Questa settimana a Riserva Indie arrivano i fiorentini Tribuna Ludu per proporci i brani del loro album "Le Furie" e suonarci un minilive in studio.Opening act della trasmissione,da Orvieto,Simone mi Odia,con i brani dell'album di debutto "Saturno".Appuntamento in diretta Lunedì 29 Giugno dalle 21 alle 22,30 e in replica Sabato 4 Luglio dalle 16 alle 17,30 sulle frequenze di Contatto Radio Popolare Network (89,80 fm) e in streaming su http://www.contattoradio.it/ascoltaci/index.php
Secondo Eschilo e la mitologia classica Le Furie sono divinità infere, legate al sangue ed alla terra: personificano la vendetta ed incarnano il senso di colpa che tormenta il matricida Oreste. Per Guido Piovene sono ossessioni del pensiero e della memoria, che dal passato riemergono con forza nell’atto della narrazione. Al crocevia fra queste due interpretazioni si colloca la chiave di lettura di "Le Furie", il nostro secondo lavoro sulla lunga distanza. L’album intende da un lato celebrare l’atmosfera sinistra che permea un’opera come l’Orestea, dall’altro testimoniare il conflitto interiore generato dall’incompatibilità fra le pulsioni dell’Es e l’apparato regolatore del Super-Ego. I brani hanno avuto origine da spunti avant-rock ed industrial, ma nel prender forma hanno finito per contaminarsi con il lato meno nobile degli anni ’90: un coacervo di influenze che paga pegno tanto alla carica arrembante di big beat ed eurodance, quanto al paganesimo scandinavo di stampo heavy metal. L’utilizzo dei plug-in è stato ridotto al minimo, ma non per questo si è cercata la purezza del suono. Spesso e volentieri persino fusti e piatti sono stati sporcati attraverso i coni degli amplificatori, con l’obbiettivo di garantire alle composizioni il maggior grado di ostilità possibile. Alcuni brani sono stati registrati in presa diretta, suonando tutti insieme nella stessa stanza. Altri sono stati smembrati e ricomposti a partire dai segmenti ritmici selezionati di volta in volta, secondo tecniche affini tanto alla musica elettronica quanto alla più cruenta macelleria. Quando il battito ancestrale dei tamburi accompagna lo stridere delle lamiere, quando il salmodiare del coro si confonde con i ronzii analogici dei sintetizzatori, quando i barbarici riti del passato rivivono nelle ossessioni del presente: ecco che giunge il momento propizio per perdersi e cominciare a danzare sull’orlo dell’Abisso.
Simone mi odia è il progetto solista di Simone Stopponi, cantautore, chitarrista, rumorista.
10 dischi tra Petramante (in studio con Paolo Benvegnù), Pedro Ximenex, e Il pianto di Rachel cattiva, per Martelabel, Toast Records, Jestrai, ToLoseLaTrack, Storie di Note (col compositore Arturo Annecchino registra anche la colonna sonora dell’ultimo film di Sergio Castelllitto).
Per guadagnarsi il pane vende vino, nel tempo libero, invece di esercitarsi alla chitarra, gestisce un locale di musica live “Il Magazzino” a Orvieto.
10 dischi tra Petramante (in studio con Paolo Benvegnù), Pedro Ximenex, e Il pianto di Rachel cattiva, per Martelabel, Toast Records, Jestrai, ToLoseLaTrack, Storie di Note (col compositore Arturo Annecchino registra anche la colonna sonora dell’ultimo film di Sergio Castelllitto).
Per guadagnarsi il pane vende vino, nel tempo libero, invece di esercitarsi alla chitarra, gestisce un locale di musica live “Il Magazzino” a Orvieto.
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