lunedì 9 luglio 2012

Il Teatro degli Orrori live raccontati da MARTI IN THE SKY


Primo Luglio, Italia in finale agli Europei di Calcio, dopo più di 90 minuti di sofferenza e tensione, milioni di ragazzi restano disperati per la sconfitta nel campo dell’Albizzate Valley Festival ma ci pensa il Teatro degli Orrori a riportare adrenalina ed energia.
Il concerto del Teatro degli Orrori è prima di tutto una prova di forza fisica in quanto il pubblico è scatenato, appassionato e scarica tutta questa energia nel pogo e improvvisamente ti senti come immerso in una centrifuga che ti sbatte a destra e a sinistra ma è parte essenziale del concerto perché trasmette la vera passione. La sottoscritta che inizialmente era posizionate alle griglie di partenza, dopo soli 10 minuti si è ritrovata nelle retrovie, questi sono quei momenti in cui avrei voluto nascere uomo e forte!
Capovilla è li sul palco, con il suo sguardo magnetico, i suoi occhioni azzurri che incrociano il mio sguardo, mi trasmette passione. Canta, alterna momenti di rabbia pura ad altri più pacati e riflessivi e spesso utilizzando una splendida ironia velata. Spesso le canzoni sembrano una narrazione, una confessione segreta che Pierpaolo fa al suo pubblico che ascolta inerme. E’ perfetto nel suo abito rigorosamente nero, salta, suda urla, s’incazza e riesce a trasmettere una passione incredibile all’ascoltatore che rimane impassibile ad ammirare il meraviglio spettacolo che ha davanti agli occhi. 

                                                              
Sono molti i concerti a cui partecipo ma posso con certezza dire che il Teatro degli Orrori ha uno dei Live-act  più  potenti di qualsiasi altra band. Il Teatro degli Orrori ha la capacità di coinvolgere completamente l’osservatore, il pubblico viene travolto di un’ondata di passione tale da estraniarsi dal mondo reale per due ore. Niente esiste. Nessun problema, nessuna angoscia, nessun amore. Tutto è li. Tutta la vita è in quell’attimo.
Il concerto inizia con “Doris”, un’esplosione di luci, chitarre e un basso orgasmico che arriva diritto allo stomaco, Pierpaolo più in forma che mai urla “I Politici? I politici crepano” e il pubblico energico lo accompagna nel suo straziante grido  di vendetta.
“Quanto sono belle le donne? Eh, quanto sono belle? E se sono partigiane lo sono ancora di più!” e li parte Compagna Teresa, canzone d’amore contro la guerra, che fa esplodere la folla in un coro unico che copre quasi la voce di Pierpaolo.
Improvvisamente, come in un sogno, Pierpaolo lascia spazio alla band rimanendo immobile per più di due minuti, occhioni blu fissi sul pubblico e  un muro sonoro di sublimi suoni psichedelici che lasciano tutti in completo shock e con la voglia che questo concerto duri una vita intera.
Sul palco, ad accompagnare il Teatro, arrivano i 2Pigeons, duettano in una malinconia Ion, Gionata Mirai meraviglioso in un arpeggio di chitarra che strappa al pubblico qualche lacrimuccia. Questo pezzo sta molto a cuore a Capovilla tant’è che sul finale era visibilmente commosso.

                                                                    
Seguono canzoni come “ Io cerco Te”, “A Sangue freddo”, “Skopje” e “Stati uniti d’Africa” nella quale Capovilla ha iniziato un folle vortice, roteava velocemente su se stesso ripetendo in maniera compulsiva: E poi mai….E poi mai…
A questo punto guardo l'orologio, è quasi l’mezzanotte e mezza, il teatro degli orrori ha suonato quasi due ore ininterrottamente, due ore che sono volte e che mi hanno fatto dimenticare qualsiasi cosa...
TESTO E FOTO DI MARTY
                                                                   
Musica, Cinema e Persone. Queste sono le mie tre più grandi passioni. Romantica, non diabetica ma indi(e)sposta. Critica, a quanto dicono!


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