lunedì 1 settembre 2014

Tagofest 2014 // Intervista a Stefano Rossi a cura di Maurizio Castagna e Alessandro Hicks

 
1)10 anni di Tagofest con tante novità a partire dalla lunghezza del Festival e alla location.Parliamo di questa nuova edizione.
La scelta di allungare così drasticamente il festival è data da una semplice ricorrenza: dieci anni di festival, dieci giorni di festival!!!! Nello specifico, questa edizione sarà anche l' ultima con questa formula, per una serie di motivi organizzativi. Si svolgerà dal 5 al 14 settembre al Level, ovvero l' ex Baraonda...si alterneranno sul palco oltre 90 gruppi, e ci sarà spazio come sempre per tutti i generi musicali, nessuno escluso...


2)Anche la line up di questa edizione si distingue per la varietà delle proposte : si passa da Bob Corn a Bologna Violenta e Melampus.Con quale criterio selezioni il cast?
Il criterio è abbastanza semplice: nei primi anni, quando ad organizzare eravamo io con il sostegno di alcune etichette (boring machine, fratto9underthesky, fooltribe, bar la muerte, wallace...) ognuno stilava una sorta di lista dei desideri, e partendo da quella lista ed incrociando i desideri si cercava di arrivare alla selezione dei 30\35 gruppi presenti in ogni edizione; quest' anno, con il supporto di un paio di collaboratori, abbiamo deciso la line up più o meno nello stesso modo, dividendoci compiti, giornate, generi musicali e budget!!!!


3)Quest'anno ampio spazio viene offerto anche a band locali, molte composte da giovanissimi, che spesso subiscono la mancanza cronica di spazi in cui esibirsi.Cosa ne pensi della scena indipendente apuana?
La scena indipendente apuana è incredibilmente viva e fertile nonostante nn esista un solo locale in grado di farli esibire o che quanto meno creda in loro e gli dia il meritato spazio; nascono estemporanee realtà aggregative che per vari motivi cambiano subito rotta, vuoi per problemi di schiamazzi se troppo inseriti in centri abitati, vuoi per scelte di cassetto visto che il disimpegno paga sempre di più o meglio di qualcosa di più profondo!!! Nutro una notevole ammirazione per i ragazzi del posto che si sbattono per metter su una band, perchè le prospettive in zona son veramente nulle; alla miriade di sale prove e studi di registrazione che nascono ogni mese in provincia, fa da contraltare l' assoluta mancanza di spazi per suonare, e lo sbilanciamento in questo senso è disarmante.


4)Tagofest è anche il luogo d'incontro delle etichette indipendenti.Chi sarà presente quest'anno con il proprio stand?

La line up delle etichette è come ogni anno in continuo fermento e fino all' ultimo m
inuto quali saranno presenti e quali no non siamo in grado di dirlo....sappiamo con certezza che il decimo anno di Tagofest coincide con il decimo anno di tre bellissime realtà italiane, la Black Candy, la Shyrec e la Trovarobato....ed insieme a loro stiamo festeggiando questo decimo anno di attività!!!!


5)Un bilancio di questi primi dieci anni di Tagofest.
Il bilancio del Tagofest non può che partire dai numeri: 10 edizioni, più di 300 gruppi, 3 diverse location, migliaia di musicisti ospitati...la prerogativa del Tagofest è che è sempre stata una festa, per tutti...dai musicisti agli addetti ai lavori al pubblico l' approccio con il festival non è mai stato pesante, ma sempre all' insegna della voglia di star bene e di non vivere quelle tensioni tipiche dei festival...qua si viene per stare insieme e far vacanza, per il cazzeggio e il mare, per l' atmosfera che solo il Tagofest negli anni ha saputo mantenere....quindi se mi chiedi un bilancio del festival, non posso che dirti totalmente positivo, anche se qualche anno le spese han superato di gran lunga gli introiti!!!!!


6)Sei nel giro da tanti anni; credi ci sia qualcosa di veramente esportabile a livello musicale in italia? Pesaro ultimamente con la sua "scena" targata be forest (che ospiti al tagofest) soviet soviet/brothers in law pare stia riuscendo ad imporsi anche al di fuori dei nostri confini...


Io credo che i gruppi italiani esportabili ci son sempre stati, quel che è cambiato è che ora li conosciamo pure in italia...se pensi agli Starfuckers già negli anni '90 vendevano dischi negli states, se entri nell' ambito metal o prog o dark ci son parecchi gruppi italiani che qui sono semisconosciuti ed all' estero brillano di luce propria...nella dance poi ci son fior fiore di produttori che qui non lavorano...ora come ora, se penso alla scena alternativa, ritengo che il gruppo con il suono più originale ed esportabile siano gli Appaloosa, pur riconoscendo la forza della scena pesarese che citi. Questa domanda che mi poni apre una serie di sottocartelle infinita, che va dalla poca originalità dei gruppi da esportazione, al fatto che per essere esportabili spesso siano costretti a utilizzare sonorità tipiche di altri paesi con una cultura ed un substrato musicale molto più radicato e forte di quello italiano.
Appuntamento a Tagofest 2014 dal 5 al 14 Settembre nei locali del Level Club(ex Baraonda)in via Stradella 547 a Marina di Massa.Per tutte le info ufficiali sul festival cliccate qui

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