Tre Allegri Ragazzi Morti Live al Cage di Livorno//Recensione di Flavia

Venghino signori, venghino. In questa bellissima plaza l’incredibile spetaculo dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Tre Allegri Ragazzi Morti canteranno, suoneranno e balleranno per voi l’incredibile spetaculo della vida, l’incredibile spetaculo della muerte.

Sabato scorso sono saliti sul palco del Cage Theatre a Livorno i 3+1 beniamini mascherati di intere generazioni. No, non erano i Power Rangers e nemmeno le Tartarughe Ninja, era qualcosa di molto meglio: erano i tre Allegri Ragazzi Morti .

Toffolo & Co iniziano con i grandi classici("Mai come voi"), gridati dal pubblico come veri e propri inni.

Canzoni che hanno dentro la forza di essere un vero e proprio collante generazionale, Puoi dirlo a tutti (a chi non è stata negata l’infanzia? E a chi non hanno rubato la gioventù?) e La faccia della luna (ci rendiamo tutti irrimediabilmente conto che se il grillo torna al campo anche noi ci guadagniamo, giovani o vecchi che siamo), per citarne un paio, riescono a farci sentire tutti vicini, tutti sulla stessa barca, seppur con le motivazioni più diverse. Dopo questi e altri grandi classici Davide si avvicina al microfono e ci dice «Eravamo rimasti qui.»

                                                                  

Già, prima del Giardino dei Fantasmi eravamo rimasti proprio qui e questo Giardino c’è chi l’ha aspettato trepidante. E l’ha ascoltato milioni di volte appena uscito. Così ai primi accordi de La mia vita senza te – lo ammetto – i miei occhi hanno iniziato a luccicare. Poi a seguire le altre nuove chicche dei TARM una dopo l’altra, con un impianto che però, purtroppo, non rendeva giustizia a pieno soprattutto alla voce di ElTofo.

La scaletta procede sciolta mescolando le “vecchie” (anche se, non so per quale superpotere di Tre Allegri, le loro canzoni non subiscono il passare del tempo e sembrano sempre uscite due giorni prima) glorie come Il principe in bicicletta, La ballata delle ossa, Voglio e le “nuove” (Nel giardino dei fantasmi è uscito a inizio Dicembre) Bugiardo, Di che cosa parla veramente una canzone, I Cacciatori e Alle anime perse mi hanno fatto perdere la voce, sul serio.

                                                                  

Poi via, Toffolo ci manda un bacio con la mano e i quattro, uno dietro l’altro, fuggono tra le quinte. Ma noi lo sapevamo sarebbe tornato. Di fatto poi rieccolo per i bis (hey, non avevi detto nulla sull’avanspettacolo, chi volevi fregare?) per le ultime tre canzoni del concerto. Ma essendo loro Tre Allegri Ragazzi Morti ,ma sul palco poi in quattro, anche le ultime tre canzoni si rivelano essere quattro.

Dopo La tatuata bella il concerto finisce. Davvero. E dopo tanti applausi e tanti sorrisi dietro le tante maschere tra il palco e il pubblico, e qualche bacio, svaniscono nella profondità del buio con quella dolcezza ed eleganza che hanno nel mostrarsi quanto nel scrivere i testi.

Ed è così che se ne vanno Tre Allegri Ragazzi Morti: lasciando centinaia di ragazzi allegri e molto vivi.

                                                      Testo di Flavia