Per la prima volta riesco a vedere LEE SCRATCH PERRY dal vivo. Confesso che quando tempo fa ho saputo del concerto non ero nemmeno sicuro fosse ancora vivo e in attività e invece "The UPSETTER", classe 1936, ora è proprio là sul palco davanti a me!
Affrontare un impegnativo e lungo tour europeo non deve essere impresa semplice per nesssuno (io che ho il 50% esatto della sua età per vedere il concerto ho fatto circa 350 km ed ero già stanco!), se poi hai 82 anni è una follia, ma LSP sembra non dare peso alle convenzioni e alternando bicchieri di rosso e sigarettine artigianali (dalle dimensioni direi adatte anche per il salto con l'asta) regge tranquillamente quasi 90 minuti di palco e probabilmente avrebbe continuato ancora, ma a un certo punto il rosso è finito e dalla regia dicono di passare al DJ Set.
Adoro il reggae e in piccole dosi mi piace anche il dub, ma se devo essere onesto devo ammettere che un live di solo dub è stato un pochino stroboscopico per i miei gusti. La scaletta scelta da LSP, che ricordiamolo ha all'attivo una cinquantina di dischi prodotti/cantati ecc., non concede troppo spazio alle hit più conosciute del vasto repertorio; ricordo giusto una breve versione di "I Chase the devil", e forse la combo bicchierini/fumo ha reso ancora più DDDDUUUUBBBB la performance del nostro eroe, tuttavia lungi da me l'idea di criticare chi ha scritto almeno 50 anni di storia della musica ska/reggae/dub, una vera Leggenda Vivente. LSP non è solo un cantante ma anche produttore (nel 1969 ha prodotto Bob Marley, tanto per dire) fonico, talent scout, pionere e precursore di tutte le tendenze musicali provenienti dalla Giamaica. Vederlo in azione è stato emozionante, oltre che un grande onore!
Da segnalare il favoloso sound system di Francesco Bagni THE SOUL ROCKERS (l'Uomo del LAGO VERDE), le cui enormi casse vintage con i bassi tellurici hanno dato le vibrazioni giuste alla musica di Lee, e la bellissima location per il concerto, la grande serra della fattoria didattica LA FRAGOLA DE BOSCH di Gambettola (vicino Cesenatico), che nonostante le rigide temperature esterne ci ha permesso di ballare sull'erbetta... e non pensate male!
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