E non poteva iniziare meglio di così la prima edizione del BALENA FESTIVAL. Una location fantastica, il Porto Antico di Genova, una tensostruttura affacciata sul mare, in "piazza delle feste" proprio sotto il Bigo, che permette i live anche in caso di pioggia (aspetto fondamentale dato che in questi giorni il meteo è sempre un po' incerto). Arrivo da La Spezia agevolmente e trovo anche parcheggio vicino, se non siete pratici di Genova in zona Acquario/ Magazzini del cotone si trova facilmente spendendo poco, sono le 21 e arrivo in tempo per vedere salire sul palco i SXRRXWLAND, giovane trio romano dedito al trap-elettronico, in forza alla scuderia ASIAN FAKE, quelli dei COMA COSE per capirci, gente che di fiuto musicale ne ha parecchio, e anche se i tre ragazzi non sono certo il mio genere, sul palco ci sanno fare e vedo che hanno molta presa sul pubblico (quasi esclusivamente giovanissimi, sui 18/25) e i loro singoloni Cattedrale e Facebook (se facessi un figlio lo farei perfetto, se facessi un figlio lo farei per FB) tra l'altro cliccatissimi sul Tubo, sono cantati in coro.
Dopo un
piccolo break-cambio palco con live di JESSE the FACCIO sul second stage
arriva sul palco, preceduto da cori da stadio "Franco! Franco!"
Franchino Bertollini, romano classe 1992. Il
suo primo lavoro solista (dopo la positiva collaborazione con CARL
BRAVE) Stanza singola è uscito da poco ma sarà sicuramente uno dei
migliori dischi del 2019.
Il
live si apre con SAN SIRO, canzone che apre anche il disco e il
pubblico, ora molto numeroso, parte subito a cantare a squarciagola,
quasi da coprire il buon Franco. Poi si passa a Brioschi, una delle mie preferite (vedetevi il mini video sul nostro IG TV). Non mancano in scaletta anche Noccioline e qualche altro pezzo del periodo con Carl Brave. Pur essendo una festa con tanto di cori e "fiaccolate 2.0", le foto parlano da sole, l'atmosfera è decisamente e volutamente malinconica, complice la sceneggiatura sul palco (una camera d'hotel anni 80, con tanto di insegne cult come Totocalcio e Molinari e il mitico Frigobar, ottimo in effetti per custodire le birrette!), le canzoni che parlano delle complicate avventure sentimentali di Franchino che probabilmente non lo renderanno felice ma che gli hanno fatto sfornare dei gran pezzi, tipo la stupenda Nuvole di drago.
Il concerto finisce sulle note di Frigobar:
E noi a discutere di niente fino a far mattino
Ricordi, appannavamo i vetri col respiro
Te ne vai di già?
Ormai è mezzanotte, il concerto è andato e con questi versi in testa andiamo a casa anche noi! Ci rivedremo presto Franco, sappiamo che suonerai ovunque questa estate e cercheremo di venire sottopalco al Mi AMI e al BEAT di Empoli.
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