Parlare
del Baraonda è come parlare di un pezzo di storia non solo della musica
a Massa ma di molti di noi.La famosa "coda"per entrare,i live
memorabili e spesso gratuiti,i Dj set "rock","Toxicity"e "Smell like
teen spirit"fino alla nausea,i bagni intasati e "amore disperato"per
chiudere la serata(e la gente che non se ne va più).Per anni il Baraonda
era il punto di arrivo di una scena ,quella alternativa italiana,che
poi sarebbe finita(in quasi tutti i sensi)per emigrare più su internet
che nei club,con le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti(cioè
artisti sempre più liquidi che reali..).Parallelamente alla musica il
locale ha sempre portato con se polemiche riguardo all'ordine
pubblico,conseguenze quasi sempre inevitabili in posti che ospitano
migliaia di persone magari alle 3 di notte dopo aver bevuto qualche
bicchierino di troppo(da qualche altra parte ovviamente) spesso con la
paghetta di mami e papi che a casa aspettano il ritorno del figliol
prodigo-alcolico leggendo un libro di Raffaele Morelli..Una delle
domande che mi sono sempre posto è perchè una rissa al Baraonda "valga"
più di una rissa in qualsiasi altro locale versiliese che dista poche
centianaia di metri dal Cinquale.La classica politica dei due pesi e due
misure che molto spesso mi sfugge.Ora non è bello far nomi senza
contraddittorio ma se uno varca il confine massese(lo so che per
molti,specie a carrara è già un problema anche solo andare in
partaccia,razza di sfigati che non siete altro...)potrebbe scoprire un
mondo che ha poco da invidiare a quello che ogni tanto succede al
Baraonda.Vogliamo parlare delle pasticchine che girano in certi club
dove si arriva con la Mercedes(noleggiata da Hertz)e il vestito buono
comprato coi soldi della nonna a Natale per scopare qualce milf sfigata
?Delle risse a bordo piscina per un gin tonic di troppo nel covo del jet
set fortemarmino invaso da odiosi russi?Delle macchine sfasciate in
darsena a Viareggio quasi ogni sabato? E della movida di torre del lago?
Perchè anche la scena gay marinella oltre che drag queen e calici al
vento offre un panorama di risse,auto distrutte,e pasticche varie(non
solo viagra..) che al cofronto il Baraonda è un convento di
educande.Potrei continuare(ho la sfiga di passare il 90% della mia vita
in Versilia per cui di questi episodi ne potri scrivere un libro da
pubblicare a dispense sul Tirreno)ma preferisco concentrare l'attenzione
su un aspetto che spesso viene enfatizzato e portato a giustificazione
di questi episodi : il disagio..Una parola che solo a sentirla
nominare,come diceva Himmler riguardo alla cultura,mi vien voglia di
mettere mano alla pistola.
Ma
disagio di che? A 20 anni disagio?Questi disagiati che hanno tutto,dal
tablet,alla macchina,al vestito nuovo ,all'i-pod,alla playstation,che
scopano con tutto e tutti dal vero o virtuale, il disagio non sanno
nemmeno dove sta di casa.Volete sapere cos'è il disagio? Fate un salto
da uno che ha un figlio con un handicap grave per capire cose vuol dire
"disagio",oppure ascoltate i racconti di gente che scappa dalla Siria o
dalla Libia,altro che certi "sparacazzate"da facebook che passano la
giornata a interrogarsi sulle loro crisi esistenziali per giustificare
il fatto che magari sono solo zoccole a 40anni che la danno a tutti
..Certi posti ,e dico Baraonda ma potrei dire anche Swamp e
Mandragora,andrebbero difesi,messi nelle condizioni di poter lavorare
onestamente perchè offrono spazio e visibilità a una scena cultural
musicale italiana che altrimenti è destinata a morire complice questo
cazzo di internet.Preferiamo avere una generazione di gente che passa il
tempo a condividere video su youtube o una generazione che vive la
musica nei club e suonando davvero ?Se la risposta è la seconda allora
facciamo in modo di agevolare tutti quelli che vogliono intraprendere in
