Forse c'era davvero bisogno di mettere ordine a tutto quello che stato l'intreccio tra musica e politica che si è sviluppato in Italia tra la metà degli anni 60 e la fine degli anni 70.Troppi gli avvenimenti,troppe le canzoni che ruotano nella nostra mente senza che esista una cronologia precisa,e soprattutto lucida e al di sopra delle parti,degli eventi(spesso tragici)e della "colonna sonora "che li accompagnano.Anni di passione politica ,di speranze di grandi cambiamenti,di festival all'aperto ,di pace ,amore,eroina e rock'n'roll.Anni in cui un concerto non era solo salire su un palco ed esibirsi in cambio di un cachet ma fare la colonna sonora(possibilmente gratuita)di un movimento che col passare del tempo mostrava tutti i propri limiti politici e le immancabili divisioni al suo interno(vizio che resiste all'usura del tempo..).
L'onda lunga dell'omicidio Kennedy che accende la miccia della rivolta giovanile in America per incendiare il resto del mondo ed esplodere potente in Italia a Valle Giulia in un 68 che nel belpaese(..)durerà più di quattro lustri.Nel libro di Luca Pollini ci sono tutti quegli anni(formidabili?Non lo so,sicuramente irripetibili..),i morti(troppi),Parco Lambro,le contestazioni a De Andrè(si anche lui per alcuni nemico del popolo..)e De Gregori processato al Palalido,Battisti fascista(?),Radio Popolare,Radio Alice e primi microfoni aperti nell'etere,Eugenio Finardi,i Led Zeppelin al Cantagiro,il rapimento Moro e le Brigate Rosse,Patty Smith a Firenze(nel suo concerto più brutto di sempre),gli Area e la morte di Demetrio Stratos,e Bob Marley a Milano davanti a centomila persone.Nel mezzo la vita di molti di noi che quegli anni li hanno attraversati con gli occhi di un bambino che guardava la "Tv dei ragazzi"al pomeriggio e che ora puo' riviverli in questo splendido "Musica leggera,anni di Piombo" di Luca Pollini(Edizioni No Reply).
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