martedì 24 gennaio 2012

GOD SAVE LIVE MUSIC

Una interessante proposta che arriva dal Regno Unito e che non sarebbe male "importare"

La Camera dei Comuni britannica ha approvato un disegno di legge destinato a favorire gli spettacoli di musica dal vivo nei pub e nei piccoli locali: nello specifico, il provvedimento prevede che le sale con capienza inferiore a 200 persone possano ospitare concerti senza essere in possesso delle autorizzazioni a pagamento previste dal precedente ordinamento legislativo in materia. La proposta, che deve passare ancora al vaglio della Camera dei Lord, potrebbe - stando a quanto riferito da Don Foster, il deputato che ha presentato l'istanza - incontrare ancora qualche resistenza prima dell'approvazione definitiva. Negli scorsi mesi un gran numero di locali inglesi - anche storici, come, ad esempio, il Masque Theatre di Liverpool, il Charlotte di Leicester e il Boardwalk di Sheffield - sono stati costretti alla chiusura per essere stati trovati sprovvisti della licenza per la musica dal vivo. "Questa legge contribuirà definitivamente alla fioritura degli spettacoli nel pub, nei bar e nei piccoli locali", ha commentato l'amministratore delegato di UK Music Jo Dibble: "Se dovesse essere approvata, tutti i locali con capienza inferiore a 200 persone potranno ospitare concerti senza sostenere spese aggiuntive. La precedente legge del 2003 aveva creato una netta separazione tra sale in grado di permettersi i costi delle licenze e locali con un giro d'affari troppo ristretto per poterlo fare: questa proposta cancellerà del tutto questa ingiustizia. Il vecchio provvedimento comportava oneri burocratici che avevano stroncato sul nascere qualsiasi iniziativa di musica dal vivo presso le piccole realtà: tanti locali minori sono stati costretti alla chiusura, per questo. Inoltre, la nuova legge porterà i gestori di bar e pub ad adottare una sana politica concorrenziale nell'organizzare concerti: nel Regno Unito ogni mese chiudono quattordici pub e, benché non esistano dati incontrovertibili che provino come la causa di questa moria sia la mancanza di musica dal vivo, è un dato di fatto che alla gente piaccia ascoltare musica nel locale sotto casa. In un momento di grave recessione come quello che stiamo passando, poter permettere ai gestori dei pub un servizio aggiuntivo del genere a costo zero rappresenta un ottimo modo per contribuire al rilancio dell'economia del settore".


Da Rockol.com

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