cultura,anche aiutandoli nell'ordine pubblico..E ci vuole l'impegno di
tutti a partire dalle istituzioni con maggior controlli sulle strade(il
ritiro della patente è un deterrente che in italia,popolo di donne e
motori, funziona sempre)che non vuol dire militarizzare un territorio ma
solo evitare gli eccessi di pochi ai danni di tutti.La fetta però più
importante la devono fare i ragazzi e in generale tutti noi.Drogarsi e
ubriacarsi per me non è un problema ma lo diventa se pretendo di farlo
in un locale pubblico e magari poi scateno una rissa perchè sono
alticcio e uno mi ha inavvertitamente scontrato.Voglio bere? Lo faccio
in casa mia e tra quattro mura coi miei amici senza dover coinvolgere
locali e vie cittadine in quello che faccio.Non credo che vietare gli
alcolici da mezzanotte serva a qualcosa:chi vuol bere va nei
supermercati e si ubriaca a casa per poi chiudere la serata con un
negroni in un locale in centro a massa lasciando però a quest'ultimo il
compito di sorbirsi le conseguenze della sbornia.Un ultimo appello ai
genitori mutuato da titolo di una rivista"cult" dei testimoni di geova :
Svegliatevi!.Quelli che difendete da questa società crudele(che avete
contribuito a creare,anzi abbiamo..),i vostri pargoletti,che per voi
sono tutto casa e chiesa mentre spesso sono canna e per niente chiesa
hanno bisogno non di due sfigati che passan le serate a guardare i
canali di Fox Italia ma anche e soprattutto di sentirsi dir ,qualche
volta ,di no.Lunga vita al Baraonda e a tutti quelli che ancora ci
credono(Riserva Indie incluso)..Maurizio
Tutto vero. Credo però sia anche il caso di dire che a differenza di altri locali che non citi ma fai intendere, al baraonda la questione sicurezza, gestione del pubblico e selezione (intesa non come idiota diniego all'entrata che trovo semplicemente incostituzionale, ma come selezione naturale del tuo pubblico in base a cosa offri e come lo offri), non sia mai stata una priorità ma anzi sottovalutata pericolosamente, non gestita e non percepita, sia all'interno che all'esterno del locale dove troppe volte si assistono a scene pietose di decerebrati impasticcati che a bordo della loro Punto Abarth con impianto audio da tamarri debbono far capire la mondo il vuoto che hanno nella scatola cranica. Il baraonda non si è mai rinnovato, è decaduto per consunzione e distrazione, lasciar fare e certi personaggi semplicemente andavano anestetizzati, allontanati, recisi nelle loro frequentazioni a colpi di proposte artistiche e musicali che diciamolo pure, al Baraonda sono diventate rarefatte e stantìe negli ultimi dieci anni, dei tanto decantati 25 di attività.
RispondiEliminaMi trovi d'accordo con diverse cose tra quelle che dici,però considera anche il fatto che certi locali della Versilia fanno pagare un biglietto tra i 15 e i 30 euro quasi sempre per assistere solo a patetiche sfilate di moda di sciacquette che agitano il culo con la musica di uno che spesso non ha idea neppure di quello che passa.E nonostante tutto quelli stessi locali difficilment vanno in prima pagina anche perchè,diciamola tutta,comprano spesso e volentieri spazi pubblicitari nei giornali locali..Ci vorrebbe un cambio culturale e la gente dovrebbe essere pronta a pagare per ricevere più servizi,tra cui maggior sicurezza..Invece,chissà perchè,chi viene al Baraonda pretende l'ingresso gratuito e storce il naso anche solo per un ticket di 5 euro salvo poi magari spenderne 10 in centro a Massa per due Negroni..Sicuramente il locale non è immune da colpe ma credo anche che i problemi maggiori siano da ricercare in una clientela distratta,più attenta alla musica su internet che dal vivo che non permette ai locali (Baraonda,TagoMago,Mandragora, Casamatta,Swamp prima del restyling fighetto)di investire per migliorare struttura e proposta...Maurizio
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