venerdì 30 agosto 2024

CCCP, TRA ORTODOSSIA E NOSTALGIA // LIVE A PRATO 27-8-2024 // TESTO E GALLERY A CURA DI SAMUEL FAVA



"Alla fine ti dirò che tutto quello che riguarda il suo pensiero politico mi interessa davvero poco, so solo che appena inizierà la musica sul palco io ritornerò ad avere vent'anni"

Ecco, parto da un estratto di una chiacciherata pre-show con una ragazza degli anni 80, ora simpatica signora con una enorme esperienza musicale, molta della quale appresa sul campo con anni di Live, concerti e attività radio "Old School" prima dell'era Social network.
Per evitare una tempesta, che puntualmente incontrerò in autostrada, arrivo a Prato presto, alle 19:30 sono già in zona palco con una manciata di persone che scopro abbiano pagato circa 70 euro per l'ingresso anticipato, mentre la quota standard oscillava tra i 40 e i 50, un prezzo considerevole ma che alla fine direi anche giustificato considerato le due ore abbondanti di show, con un palco importante e un ottimo impianto. Fino alle 20:30 in piazza Duomo ci sono pochissime persone ma fortunatamente nel giro di mezz'ora arriva l'armata rossa e la capienza della Piazza sarà indicativamente occupata per l'80%, ricordiamoci che parliamo di un martedì di fine agosto e che in molti, compreso il sottoscritto,  nel frattempo sono già rientrati al lavoro, quindi un risultato più che buono.


Mi guardo attorno, sono più giovane dell'età media, e io ho 47 anni. Torniamo al discorso iniziale, molti dei presenti sono qui per rivivere delle emozioni da tempo ricoperte dalla polvere  e ruggine, io stesso che in verità non avevo mai visto i CCCP ma solo i CSI nel 1994 realizzo - con un certo sgomento- che sono passati 30 anni. 
Inizia il concerto, Giovanni Lindo si presenta con le mani in tasca e per due ore resterà così, praticamente immobile, un po' modalità "risparmio energetico" un po' "è già tanto che sono qui, fatemi cantare e non chiedetemi di più", Zamboni ipnotico alla chitarra mentre tutta la parte entertainment è delegata alla soubrette del Popolo ANNARELLA e soprattutto a Danilo FATUR.
Ecco la voce inconfondibile di Ferretti è leggermente più debole di come la ricordavo ma ha mantenuto intatta la capacità di evocare emozioni profonde.
Io non mi sento di esprimere critiche negative, GLF ha 71 anni e normalmente passa le sue giornate tra i monti, non è certo Mick Jagger e non gli interessa assolutamente compiacere i presenti, alla fine è proprio perchè è così che gli si vuole bene, sennò sarebbe uno come tanti altri.


Due ore abbondanti di musica, devo essere onesto, la prima ora è stata più cupa e intimista ma da Oh!Battagliero, è stato un crescendo epico, un susseguirsi dei classici più amati, Spara Jurij, Punk Islam, Io Sto Bene e Curami che hanno reso il pubblico più interattivo e devo dire che la risposta è stata davvero molto buona, con tanta partecipazione nei cori e perchè no, anche qualche lacrimuccia, difficile rimanere indifferenti a Madre o alla versione per voce e violino di Amandoti (se ci penso ho ancora i brividi).
Nonostante gli anni passati i CCCP hanno dimostrato una freschezza artistica sorprendente, coinvolgendo sia i tanti nostalgici presenti ma anche le nuove generazioni. Un rito collettivo al quale non partecipavo da tempo, una esplosione di sonorità forse lontane dallo spirito anarchico che li ha resi leggendari ma sicuramente emozionante e coinvolgente.
Per concludere sono stato veramente contento di aver visto e vissuto l'esperienza di persona, le polemiche le lascio volentieri agli altri, io mi sono goduto il momento e se ne avete la possibilità vi consiglio di fare lo stesso, nella peggiore delle ipotesi rimarrete un po' delusi ma sempre meglio di rimpiangere un domani di non averli visti.













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