domenica 7 ottobre 2012

Come rilanciare la musica live (nel Regno Unito)


Dai Rockol.it ecco come il Regno Unito ha deciso di rilanciare la musica dal vivo nei locali. Mica in Italia...
Via le pastoie. Via le richieste alle autorità per ogni singolo concerto. In Gran Bretagna è passata la legge, i cui punti chiave erano stati anticipati da Rockol ancora lo scorso 24 gennaio, che consentirà ai piccoli locali di ospitare dei live senza autorizzazioni a pagamento. Il nuovo Live Music Act è stato pensato per favorire pub e sale con capienza inferiore a 200 persone, in modo da dar loro più possibilità di crescere ed espandere il proprio giro di affari. UK Music, riporta la BBC, stima che l'impulso potrebbe vedere ben 13.000 spazi britannici iniziare ad ospitare delle serate di musica dal vivo. Con le nuove disposizioni di legge, anche la "musica non amplificata" potrebbe fare un balzo in avanti in quanto d'ora in poi potrà essere eseguita in qualsiasi posto; la sola limitazione è l'orario, strettamente 8-23. Tra 2010 e 2011 un gran numero di locali del Regno Unito - anche "storici", come, ad esempio, il Masque Theatre di Liverpool, il Charlotte di Leicester e il Boardwalk di Sheffield (che ospitò il primo concerto dei Clash) - erano stati costretti alla chiusura per essere stati trovati sprovvisti della licenza per la musica dal  vivo. "Questa legge contribuirà definitivamente alla fioritura degli spettacoli nel pub, nei bar e nei piccoli locali", aveva commentato nelloscorso gennaio  l'amministratore delegato di UK Music, Jo Dibble: "Se dovesse essere approvata, tutti i locali con capienza inferiore a 200 persone potranno ospitare concerti senza sostenere spese aggiuntive. La precedente legge del 2003 aveva creato una netta separazione tra sale in grado di permettersi i costi delle licenze e locali con un giro d'affari troppo ristretto per poterlo fare: questa proposta cancellerà del tutto questa ingiustizia. Il vecchio provvedimento comportava oneri burocratici che avevano stroncato sul nascere qualsiasi iniziativa di musica dal vivo presso le piccole realtà: tanti locali minori sono stati costretti alla chiusura, per questo. Inoltre, la nuova legge porterà i gestori di bar e pub ad adottare una sana politica concorrenziale nell'organizzare concerti: nel Regno Unito ogni mese chiudono quattordici pub e, benché non esistano dati incontrovertibili che provino come la causa di questa moria sia la mancanza di musica dal vivo, è un dato di fatto che alla gente piaccia ascoltare musica nel locale sotto casa. In un momento di grave recessione come quello che stiamo passando, poter permettere ai gestori dei pub un servizio aggiuntivo del genere a costo zero rappresenta un ottimo modo per contribuire al rilancio dell'economia del settore". Oggi Michael Fallon, ministro del Business, ha detto: "Da adesso le attività commerciali sono libere dalla burocrazia". Ovviamente non mancano apprensioni. Un rappresentante della Noise Abatement Society ha affermato: "Ci sarà un terribile aumento di proteste per il rumore".

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