"IN.VERSIONE CLOTINSKY" ...mhmhmhm... è pure scritto strano... Ma chi sono? Ma che fanno? e chi c... è Clotinsky? Mah! Sono leggermente perplesso quando leggo il programma del concerto, oltretutto è giovedì e i dubbi esistenziali mi attanagliano per qualche secondo ma mi basta sapere che le ragazze suoneranno al Pepper e per me è già una garanzia, a prescindere dalla musica in cartellone la serata sarà piacevole, e poi devo ancora assaggiare tutte le birre in distribuzione, non mi annoierò! Eccoci qui, con buona parte dello staff della RISERVA per vedere in azione questo duo che molto presto passerà a trovarci nei nostri studi: non possiamo perderci l'occasione di vederle alla prova del fuoco! La serata infrasettimanale rende l'ambiente piuttosto intimo e familiare, buon per noi e peccato per chi non c'è. Prima di iniziare: prendete minigonne, calze, tacchi trucchi e parrucchi? Fatto? Ok, buttate tutto! Anche i vostri preconcetti sul "rock al femminile".
Valeria e Valeria non hanno bisogno di atteggiarsi a sciantose superphiche, e anche con una mise adatta ai traslochi (ma anche ottima per chi ama la micologia) ci incantano subito. Non c'è un cazzo da fare, quando hai stile e personalità puoi suonare pure il fustino del Dash e ti riesce benissimo. Sia chiaro, la semplicità non è per tutti, perché senza effetti speciali si vede quel che sei; e quando sei "poco" o non hai molto da dire, è un bel problema. Le ragazze provengono dalla provincia di Ravenna e al solito ci domandiamo: se fossero arrivate da Seattle o da New York come le avremmo considerate? Lo sapete vero? Maledetti noi e i nostri pregiudizi, il nostro provincialismo del cazzo che automaticamente ci fa dubitare della musica a km zero, piuttosto ci ascoltiamo dei side project di band neozelandesi pur di atteggiarci a pionieri musicologi. E poi ci sfuggono questi concerti sotto il naso. Consiglio spassionato: ascoltatevi e andate a vedere IN.VERSIONE CLOTINSKY, il loro pop punk dadaista vi farà bene, come un abbraccio dopo una giornata di merda, come una birra fresca in una giornata afosa, come venti euro trovati per strada. Piccole grandi gioie semplici. Ad ogni modo finalmente una boccata d'aria fresca a livello musicale, dove le definizioni sul genere lasciano il tempo che trovano!
Che vi devo dire... io sto ancora canticchiando I wanna wait for the funny funny way!
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