Ecco il podcast e la gallery, a cura di Samuel Fava, de la Tundra a Riserva Indie il 24-10-22 per presentare "Nuvole rosa, ragni e guai".
Qui sotto il video di "Perla strada"
Prodotto da Luca Matteucci e registrato al Redroom Recording Studio, l’esordio della giovane band pisana Tundra raccoglie i cocci del post punk a primo acchito vagamente alla Fugazi, per intenderci, con l’intento di incollarli qui e là mediante una scrittura intimista, che trae spunto dalle peripezie interiori di tutti i giorni attraverso un ermetismo tanto criptico quanto immediato. Un immaginario in cui Pisa prende un po’ il posto di Washington, volendo giusto rimanere nella dimensione del parallelo e della metafora di turno. La band - nata nel Dicembre 2017 dall'incontro tra il chitarrista Matteo Carli e il cantante Daniele Piai, ai quali successivamente si aggiungono Lorenzo Artigiani (batteria), Lorenzo Mariotti (chitarra) e Federico Vannelli (basso) - si dichiara vicina a sonorità britpop, con influenze grunge e indie rock. Certo, in più di un’occasione tornano a galla i grandiosi e inarrivabili Manic Street Preachers, così come Strokes, i primissimi Verdena e gli altrettanto iniziali Arctic Monkeys. Ma in ballate come “Tremo” c’è tutto il rock indipendente italiano a cavallo tra i Novanta e i Duemila, quello che unisce Valentina Dorme e Virginiana Miller, a conti fatti gli avi più sinceri di un gruppo in alcuni momenti ancora “acerbo” ma da segnare immediatamente sul taccuino. Soprattutto per chi ha voglia di tornare indietro di un paio di lustri, senza per questo aizzare il tanto blasonato revival “rock” in voga ultimamente a Rotterdam e a Sanremo (Giuliano Delli Paoli) Da ondarock
Foto de La Tundra con Riserva
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