Per ogni vero appassionato di musica SKA vedere i MADNESS dal vivo almeno una volta nella vita dovrebbe essere un dovere oltre che un piacere. E credo che con questo spirito il LIVE CLUB di Trezzo sull'Adda si sia riempito di "ragazzi" di tre generazioni, accorsi da tutta Italia e molti anche dall'estero approfittando della vicinanza con l'aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Tante le persone con i capelli grigi, qualcuno senza, un paio col bastone da passeggio! Ma ci sta, i MADNESS sono attivi dal 1976 e ONE STEP BEYOND è del 1979. Ho 40 anni e ricordo che a 4-5 anni la TV commerciale passava i primi video clip di Madness e Bad Manners, ricordo che vedere Kix Thompson volare mentre suonava il sax mi aveva lasciato sbalordito!
Torniamo al presente: arrivo al LIVE CLUB alle 21 e non avendo PASS da fotografo mi piazzo in prima linea un po' defilato nell'angolo: ebbene sì, realizzerò le foto col telefono e la qualità non sarà delle migliori, ma quando non ci sono i cavalli trottano anche gli asini! Il LIVE CLUB è davvero un "Signor posto", uno "SWAMP" gigante da 1600 mq, disposto su due livelli, ottime luci e super impianto. Non stento a credere che sia considerato uno dei migliori club per la musica dal vivo in Italia e in Europa. Comodissimo da raggiungere, a 5 minuti dal casello autostradale e parcheggio immenso. TOP! (Per info non mi hanno offerto un cazzo, faccio pubblicità gratis perché il locale merita! Se siete tra i pochi che, come me, ancora non ci eravate passati, ora lo sapete!)
Aprono le danze i nostri amici GIUDA, grande performance ma probabilmente in un contesto non troppo adatto a loro. Il pubblico dimostra parecchio distacco nonostante il concerto sia una bomba, ma vuoi per una questione "generazionale", vuoi perché il glam punk rock dei Giuda forse non era così gradito ai fedelissimi dei Madness, sui social network c'era una petizione per far aprire agli STATUTO, che probabilmente sarebbe stata la scelta naturale. Tuttavia Oskar e soci erano presenti, ne sono certo non fosse altro perché avevano parcheggiato l'auto di fianco alla mia!
Passiamo alla Leggenda dello SKA britannico, coloro i quali hanno il merito di avere portato certe sonorità alla portata di un pubblico non solo di nicchia, mantenendo nel bene e nel male sempre il proprio stile. Si inizia subito con ONE STEP BEYOND e, devo essere onesto? Rimango un po' deluso. Attenzione, parliamo di uno dei miei pezzi preferiti, rifatto da tutti (partendo dai Madness stessi visto che si tratta di una cover di Prince Buster), una canzone talmente popolare che fu omaggiata/oltraggiata anche da Jovanotti che ne propose la sua versione CI SI SKIACCIA. Brrrr! Non so che dire, mi aspettavo un caffè nero bollente ed è arrivata una camomilla tiepida! La band probabilmente dopo averla suonata 10000 volte in 40 anni sarà anche stanca di ripeterla e il pubblico è indeciso se ballare o fare il video con lo smartphone, dilemma! Una partenza con il freno a mano tirato, e ce ne vorrà per decollare, almeno fino a tre quarti del live, quando si comincia finalmente a vedere un po' di partecipazione collettiva, sulle note di Baggy Trousers finalmente si Skankeggia! La scaletta ripercorre tutte le super hit del gruppo, da My Girl a Our House, una ottima versione di Skylarking di Horace Andy e per concludere Madness e Night boat to Cairo. Era la prima volta che vedevo il combo di Camden e sono rimasto soddisfatto anche se il pubblico di "veterani" borbottava che quella di Trezzo pare non sia stata la loro performance migliore di sempre. Questo fa riflettere, se SUGGS (il frontman, classe 1961) e soci quando non sono al top sfoderano comunque una non indimenticabile ma dignitosa performance, pensa cosa possono fare nella serata giusta! D'altra parte voglio sottolineare che anche il pubblico poteva dare qualcosina di più in termini di "calore" e partecipazione, ma ormai la serata è stata consegnata agli archivi! Non so quante occasioni capiteranno di rivederli in zona, dai va bene così, portiamo a casa questo "pareggio"!
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