martedì 11 giugno 2013

Andrea Buffa e "Il Sogno di volare",la canzone che ha ispirato l'ultimo romanzo di Carlo Lucarelli ( dall'undici Giugno in libreria)// Articolo esclusivo per Riserva Indie

STORIE CHE DIVENTANO ALTRE STORIE
di Andrea Buffa
Questa cosa la scrivo per Maurizio Castagna, Riserva Indie e il suo pubblico che è stato il primo pubblico che io abbia mai avuto, che mi ha regalato un po’ delle energie che servono per andare avanti nel mio lavoro  bellissimo e un po’ strambo al quale, quindi, devo moltissimo.
                                                                                 

Io, gli ascoltatori di Riserva Indie lo sanno, faccio il “cantautore”. Certo, se vai in comune per fare la carta d’identità l’impiegato dell’anagrafe fa esplodere il PC nel tentativo vano di trovare questa cosa nel campo “professioni”. Magari è anche per questa ragione, inconsciamente spinto da questo mancato riconoscimento anagrafico, che ho iniziato a fare un altro lavoro: quello di scrivere dei copioni di teatro di narrazione e interpretarli su un palco, accompagnato dai musicisti che sono con me da sempre.

Artisticamente sono state grosse soddisfazioni e adesso faccio due lavori che, come immaginerete, comportano dei guadagni così ingenti che il Governo di “large intese” ha dovuto fare una “finanziaria” solo per me! Al di là delle soddisfazioni economiche, però, il problema non è migliorato, anzi.

Se devo essere sincero non credo sia colpa solo del “sistema” che non riconosce professioni come la mia. Una settimana fa, dopo avere perso per l’ennesima volta il portafogli con tutti i documenti, sono andato a rifare la carta di identità.

-          “professione?”

-          “Bhe, ecco, cioè, suono ma scrivo anche le canzoni e poi faccio delle cose più lunghe, di teatro di narrazione che poi  interpreto”

-         

-          “Scrivo, canto, recito…”

-         

-          “Scriba?”

-          “No, scriba no. Mica siamo nell’antico Egitto. Poi, dico, c’è scriba e non cantautore o autore???”

-          “Allora metto MUSICISTA”

Ho detto di sì, perché, oggettivamente, non ne saremmo mai venuti a capo, ma l’ho detto pieno di vergogna.

Io faccio con una certa difficolta il barré in terza posizione e dire che sono un “musicista” implica che Gabriele o Sonia abbiamo scritto sulla carta di identità, alla voce professione, come minimo: BACH!

Vabbé, mi sono dilungato un po’ ma lo faccio sempre anche davanti ai microfoni della radio e Maurizio lo sa bene.

Domani, 11 giugno 2013, esce “Il sogno di volare” di Carlo Lucarelli: è il romanzo che Carlo ha scritto spinto dalla canzone che da il titolo al mio primo disco. La canzone, l’ha detto lui davanti a delle telecamere, è un po’ il filo narrativo del romanzo e la si trova in più parti.
                                                                                  
Storie che diventano altre storie, appunto.

È una cosa bellissima che fa parte del mio lavoro. Sicuramente dell’essere cantautore. Io scrivo una cosa, con dentro un’emozione e una storia che la raffigura. Poi la canto. Da quel momento in poi, quello che ho scritto va per la sua strada, portato da chi ha ascoltato. La cosa bella e che, all’inizio, era un po’ incredibile, è che non è affatto detto che sia vicina a quella che ho fatto io.

In qualche misura credo che sia successa la stessa cosa con il romanzo di Carlo così, da domani, ci saranno in giro due “Il sogno di volare”, il “mio” e quello che dal mio è passato attraverso la testa, l’anima e le parole di Carlo.

Non so se questa cosa rappresenterà un qualche tipo di svolta sotto il profilo pratico nella mia carriera di artista so, però, che qualunque strada faccia “Il sogno di volare” di Carlo dalla mia canzone è nata un’altra storia che, immagino, abbia fato godere e un po’ dannare Carlo e farà godere tantissime altre persone. Questo mi sembra un risultato importante. Questo mi piace moltissimo.

Domani sera, se Carlo non ha esagerato con le pagine, saprò dove porta il suo “Il sogno di volare” e saprò anche se “Il cane”, il serial killer che insanguina le sue pagine assomiglia al mio, che sta nella traccia “due” del disco nuovo.

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