Questa settimana a Riserva Indie spazio al post rock dei viareggini VESTA con i brani del loro omonimo disco di debutto. Opening act della serata Sergio Napolitano con il suo progetto "techno drums e didgeridoo" SerDrumk. Appuntamento in diretta Lunedì 19 Marzo dalle 21 alle 22,30 e in replica Sabato 24 dalle 16 alle 17,30 sulle frequenze di Contatto Radio Popolare Network (89,80 Fm) e in streaming su www.contattoradio.it
I VESTA sono un gruppo musicale post-rock formatosi recentemente a Viareggio nel 2016 presso il Circolo Arci GOB dall'interazione fra Giacomo Cerri (Seed'n'Feed / Dinelli & SNF Ensemble / Foolhouse / La Lisca), Sandro Marchi (La Iena) e Lorenzo Iannazzone. La band è dedita principalmente alla composizione di musica strumentale post-rock e post-metal. Si caratterizzano per uno stile musicale assai eterogeneo, che spazia dalle note pesantemente discordanti dell'heavy metal a passaggi più delicati ed eterei propri del post-rock.
Dietro il nome SerDrumk si nasconde Sergio Napolitano – no, in verità non si nasconde, anzi si mostra in tutto il suo talento –, musicista già incontrato sulle pagine di Shiver attraverso il duo Il Veneno del cui disco di debutto abbiamo tenuto a battesimo proprio su queste pagine nel 2017. Nel districarsi tra i suoi progetti Sergio nel 2016 inizia ad esibirsi come artista di strada con una proposta molto originale: portare un djset minimal techno senza un djset bensì principalmente con beat e didgeridoo, a cui si aggiungono shaker, charleston, rullante e crash. La formula funziona e così nascono i brani di Breaking Road, album registrato interamente dal vivo e per strada assieme a Nicola Baronti che sarà pubblicato il 23 Febbraio per Phonarchia Dischi e in anteprima streaming su Shiver a partire da oggi. Alle sessioni “stradaiole” partecipano anche altri buskers incrociati durante le esibizioni: Manolo Cedrone aka Laminae Cantus (melodiosa), Patrizia Rossi (arpa, voce, ukulele) e Manuel Schianchi (beatbox). Il risultato sono cinque brani dal forte appeal danzereccio che non sfigurerebbero in un rave party organizzato in un capannone in disuso. Il lavoro affascina ancor di più se si pensa al fatto che non ci sono basi pre-registrate, software musicali e sintetizzatori ad organizzare i suoni che fuoriescono dai pori, e dalla cassa, di SerDrumk.
http://www.shiverwebzine.com/2018/02/18/serdrumk-anteprima-disco-debutto/
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