Il fenomeno Quintale si riconferma alla guida dell’indie pop nostrano portando a spasso per l’Italia il suo “Regardez moi”, in grado fare il bis di sold out della tappa di Firenze e far saltare i culi di tutti. L‘Hip hop si sporca di strada, rap, cantato, fumo, gin lemon e “scritte con spray”. Ed è proprio all’opera di un writer di strada nel bresciano che Quintale si ispira per il titolo del suo album, e allo stesso modo la copertina è frutto di un collage di foto scattate sulla strada della gavetta tra Brescia e Milano, lungolinea quella dei binari e dei “treni la notte” e “dell’eroina sopra le stagnole”.
Sullo stile street scivolano perfettamente versi tragicomici che legano la quotidianità al dramma sentimentale, il frigo vuoto al nome del cane della ex da dimenticare, il messaggio che mandi per colpa del vino, al letto rigorosamente sfatto. Dentro ai versi di Frah ci stiamo comodi un po’ tutti, per circostanza o sfiga, mollati o mollanti, amati o amanti.
A differenza dei suoi simili attualmente in orbita nel panorama discografico, la forza espressiva dell’album di Quintale è proprio questa: sfuggire alla forma e al classico sentimentalismo di miele per servire con ironia, paraculo e luoghi comuni, un piatto amaro che presto o tardi tutti ci siamo trovati a masticare.
Poi ci sta la voglia di saltare everybody a ritmo del beat che scuote l’auditorium, ci diverte, ci fa sudare e rinnamorare perché passato il dramma, detto alla modi di Frah con il suo esistenzialismo spicciolo da strada, “poi ricomincia tutto da capo”!
Testo e foto di Eleonora Marras
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