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mercoledì 10 aprile 2019

SESSO E DROGA. E ROCK'N'ROLL - "THE DIRT", IL BIOPIC SUI MÖTLEY CRÜE // RECENSIONE A CURA DI LJUBO UNGHERELLI


Bologna, giugno 2005. Freschi di reunion, i Mötley Crüe sono headliner della seconda giornata del festival Gods of Metal (di qui in avanti per amor di semplificazione “il God”). All’epoca, l’atmosfera sottopalco era ancora concitata e non aleggiava lo sconfortante mortorio di gran parte dei concertoni di oggidì. Guadagnato un posto nelle prime file, una volitiva ragazza di Pisa dichiara il sogno della propria vita, consistente nel far vedere le tette a Nikki Sixx. Al fine di realizzare il suo desiderio, sarà issata in spalla da due gentiluomini, uno dei quali è colui che sta scrivendo in questo momento. Per la par condicio, la fanciulla concede il bis al cospetto dell’irrinunciabile “Titty–cam” con la quale Tommy Lee si aggira per il palco alla ricerca di seni nudi da immortalare. Ecco, per chi lo ha vissuto, questo può apparire alla stregua di un evento sopra le righe. Eppure è meno di un’inezia rispetto a ciò che la brigata pittoresca ha combinato nel suo “prime”, mettendo a ferro e fuoco tutto ciò che ha incontrato lungo il proprio cammino, partito dal Sunset Strip di Los Angeles alla conquista del mondo intero. 


Un ampio spaccato è testificato da “The dirt”, pellicola biografica (o biopic per chi non ha familiarità con la lingua italiana) ispirata all’omonimo libro di memorie che narra con dovizia di particolari scabrosi le gesta dei quattro personaggi collettivamente aggregati sotto la ragione sociale Mötley Crüe. In stato d’incubazione per lunghi anni, il film vede finalmente la luce a inizio 2019. Dunque, se già non lo avete fatto, prendetevi un’oretta e mezzo di tempo, selezionate l’audio originale per escludere il pessimo doppiaggio italiano e godetevi le fumettistiche avventure di una band che non avrebbe faticato a inimicarsi tanto i congressisti di Verona quanto le nonunadimeno (forse più queste ultime). Certo, non mancano gli accenni alle vicissitudini personali dei membri (e che membri!) della band. Il tormentato leader Nikki Sixx. Il frivolo ribelle di buona famiglia Tommy Lee. Il cinico e precocemente anziano Mick Mars. Il vacuo sciupafemmine Vince Neil. Ognuno di loro, specie i primi due, si racconta a favore di telecamera, talvolta abbattendo pure la cosiddetta quarta parete. Ma a predominare è la cronaca di vizi e stravizi, festini e festoni, camerini e camere d’albergo che diventano luoghi di depravazione e devastazione. Una “Decade of decadence” che non fa prigionieri per l’intero corso degli anni Ottanta, in cui i Crüe alzano di continuo l’asticella degli eccessi. 



E ben poco possono fare per tenerli a freno i loro più stretti collaboratori, il manager Doc McGhee e l’A&R Tom Zutaut (in seguito mentore anche dei rivali Guns N’Roses, dei quali tuttavia si sottace bellamente). I baccanali più sfrenati lasciano conti piuttosto salati da pagare, e non solo economici. Un Vince Neil ubriaco alla guida causa la morte di Razzle, batterista degli Hanoi Rocks, ponendo di fatto fine all’ascesa della rock band finlandese, da poco sbarcata negli States per dare lezioni di stile alla nascente scena locale. E che dire della “morte” per overdose di Sixx, “resuscitato” da un paramedico in ambulanza con una doppia iniezione di adrenalina nel cuore. “Kickstart my heart”… Ah sì, anche la musica si ritaglia qualche piccolo spazio all’interno del film. Nella colonna sonora vi sono addirittura quattro canzoni registrate appositamente dai Mötley Crüe, ritrovatisi in studio per la prima volta dopo il tour “d’addio” del 2015. E non è da escludere che l’eco mediatica di “The dirt” favorisca ulteriori iniziative, in primis il ritorno all’attività live. Ma in ogni caso è il ritmo del deboscio a scandire l’incedere della narrazione. Se provate una certa fascinazione per tutto ciò, potete approcciarvi senza riserve e farvi trascinare in un vortice ininterrotto di sesso e droga. E rock’n’roll. In caso contrario, probabilmente vi sarete già indignati leggendo l’aneddoto riguardante il “God” del 2005 e avrete virato su altre letture, altri ascolti e altre visioni.






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