Nascono dall'unione di vari gusti musicali, lasciando ad ogni membro della band il proprio bagaglio melodico. È così che l'hiphop si miscela a sonorità classiche e latine.
Nessun genere si arrende all'altro, ma si lavora insieme per trovare il groove universale.
L'obiettivo è la condivisione. Fino a far divenire l'esibizione un vero e proprio rito.
Con due rapper, due dj, un basso, un violino, una beat box, delle percussioni e una voce femminile, gli HAPPY M.I.L.F. si posizionano a metà strada tra un'orchestra da palcoscenico e un freestyle da Bronx.
Per Indievidui è "Si ferness" il brano che veste di denuncia.
Sabato 20 novembre 2010 i giornali parlavano dell'importante riapertura dell'ex Real Polverificio Borbonico, struttura voluta da Ferdinando II per la produzione di polvere da sparo.
L'edificio di Scafati giaceva abbandonato dal terremoto del 1980. La stampa parlava dunque di splendore ritrovato, con tanto di mostre e concerti per la sua (seconda) inaugurazione.
A tre anni di distanza, la costruzione nei pressi dell'Ager Pompeianus, esempio di archeologia industriale, appare destinata alla collettività solo a metà. Al suo interno trova spazio il Centro per la Cultura a e le Arti di Scafati e la collezione Galleria Comunale di Arte Contemporanea, ma le attività a vita alterna non si chiamano 'valorizzazione'.
Indievidui è un progetto geo|musicale di valorizzazione e riqualificazione urbana sviluppato come canale sulla piattaforma video di Youtube che intende promuovere uno spirito critico sulla musica emergente italiana (nello specifico, e per iniziare, quella che nasce in Campania) e valorizzare il territorio di appartenenza di ogni singolo Indieviduo.
Indievidui è un'idea BIS | Best Italian Stuff
Nessun commento:
Posta un commento