Ecco la gallery, a cura di Samuel Fava, e lo streaming, sul player di Mixcloud in coda al post, della puntata di Riserva Indie del 29-01-2017 con Matteo Fiorino, in compagnia del "recensore" Davide Giromini, nei nostri studi per presentare "Fosforo", il nuovo album edito da Phonarchia Dischi. Vi ricordo che Matteo suonerà il prossimo 16 Febbraio al Circolo Origami di La Spezia.
A tre anni dal disco d’esordio “Il masochismo provoca dipendenza” (Frivola Records/A Buzz Supreme), Matteo Fiorino torna in scena con “Fosforo”, un album prodotto da Phonarchia Dischi. “Fosforo è una parola di origine greca (phosphoros) e significa portatore di luce. Le conseguenze delle nostre azioni ci illuminano sempre in maniera lampante, come fulmini o fiammiferi. Questo disco contiene tracce di fosforo, come i fiammiferi, gli esplosivi e i dentifrici.” Fosforo è un viaggio senza mappa, un’attesa errante, consumata in nove tappe tra Bologna, La Spezia e i mari della Grecia, nella schiavitù della propria libertà. L’amore, l’amicizia e la morte sono i temi che ricorrono come echi lontani di un vissuto alla deriva, condizione ben nota a Fiorino, che per mestiere naviga tutte le estati: “il mare continua a essere il luogo dove mi sento più quieto, dato che è in continua agitazione come lo sono io, e rimane anche l’unico luogo che io conosca dove esiste soltanto il presente, un solo e continuo tempo presente.” Nell’artwork dell’album, realizzato da Giacomo Laser (suo anche il videoclip del singolo “Gengis Khan”), la natura viva fotografata del retro dialoga con la natura morta dipinta in copertina, opera dello stesso Fiorino: “le nature morte sono autoritratti e viceversa, lo scopo è sempre quello di immortalare la caducità della vita, della propria. A dire il vero non dipingo mai niente, Giacomo Laser mi ha fatto dipingere con l’inganno: mi ha detto che dovevo farlo a scopo curativo.” Prodotto artisticamente da Nicola Baronti, Fosforo è suonato da Matteo Fiorino, Lidio Chericoni (Shiva Bakta) e Matteo Sideri (Tegu), con la partecipazione di IOSONOUNCANE, Etruschi from Lakota, Ottone Pesante, Calvino e tanti altri. Distaccandosi dalle sonorità folk ’70 del primo album, Nicola Baronti apre la ricerca musicale di Fiorino a un respiro internazionale, in un continuo rimando tra black music, psichedelia, progressive, jazz ed elettronica. Un insieme di sonorità rivela le nuove geometrie compositive tracciate da Fiorino, che abbandona l’ironia vernacolare del primo album per una scrittura più sobria, asciutta e sarcastica: “sarcasmo e arte ci salveranno dal declino dell’umanità.” https://www.rockit.it/fiorino/album/fosforo/38669
Ecco il video di "Madrigale"
Clicca play sul lettore di Mixcloud qui sotto per riascoltare Matteo Fiorino a Riserva Indie
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