Questa settimana a Riserva Indie appuntamento eccezionale con Stefano "Edda"Rampoldi nei nostri studi per proporci i brani di "Stavolta come mi ammazzerai?",un'intervista a 360°sulla sua carriera e un minilive acustico esclusivo nei nostri studi con due brani assolutamente inediti.Opening act della serata,da Pontedera,i Nasty Farmers per proporci il loro album di debutto.Appuntamento in diretta Lunedì 16 Marzo dalle 21 alle 22,30 e in replica Sabato 21 dalle 16 alle 17,30 sulle frequenze di Contatto Radio Popolare Network(89,80 fm) e in streaming su http://www.contattoradio.it/ascoltaci/index.php
Stefano EDDA Rampoldi, Milano, classe 1963; cantautore e chitarrista.
Alle spalle cinque dischi ed un ep con la sua band storica, i Ritmo Tribale, negli anni Ottanta e Novanta.
Una lunga pausa dalla musica, dopo aver lasciato la band nel 1996.
Una crisi personale, anni difficili, droga, comunità di recupero… tutto raccontato e sviscerato nelle interviste, nelle canzoni e anche in tv, ospite dalla Bignardi all’Era Glaciale.
Una crisi personale, anni difficili, droga, comunità di recupero… tutto raccontato e sviscerato nelle interviste, nelle canzoni e anche in tv, ospite dalla Bignardi all’Era Glaciale.
Una rinascita, umana e musicale che agli occhi del pubblico comincia a fine 2007, quando Edda ricompare con dei video casalinghi su YouTube. Si interessa a lui l’etichetta di Vigevano, Niegazowana: da lì parte una folgorante carriera solista, sempre accasato a questa label. La maggior parte dei brani sono composti assieme all’amico autore e musicista Walter Somà.
2009: esce Semper Biot, debutto solista scarno e lancinante, prodotto da Taketo Gohara (numerosi gli ospiti, tra cui Mauro Pagani al violino).
2010: esce l’ep live In Orbita registrato a Radio Capodistria (tra i pezzi anche la cover di “Suprema” di Moltheni).
2012: esce Odio i vivi, un album denso e ricco dal punto di vista degli arrangiamenti e della sperimentazione, sempre con la produzione di Taketo Gohara.
28 ottobre 2014: esce Stavolta Come Mi Ammazzerai?, l’album più rock della sua carriera solista. Prodotto da Fabio Capalbo e registrato all’Edac Studio di Davide Lasala. Suonato da Edda (voce e chitarra), Luca Bossi (basso), Fabio Capalbo (batteria). Mixato da Gino Mauro...http://edda.net/bio/
Nasty Farmers nasce dall’incontro musicale tra due amici di vecchia data :
Matteo Coletti, attivo come chitarrista dagli anni novanta in varie formazioni e collaborazioni sempre in ambiente blues, rock, southern, grunge (McErn, Tossic in Chains etc), e Luca Sestini, batterista molto attivo in ambiente post rock, punk, stoner (Last Call Back Home, Old Man Surprise… etc).
La collaborazione nasce nel 2013 con un intento molto preciso e finalizzato alla realizzazione di un album di inediti , parzialmente già presenti e composti da Matteo Coletti durante l’anno precedente;
Matteo Coletti cura personalmente le tracce vocali, basso e chitarre, mentre la composizione del drumming spetta a Luca Sestini.
Grazie al prezioso aiuto del fratello di Luca, Lino Sestini , Tecnico del Suono e titolare di ElMono Studio di Pontedera, iniziano le registrazioni a gennaio 2014.
Entra subito in gioco anche la collaborazione di Giovanni Coletti, fratello di Matteo, polistrumentista e autore delle parti di piano elettrico e cori presenti in tutto il disco.
Lino comprende subito l’ottica “vintage” di questo progetto e imposta una realizzazione dell’album incentrata più sulle tecniche di registrazione che sulla post-produzione, utilizzando microfonazioni, spesso con tecniche old style, mirate a cogliere la natura degli strumenti usati:
volevamo sentire insomma la vera voce della “DW Performance” di Luca e del “Fender Bassman classe ’69” , che con casse diverse per chitarre e basso risulta il vero protagonista di queste sonorità.
Viene dato anche molto spazio anche alla microfonazione degli ambienti, per cogliere al massimo i riverberi naturali, così da limitare in seguito l’utilizzo di effetti o plug-in.
Le successive fasi di mixing e mastering portano alla pubblicazione dell’album sulle maggiori piattaforme web a giugno 2014.
Nasty Farmers esce come omonimo, una autoproduzione di 8 inediti più una cover molto “personalizzata” non presente sull’album digitale presente in rete ma solo su copia stampata.
Matteo Coletti, attivo come chitarrista dagli anni novanta in varie formazioni e collaborazioni sempre in ambiente blues, rock, southern, grunge (McErn, Tossic in Chains etc), e Luca Sestini, batterista molto attivo in ambiente post rock, punk, stoner (Last Call Back Home, Old Man Surprise… etc).
La collaborazione nasce nel 2013 con un intento molto preciso e finalizzato alla realizzazione di un album di inediti , parzialmente già presenti e composti da Matteo Coletti durante l’anno precedente;
Matteo Coletti cura personalmente le tracce vocali, basso e chitarre, mentre la composizione del drumming spetta a Luca Sestini.
Grazie al prezioso aiuto del fratello di Luca, Lino Sestini , Tecnico del Suono e titolare di ElMono Studio di Pontedera, iniziano le registrazioni a gennaio 2014.
Entra subito in gioco anche la collaborazione di Giovanni Coletti, fratello di Matteo, polistrumentista e autore delle parti di piano elettrico e cori presenti in tutto il disco.
Lino comprende subito l’ottica “vintage” di questo progetto e imposta una realizzazione dell’album incentrata più sulle tecniche di registrazione che sulla post-produzione, utilizzando microfonazioni, spesso con tecniche old style, mirate a cogliere la natura degli strumenti usati:
volevamo sentire insomma la vera voce della “DW Performance” di Luca e del “Fender Bassman classe ’69” , che con casse diverse per chitarre e basso risulta il vero protagonista di queste sonorità.
Viene dato anche molto spazio anche alla microfonazione degli ambienti, per cogliere al massimo i riverberi naturali, così da limitare in seguito l’utilizzo di effetti o plug-in.
Le successive fasi di mixing e mastering portano alla pubblicazione dell’album sulle maggiori piattaforme web a giugno 2014.
Nasty Farmers esce come omonimo, una autoproduzione di 8 inediti più una cover molto “personalizzata” non presente sull’album digitale presente in rete ma solo su copia stampata.
Nessun commento:
Posta un commento