Diciamolo subito, è stata una edizione davvero difficile ma anche quest'anno, come di consueto, non potevamo mancare a Lucca Comics and Games. Come già ampiamente avrete letto e sentito ovunque, la situazione è stata particolarmente "sofferta" già in partenza a causa delle polemiche legate al patrocino dell'ambasciata israeliana, patrocinio dovuto al fatto che il manifesto di questa edizione è stato affidato (in tempi non sospetti, va detto) a due artisti israeliani, i fratelli TOMER e ASAF HANUKA. Ma con la situazione disperata che si è creata a Gaza in questi giorni, la questione non poteva passare inosservata e questo ha comportato la defezione, molto pesante del punto di vista mediatico, di ZEROCALCARE e a seguire anche di FUMETTIBRUTTI, AMNESTY, CGIL, la band GLI ULTIMI e sicuramente di altri artisti che ora mi sfuggono, scelte sofferte che hanno, come era prevedibile, attirato molte polemiche (per il 90% sterili e faziose) e che ha spinto la Direzione del Festival ad affrontare il tema delicato e spinoso dei conflitti in corso e gestire le responsabilità comunicative con la sfida - quasi impossibile - di non urtare nessuna sensibilità.
"Che cosa spinge ogni anno centinaia di migliaia di persone a riunirsi nella città di Lucca per celebrare la passione per il gioco, il fumetto, i manga, il cinema d’animazione, le serie tv, la narrativa fantasy? Probabilmente il fatto che "la felicità è autentica solo se condivisa", come affermava, parafrasando Lev Tolstoj, il protagonista del film Into the Wild.
In un mondo in cui la tecnologia ci spinge sempre più al culto del sé e al distacco dagli altri, il valore della condivisione delle esperienze trova nella cultura pop una potente e vitale forma di espressione. Ecco perché Lucca Comics & Games, consapevole di questa necessità di connessione, ha scelto proprio TOGETHER (“insieme”) come tema dominante per l'edizione del 2023..." (cit dal portale LCG23)
Ecco, per un Festival dove il tema dominante è "TOGETHER", lo "stare insieme" inclusivo, ognuno con le proprie diversità, sfortunatamente non è stata proprio la partenza migliore!
Altra scelta che ha fatto molto discutere è stata la partecipazione del Ministro degli Affari esteri Antonio TAJANI alla cerimonia di apertura al teatro Giglio, accolto dalle massime autorità locali e da numerosi alti ufficiali dell'Esercito. Se da una parte fa piacere che la politica si accorga dell'importanza del Lucca CG e del settore in generale dall'altro lato un po' fa riflettere con che spirito possa essere mosso questo tipo di interesse, e le parole di Tajani non lasciano molti dubbi.
In questo clima non proprio spensierato e sereno anche il meteo non è stato certo favorevole, con scariche di pioggia giovedì e sabato e vento fortissimo venerdì. E considerando quel che è successo poco distante da Lucca (mi riferisco alla situazione di Prato e dintorni) non bisogna neppure lamentarsi. L'emergenza meteo ha condizionato anche il programma dei concerti, inizialmente previsti al chiuso e a pagamento, per poi optare per la scelta senza ticket e all'aperto, ma non tenendo conto del fattore meteorologico che puntualmente ha funestato il festival, facendo annullare o rinviare diversi show, soprattutto il Live di Cristina D'Avena, come sempre molto atteso dal pubblico di Lucca.
Altro tasto dolente, ahimè anche questo non una novità, è stata la logistica della gestione biglietti e braccialetti associati. Il numero esiguo di "Welcome Desk"- Biglietterie, se non erro 6, per un flusso giornaliero variabile dai 50 agli 80 mila paganti (senza considerare i semplici turisti e curiosi senza ticket) ovviamente ha creato code di circa 2-3 ore per il solo ritiro del braccialetto (senza il quale era impossibile accedere ai padiglioni), senza poi considerare che, per ovvi motivi di sicurezza, c'erano le forze dell'ordine a vigilare l'ingresso alle Porte cittadine che ispezionavano col metal detector zaini e armi giocattolo per verificare che non ci fossero oggetti pericolosi.
Anche la parte "trasporti" è stata condizionata da quanto accaduto a Prato, la situazione tragica degli allagamenti ha causato ritardi e soppressioni di diversi treni, con conseguente disagio per chi ha scelto il trasporto pubblico per evitare di usare l'auto, mezzo sicuramente più comodo ma che comporta spese notevoli (15 euro al giorno per un parcheggio autorizzato).
Sui costi alberghieri ormai le cifre sono proibitive da diversi anni, per dormire dentro le mura o cmq in città si spendono cifre a tre zeri, ma a quanto pare c'è chi può permetterselo e allora va bene così, io ho scelto "spintaneamente" di pendolare.
La cosa che mi ha colpito è stato l'aumento spropositato anche dei panini, parliamo di 12 euro per un hamburger e 7 euro per un kebab (solo per fare degli esempi). Allontanandosi dalle "zone calde" si riusciva a spendere anche cifre più ragionevoli ma va detto che la situazione è diventata davvero difficile per un utente medio, non parliamo di una famiglia. Anche qui il concetto di TOGETHER è un pochino condizionato dalla capacità di spesa!
Ma cosa ci spinge ogni anno ad affrontare tutto questo? La domanda è lecita, in molti aficionados del Festival si stanno chiedendo se nel bilancio complessivo le cose belle superino le cose brutte e i disagi. Succede ogni anno, ogni anno molti frequentatori storici restano delusi e decidono di abbandonare ma prontamente vengono sostituiti da nuovi clienti, molti anche dall'estero, con un aumento di affluenza che ogni anno incrementa e che, a mio parere, è arrivato probabilmente oltre il limite già da diverso tempo. Accogliere 80mila frequentatori paganti giornalieri per poi costringerli a passare metà giornata in coda non mi sembra molto corretto, probabilmente con numeri ribassati sarebbe tutto più a dimensione umana, ma mi rendo conto che sono un sognatore utopista, le logiche di mercato purtroppo premiano questo tipo di politica e nonostante le polemiche e le lamentele sui Social il pubblico continua ad arrivare in massa, e allora perché cambiare? Risposta: perché sarebbe la cosa giusta da fare, anche se il Cassiere non sarà d'accordo!
E' ufficiale, sono sopravvissuto! Ho anche il meritato Diplomino da inserire nel Curriculum
scatto rubato al miglior cosplay (IMHO) di questa edizione!
Non mi piace essere polemico, cerco solo di fare delle critiche costruttive. Sono molto legato a Lucca Comics e la frequento da circa 15 anni e nonostante tutto so che ci ritornerò, perché per qualche giorno all'anno è come essere nel Paese dei Balocchi e si possono fare incontri ed esperienze praticamente impossibili da fare altrove, però non è una passeggiata! Per questo il paragone con SQUID GAME mi sembra molto attinente, sopravvivere (passatemi il termine di questi tempi esagerato) a Lucca è davvero difficile e solo i più forti ci riescono! Io sono resistito tre giorni e mi ritengo soddisfatto, ma non è stato facile!
Concludo questo inevitabile pippone pesantissimo con i momenti felici da ricordare, quelli che ti fanno alzare ad ore assurde e camminare per ore ma che alla fine ti riempiono il cuore di gioia!
Com'era? "Better pig..."
anche se non presente fisicamente lo "spettro" di ZERO era ovunque!
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