Indievidui presenta The Shak&Speares al Castello di Avella
Prendete il nome del più inquieto dei poeti, indeciso tra l'essere e il non essere. Aggiungete una carovana circense con quattro musicisti scalmanati. Punk, rock, folk e tarantella quanto basta. Infornate a 82 decibel e servite con una spolverata di follia.
Parliamo della famiglia Marlowe, ovvero The Shak&Speares.
Si formano a Pompei, dove qualcuno vocifera sia solo colpa dei loro amplificatori la caduta degli antichi templi. Da lì, da una sala registrazione immersa tra gli olivi, partono in viaggio per avventure ballerine. Pare infatti che nessuno abbia mai visto un culo fermo ai loro concerti.
Con ben due Neapolis Rock Festival alle spalle e centinaia di date nei club della penisola, a gennaio uscirà il primo lavoro in studio dal titolo "Gangster".
Per INDIEVIDUI si catapultano nello storico Castello di Avella, luogo senza tempo che li protegge da una misteriosa profezia. Il rifugio è rock, il brano è "...A Woodchuck Chuck"
Avella, in provincia di Avellino, è tra le località campane che ha maggiormente assorbito gli influssi culturali provenienti sia dalla costa napoletana che dalla montagna beneventana.
Situato a 320 metri d'altezza, il Castello di Avella è tra gli esempi di incastellamento dell'Italia meridionale che conserva più elementi. La tradizione lo vede nascere sulle rovine di un antichissimo tempio pagano consacrato a Ercole. Una posizione strategica per controllare le incursioni provenienti dal mare e dalla Valle dell'Irpinia.
Le torrette tondeggianti testimoniano l'operato longobardo, le torri quadrangolari invece risalgono alla costruzione normanna, fino a giungere al mastio di periodo svevo-angioino. Un puzzle temporale che fa del castello una sintesi delle tecniche costruttive militari adottate in Campania tra il VII e il XIV secolo.
Alcuni studi fanno supporre che sia presente un passaggio sotterraneo che collega il castello con la collina di fronte o, addirittura, con il palazzo ducale.
INDIEVIDUI presenta al proprio pubblico una location sospesa tra terra e cielo, dove ogni singola pietra è la premessa di ciò che siamo oggi. Un Castello ancora poco conosciuto in una regione da sfogliare come un libro di Storia.
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