domenica 25 febbraio 2018

THE STRANGE FLOWERS E SIBERIA A RISERVA INDIE // SCOPRI I PROTAGONISTI DELLA SETTIMANA SU CONTATTO RADIO POPOLARE NETWORK


Questa settimana a Riserva Indie due generazioni a confronto per una nuova serata all'insegna della musica di qualità. Da Pisa il ritorno degli Strange Flowers con "Best things are yet to come" per Area Pirata, il doppio disco che raccoglie trent'anni di carriera con l'aggiunta di inediti. A seguire, da Livorno, il "nuovo pop italiano" dei Siberia con il loro secondo album, "Si vuole scappare", edito da Maciste Dischi. Appuntamento in diretta Lunedì 26 Febbraio dalle 21 alle 22,30 e in replica Sabato 27 dalle 16 alle 17,30 sulle frequenze di Contatto Radio Popolare Network (89,80 Fm) e in streaming su www.contattoradio.it


Area Pirata si conferma un’etichetta fondamentale in questo momento per chi si interessa alle sonorità di matrice ’60: dopo il nuovo disco dei No Strange Il sentiero delle tartarughe è ora la volta di un doppio cd che celebra la carriera dei pisani Strange Flowers intitolato “Best Things Are Yet to Come”. Chi ha seguito la mitica stagione di metà anni ’80 e dei primi anni ’90 del revival del garage e della psichedelia probabilmente si ricorderà degli Strange Flowers: in quel periodo a Pisa, per una strana congiuntura, si riunirono le menti più illuminate della scena psichedelica italiana, basti pensare agli Useless Boys, ai Birdmen of Alkatraz, ai Liars e agli Steeplejack. All’epoca si faceva molta confusione, per cui venivano considerati psichedelici anche gruppi come i Sick Rose e altri che facevano, in realtà, un ottimo garage-rock. L’attitudine degli Strange Flowers invece era ed è genuinamente psico-pop: chi ha amato la psichedelia inglese dei primi Pink Floyd, dei Tomorrow e dei Misunderstood non faticherà a trovarsi a proprio agio nell’universo e nel Cosmo colorato e cangiante creato dalla band pisana. Questa raccolta raccoglie gran parte della produzione degli Strange Flowers: 5 brani sono, per l'occasione, inediti, mentre 4 sono stati rimasterizzati e il resto del vecchio materiale è stato rimissato. Tutto le tracce vengono presentate in ordine cronologico di scrittura: in pratica siamo di fronte ad una sorta di “best of” del gruppo e una celebrazione e rivisitazione di tutta la loro carriera. L’unico membro che è sempre stato stabile nel corso degli anni è il chitarrista e cantante Michele Marinò anche se, attualmente, il nucleo originario si è riunito. I loro lavori più significativi sono, probabilmente, “Music for Astronauts” del 1993 e “Ortoflorovivaistica” del 2006. In quest’ultimo disco c'era anche una piccola perla di musica lisergica come “Strange Girl 2000”, pura essenza distillata di psichedelia che qui viene riproposta in un'inedita versione alternativa registrata appositamente per questo disco. Ma pepite d’annata si trovano sparse in questa preziosa antologia: da “Miriam on the Nile”, perla acustica e “barrettiana”, a “Carrin’ to Pie” e “Apples in your Eyes” che ci riportano magicamente, come un viaggio a ritroso nel tempo, a un’epoca passata ma sempre attuale. E’ una musica che ci proietta direttamente da Marina di Pisa, raffigurata in copertina, al Cosmo. La chitarra è sempre acida al punto giusto e le melodie sono accattivanti e sixties-oriented con un gusto per un pop psichedelico di classe. https://www.debaser.it/the-strange-flowers/best-things-are-yes-to-come/recensione


Con “Si vuole scappare” i Siberia, band livornese, inaugurano un nuovo felice capitolo della loro giovane vita artistica. Prodotto da Federico Nardelli per Maciste Dischi, questo album prende vita da una lucida fotografia della contemporaneità. Con la frase “si vuole scappare” i Siberia sigillano per iscritto l’ideologia che accompagna e scandisce il nostro presente. Un disco spudorato, senza filtri e con un lessico semplice coniuga il dark pop, la new wave e il sintetizzatore ad un buon cantautorato (ispirato a Interpol ed Editors da una parte, Baustelle, Giovanni Lindo Ferretti dall’altra) che intende dar voce a una stanchezza di fondo, alla sospensione esistenziale di cui non riusciamo a liberarci.
http://www.ritrattidinote.it/recensioni/siberia-si-vuole-scappare-album.html

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