuna Baires, una lunga serie di stages di ricerca e di lavoro su di sé nel nome di una tanto rincorsa quanto insperata crescita artistica e umana. Siamo soltanto all’inizio. I primi paragoni hanno portato verso un moderno Nick Drake o un Damien Rice dai ritornelli meno "aperti". Insomma, il cd di un cantautore italiano che scrive in inglese e che fa della musica la propria ragione di vita, seppur nella sua incoscienza.
2012. E’ il 29 settembre di quest’anno, data in cui esce “L’ultimo ricatto”, l’ultima fatica, progetto indipendente fin dalla sua nascita e che forse porterà, come velatamente suggerisce il titolo, a grandi cambiamenti. Paolo si appoggia a Raffaele Abbate (giovane produttore discografico ligure) che, con con la sua etichetta indipendente OrangeHomeRecords di Leivi (Genova), decide di contribuire alla produzione. Gli arrangiamenti vengono affidati a Xabier Iriondo, chitarrista illuminato del sottobosco milanese, da poco rientrato nelle fila degli Afterhours. Alle registrazioni partecipano Cristiano Calcagnile, Stefano Ferrian e Zeno Gabaglio. Dodici brani in inglese, minimali, urbani, essenziali e allo stesso tempo saturi, dall’anima sincera.
2009. Vent'anni dopo, lo stesso ragazzo, realizza uno dei sogni di chi sceglie questa carriera: pubblica il primo disco per una Major. Ha all'attivo due dischi solisti ("The restless fall" e "Just let it happen..."), uno in trio (con gli amici Christian Alati e Lucio sagone, i Don Quibòl, disco omonimo) tutti editi da Canebagnato Records, piccola realtà indipendente meneghina di Nicola Manfredi e Caterina Pinto. Dopo oltre 150 date di concerti in giro per l'Italia del Nord a proprio nome e alcune migliaia di copie vendute senza l'ausilio di alcuna pubblicità e una piccola parentesi live in compagnia di Francesca Ruffilli, violoncellista classica prestata al pop durata un anno e mezzo, varca le soglie di Roma e percorre l’Italia intera con le sue canzoni. E’ l’ennesimo piccolo miracolo, uno dei tanti che si verificano all’insaputa di tutti in Italia, soprattutto della grande distribuzione. Suonare in giro non è poi così facile, senza trasformarsi in una Cover Band e il miracolo è reale. Comincia la collaborazione con Zeno Gabaglio e il set s’impreziosisce dell'ausilio della sua visione elettrico/sperimentale del violoncello, messa a costante servizio della grande sensibilità. Ripercorrono assieme, per due anni, brani già editi e danno vita ai nuovi arrangiamenti delle canzoni del cd in uscita per Universal Music Italia. Pensieri ancora in essere, gli anni di Paolo Saporiti, cantautore autodidatta.
2010. Il 29 gennaio esce "Alone", arrangiato dalle sapienti mani di Teho Teardo e supportato in ogni suo dettaglio dal prezioso lavoro di Giuseppe Facchinetti (Universal). Paolo Saporiti arriva a questo disco dopo sei anni di psicologia alla Facoltà di Torino, abbandonata in dirittura d'arrivo ma ora ripresa, cinque anni di teatro alla Comuna Baires, una lunga serie di stages di ricerca e di lavoro su di sé nel nome di una tanto rincorsa quanto insperata crescita artistica e umana. Siamo soltanto all’inizio. I primi paragoni hanno portato verso un moderno Nick Drake o un Damien Rice dai ritornelli meno "aperti". Insomma, il cd di un cantautore italiano che scrive in inglese e che fa della musica la propria ragione di vita, seppur nella sua incoscienza.
2012. E’ il 29 settembre di quest’anno, data in cui esce “L’ultimo ricatto”, l’ultima fatica, progetto indipendente fin dalla sua nascita e che forse porterà, come velatamente suggerisce il titolo, a grandi cambiamenti. Paolo si appoggia a Raffaele Abbate (giovane produttore discografico ligure) che, con con la sua etichetta indipendente OrangeHomeRecords di Leivi (Genova), decide di contribuire alla produzione. Gli arrangiamenti vengono affidati a Xabier Iriondo, chitarrista illuminato del sottobosco milanese, da poco rientrato nelle fila degli Afterhours. Alle registrazioni partecipano Cristiano Calcagnile, Stefano Ferrian e Zeno Gabaglio. Dodici brani in inglese, minimali, urbani, essenziali e allo stesso tempo saturi, dall’anima sincera.
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