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lunedì 11 ottobre 2021

I CONCERTI AL TEMPO DELLA PANDEMIA - SPIN OFF 1 - "NE RIMARRÀ SOLTANTO UNO" - TESTO "APOCRIFO" RACCOLTO DA MARIALAURA CORREDI


Nel corso dell’estate sul blog di Riserva Indie sono stati pubblicati i diari con cui un noto musicista ha documentato la sua tournée. Il successo e la curiosità suscitati sono stati tali che molte persone ci hanno contattato, chi solo per provare a indovinare l’identità del protagonista delle vicende, chi addirittura per inviarci un ulteriore episodio del diario che sostiene d’avere reperito con modalità che tuttavia non ha voluto svelarci. Ammetto di non essere riuscita ad appurare se il testo che segue sia autentico ovvero si tratti di un apocrifo, pertanto declino ogni responsabilità in merito e vi lascio alla lettura di quest’ultima, fantomatica pagina del diario.
Marialaura Corredi – Montecatini Terme – autunno 2021


Senti, sarò anche un esistenzialista, ma io firmo. In fondo, a cosa serve essere sensibili se non ci si mette alla prova con queste situazioni improbabili, dove si viene a contatto con persone che non ti sogneresti mai di frequentare. E poi nel contratto si parla di diverse migliaia di euro a puntata, per non contare le serate in più dovute alla ritrovata visibilità.
Mi ritrovo così negli studi televisivi della capitale, gli stessi del Grande Fratello vip che adesso è in pausa. I concorrenti sono otto. Ne verrà eliminato uno a puntata. Ci sono io, il più giovane e malinconico di tutti, per quanto vada già per la sessantina, e tutta una serie di personaggi ripescati di settant’anni e oltre. C’è una bionda platinata e rimbombata famosa negli anni Settanta per canzoni autolesioniste, uno sperimentatore prog-rock datosi alla musica disco rinomato per i suoi baffi, un cantautore degli anni Sessanta che ha avuto solo una hit in tutta la sua vita, un playboy rincretinito che quarant’anni fa mollò un gruppo famoso con suo sommo rimpianto e che per questo non riesce ancora a darsi pace. E ancora, un gruppo new wave degli anni Ottanta evolutosi in trio vocale neomelodico, un mistico seguace della religione zoroastriana che aveva raggranellato qualche piccolo successo con i suoi pezzi techno ambient e per finire c’è l’unica donna che può attrarre la mia attenzione, un’esile cinquantatreenne che ne dimostra venti in meno per una sua rigida militanza vegana e per un’incessante attività fisica, unita alla meravigliosa presenza di due grandi occhi blu e un sorriso stellare: Frisia, una cantautrice alla Kate Bush che aveva riscosso grande attenzione con un singolo banale in un’estate del ’90. I giudici sono Albano, Jerry Calà e Gegia.


Prima della puntata d’esordio ho bisogno di sfogare la tensione e allora ne approfitto per circuire Gegia, la quale mi promette di avere un occhio di riguardo nei miei confronti durante il programma.
Nonostante questo, al termine della prima puntata vado al ballottaggio con il santone techno zoroastriano che vince grazie a un remix di corni suonati da monaci tibetani a 3500 metri. Me ne torno mesto a casa con il Freccia Rossa. Arrivato alla magione mi bevo una boccia di whisky per far calare l’adrenalina prima di addormentarmi.
L’indomani mattina mi sveglio a mezzogiorno e per prima cosa accendo la radio. Mi metto a fare colazione dopo essermi preparato una moka e sorseggiando il caffellatte ascolto il notiziario. “Clamoroso colpo di scena ieri sera al Gerontocontest”, declama l’annunciatrice. “Omissis, il cantante del gruppo di rock di nicchia omissis, sputa nell’occhio al guru della techno D.J. Anananda Nando dopo esser stato eliminato.” Dettaglio di cui mi ero del tutto dimenticato… Ah, ora che mi ricordo, avevo dato un colpetto anche a Frisia nel suo camerino, prima di andare via.
Torno a provare con il gruppo. È finito il tempo delle date soliste estive. Me ne resta giusto un paio e così ho ripreso con gli omissis in attesa di un non meglio specificato tour invernale, di quelli che ti fanno sottostare all’obbligo del green pass.
Una mattina alle otto mi arriva una telefonata. Rispondo per caso perché mi ero alzato per pisciare. Chi cazzo mi telefona a quest’ora?
“Buongiorno, chiamo dalla commissione tecnica interna della Mollydammoly, l’agenzia di produzione di ‘InVenom’, il famoso talent delle nuove proposte. Gegia e Frisia ci hanno caldamente raccomandato il tuo nome che d’altronde non aveva bisogno di presentazioni visti i dodici milioni di visualizzazioni del video del tuo sputo al guru techno.”
Insomma mi hanno preso al talent più famoso d’Europa, nella sua versione italiana. All’anziana omissis è preso un colpo e dovrà passare lunghi mesi di riabilitazione, perciò io mi inserirò al suo posto insieme a Giovannella, Gionni Firsteight ed El Tubon.



Le prime tre giornate di audizioni, trasmesse in diretta su tutte le piattaforme, vanno bene. Gli ascolti e le visualizzazioni sono alle stelle, ma il quarto giorno succede il patatrac. Arriva un gruppo che presenta una cover di omissis, il brano più famoso del mio gruppo. Gionni Firsteight apprezza, Giovannella è disgustata sia dal brano sia dall’esecuzione, a me non è che la versione piaccia più di tanto, però il gruppo suona bene, è un po’ una ruffianata ma decido di dare seguito all’esperienza di questi Scartagons. Due voti a favore e uno a sfavore. Manca il voto decisivo di El Tubon che fa un preambolo di circa mezzora e finisce per dire che li avrebbe anche passati, ma che per lui gli omissis non hanno niente a che fare con le sette note e neanch’io ho alcun titolo per stare su questo scranno e quindi li boccia. Io mi alzo dalla mia poltrona, vado da El Tubon e gli stacco di netto un orecchio con un morso.
Ormai che ho digerito l’orecchio di El Tubon, sono rinchiuso nei sotterranei in una cella speciale tipo Hannibal the Cannibal. In compenso il mio morso ha raggiunto miliardi di visualizzazioni e adesso gli omissis sono il gruppo con più follower nei social in tutto il globo terracqueo.
Queste sì che son soddisfazioni!

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