Questa settimana a Riserva Indie arrivano Maurizio Curadi con le meravigliose atmosfere chitarristiche, "tra tradizione e sperimentazione", di "Phonorama", il suo primo disco solista uscito a Settembre per Area Pirata Records, e gli Acid Brains con il punk rock del loro sesto album "As soon as possible". In apertura di trasmissione ampio spazio alle novità e ai live della settimana e un report da Lucca Comics & Games a cura di Samuel Fava. Appuntamento, in diretta dalle 20,40 alle 22,30 Lunedì 4 Novembre e in replica Sabato 9 dalle 15,40 alle 17,30 sulle frequenze e lo streaming di Contatto Radio - Popolare Network.
Fra sperimentazione e tradizione, la musica di Maurizio Curadi è stata descritta come intensa, subliminale e visionaria, fuori dalle regole dei generi. Chitarrista autodidatta, partito da blues e r’n’r, ha precedentemente operato come Steeplejack, unendo free impro a forme strutturate. Fra i suoi musicisti preferiti: Leo Brouwer, Keith Rowe, John Lee Hooker, Steve Reich, One String Jones, J.Fahey, La Monte Young. Performer di corde varie con echi, esplora nuove tecniche estese, accordature aperte e ambienti elettroacustici in totale indipendenza. Difficile da etichettare, il suo suono si muove fra struttura e improvvisazione strumentale, miscelando minimalismo e pulsazioni blues arcane in un fonorama surreale dallo stile unico.
Sinestesia di suono e visione, ombre etrusche e ambienze toscane, Phonorama è maturato in anni di ricerca privata. Un lavoro per chitarra, corde ed echi concepito come LP: 2 sequenze-scene di 20 minuti. Dopo il volo iniziale di Aquilone Rosso - Altaquota, seguono N.O.D. (impro basata su una nuova tecnica estesa per lap acustica + metalli + eco), Cicadas (episodio minimale per 12 corde + field recordings di cori di cicale) ─ entrambe sezioni di più ampi work in progress ─ Water Well (figure blues primitive in iterazione su un banjolin di inizio ‘900). La scena 2 include Mercurio Orzo Settembre: Windmill Blues (12 corde + spazzole di metallo) e la estesa Variazioni (impro in emiola per 12 corde + echi: esplorazioni di territori modali). L’Extra è una specie di lato 3 invisibile: una session elettrica in diretta divisa in un breve scorcio (Meridiana), 10 onde di free impro per slack strings e oggetti (Hidalgo), un impromptu per piano verticale (Piano).
Da circa vent’anni i toscani Acid Brains ci hanno abituati alle loro scariche di adrenalina provocate da un sound diretto e spudorato e ancora oggi, con l’uscita di questo “As soon as possible”, i quattro rocker dimostrano che la loro grinta non si è minimamente scalfita, neanche dopo tre cambi di line up e tanta acqua sotto i ponti. Con questa sesta prova sulla lunga distanza il combo lucchese aggiunge un tassello importante al proprio percorso, mettendo in gran tiro le melodie e gettando benzina sui riff sempre più incandescenti e convulsi, firmando così un disco che sottolinea a penna la componente alternative rock sempre irrobustita da componenti punk, grunge e stoner. “As soon as possible” è sin dal titolo un disco urgente e infatti i suoi tempi frenetici e i suoi giri di chitarre inquiete e abrasive trasportano in un campo di battaglia su cui si combatte per un mondo migliore. E già di futuro si parla nel brano che inaugura questo lavoro, intitolato proprio “Our future”, il cui martellante giro di basso apre uno scenario a metà strada tra i Queens Of The Stone Age e i Green Day più acidi.
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