venerdì 6 gennaio 2023

NONO, BORIS E LJUBO UNGHERELLI A RISERVA INDIE - PODCAST E GALLERY A CURA DI SAMUEL FAVA


Ecco una piccola gallery, a cura di Samuel Fava, e il podcast, in coda al post sul link di Contatto Radio, della puntata di Riserva Indie del 19-12-22 con Nono e Ljubo Ungherelli nei nostri studi. Qui sotto il video di "F4 (Una canzone molto italiana)", un omaggio alla serie "Boris".


Giuliano Billi in arte Nono nasce a Firenze nel 1978. Esordisce come chitarrista e cantante durante gli anni ’90 nei locali della scena rock fiorentina, fondando o partecipando a moltissimi progetti tra cui Cpt.Nice, Mirabilia, Combo de la Muerte, Cronaca e Preghiera, con i quali suona in tutta Italia. Polistrumentista, cantante e compositore ha accompagnato la sua carriera discografica e di concerti componendo migliaia di musiche per la Tv, cinema e documentari tra cui spiccanole musiche per  la campagna mondiale della Ducati 2015 e la colonna sonora di un cotrometraggio per  "The International Campaign to Abolish Nuclear Weapons (ICAN)  ", Ong premiata con il Nobel per la pace e proiettato alle Nazioni Unite nel 2017. Nel 2013 è stato il chitarrista degli Heavy Skiantos insieme a Freak Antoni.Da gennaio 2019 è Nono. Canzoni indie acustiche e elettrificate, che raccontano la vita reale e le sue distorsioni, l’amore e le sue ritorsioni. Insetti migratori, filosofi asessuati, poeti esotici, angeli e tucani. Brani eleganti come l'abito delle grandi occasioni e confortevoli come il maglione di casa. Echi di Battiato, calembour sullo stile di Sergio Caputo con la leggerezza dei tempi moderni. Ad aprile esce il singolo “F4 - una canzone molto italiana", atto di amore verso “BORIS – la serie”, in collaborazione con le pagine satiriche Boris shitposting, Tutto molto italiano, Locura productions e Gli occhi del conte




Qui l'omaggio di Nono a Franco Battiato





Ljubo Ungherelli nasce a Firenze nel 1979. Nel 1995 decide di diventare scrittore. Negli anni successivi, i primi esperimenti: la raccolta "Scritti post vitam" (1996) e il pamphlet "Luoghi non comuni" (2000). All'inizio del terzo millennio, la svolta: crea il genere letterario denominato "periferia esistenziale", caratterizzato da una prosa intrisa di tormenti interiori, angosciose lotte contro i fantasmi del passato, desolazione dell'animo e degli scenari suburbani, ma solcata da una vena surreale e talvolta demenziale che stempera il lancinante "Scream of consciousness" dei personaggi. Del novembre 2001 è il romanzo "Focolaio del treno", cui fanno seguito la raccolta "Cacciatori di betoniere" e i romanzi "Quarto foglio protocollo" e "GT {Galvanoterapia}" (luglio, ottobre e dicembre 2002). Il mondo editoriale fa orecchie da mercante, tanto da indurre il non ancora ventiquattrenne scrittore alla resa. 2004: ripresa delle attività. Vedono la luce otto romanzi: "Dall'altro verso il baratro", "Posta da filmare" (febbraio e ottobre 2004), "I fuoriquota - Di nuovo verso il baratro" (2005), "Conversione da coin-op", "Galvanoterapia" (febbraio e settembre 2006), "Benvenuti nella chiesa del rumore", "Figure gemellari verso l'altro" (gennaio e maggio 2007) e "Ali bye bye" (2008) sono lavori originali che spaziano sulle più svariate coordinate, toccando vette di eccellenza. Il mondo editoriale persevera a sbattere la porta in faccia a colui che non esita a definirsi "più grande scrittore vivente". 2011: su questo sito vengono ristampate le opere del periodo 2001-2008, liberamente scaricabili. 2012: dopo quattro anni di silenzio, il ritorno. Nove i romanzi pubblicati in questa nuova fase: "Posta da far male", "Galvanoterapia in quattro quarti" (settembre e dicembre 2012), "bombe al nepal missili all'india", "Funzione linguistica avanzata" (aprile e ottobre 2013), "La morte è come sempre" (2014), "Ieri eravamo vivi" (2015), "Ultimo tour sulla Luna" (2016), "Galvanoterapia cinque contro uno" (2017) e "Doris Blessing" (2018). Il distacco dalle tematiche proprie della periferia esistenziale è drastico. Le opere degli anni Dieci sono viceversa all'insegna di un "caleidoscopio dell'assurdo" che accentua la volontà di evoluzione in un percorso artistico che non conosce cedimenti né passi indietro. A ulteriore riprova, sul finire del decennio viene inaugurato il ciclo dei "romanzi di frattura", con la pubblicazione di "L'urto del gomito" (2019), "Abbracciare la saracinesca", "Galvanoterapia sei sei sei" (gennaio e giugno 2020) e "Rambo apocalisse" (2021).



Foto di gruppo con Riserva


Per ascoltare il podcast della trasmissione clicca sul link di Contatto Radio https://www.contattoradio.it/radio-on-demand/riserva-indie-radio-on-demand/riserva-indie-19-dicembre-2022/


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