Via le pastoie. Via le richieste alle autorità per ogni singolo concerto. In Gran Bretagna è passata
la
legge, i cui punti chiave erano stati anticipati da Rockol ancora lo
scorso 24 gennaio, che consentirà ai piccoli locali di ospitare dei live
senza autorizzazioni a pagamento. Il nuovo Live Music Act è stato
pensato per favorire pub e sale con capienza inferiore a 200 persone, in
modo da dar loro più possibilità di crescere ed espandere il proprio
giro di affari. UK Music, riporta la BBC, stima che l'impulso potrebbe
vedere ben 13.000 spazi britannici iniziare ad ospitare delle serate di
musica dal vivo. Con le nuove disposizioni di legge, anche la "musica
non amplificata" potrebbe fare un balzo in avanti in quanto d'ora in poi
potrà essere eseguita in qualsiasi posto; la sola limitazione è
l'orario, strettamente 8-23. Tra 2010 e 2011 un gran numero di locali
del Regno Unito - anche "storici", come, ad esempio, il Masque Theatre
di Liverpool, il Charlotte di Leicester e il Boardwalk di Sheffield (che
ospitò il primo concerto dei
Clash)
- erano stati costretti alla chiusura per essere stati trovati
sprovvisti della licenza per la musica dal vivo. "Questa legge
contribuirà definitivamente alla fioritura degli spettacoli nel pub, nei
bar e nei piccoli locali", aveva commentato nelloscorso gennaio
l'amministratore delegato di UK Music, Jo Dibble: "Se dovesse essere
approvata, tutti i locali con capienza inferiore a 200 persone potranno
ospitare concerti senza sostenere spese aggiuntive. La precedente legge
del 2003 aveva creato una netta separazione tra sale in grado di
permettersi i costi delle licenze e locali con un giro d'affari troppo
ristretto per poterlo fare: questa proposta cancellerà del tutto questa
ingiustizia. Il vecchio provvedimento comportava oneri burocratici che
avevano stroncato sul nascere qualsiasi iniziativa di musica dal vivo
presso le piccole realtà: tanti locali minori sono stati costretti alla
chiusura, per questo. Inoltre, la nuova legge porterà i gestori di bar e
pub ad adottare una sana politica concorrenziale nell'organizzare
concerti: nel Regno Unito ogni mese chiudono quattordici pub e, benché
non esistano dati incontrovertibili che provino come la causa di questa
moria sia la mancanza di musica dal vivo, è un dato di fatto che alla
gente piaccia ascoltare musica nel locale sotto casa. In un momento di
grave recessione come quello che stiamo passando, poter permettere ai
gestori dei pub un servizio aggiuntivo del genere a costo zero
rappresenta un ottimo modo per contribuire al rilancio dell'economia del
settore". Oggi Michael Fallon, ministro del Business, ha detto: "Da
adesso le attività commerciali sono libere dalla burocrazia". Ovviamente
non mancano apprensioni. Un rappresentante della Noise Abatement
Society ha affermato: "Ci sarà un terribile aumento di proteste per il
rumore".
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