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lunedì 7 novembre 2016

LA LISCA E IRMA NON ESISTE A RISERVA INDIE // SCOPRI GLI OSPITI DELLA SETTIMANA SULLE FREQUENZE DI CONTATTO RADIO POPOLARE NETWORK


Questa settimana a Riserva Indie, da Viareggio, il "dirty rock" de La Lisca con "Per Cani e Porci" edito da Inconsapevole Records. Opening act della serata, da Genova, l'indie folk rock (con sax e violino) di Irma Non Esiste con i brani di "Gioianimale". Appuntamento in diretta Lunedì 7 Novembre dalle 21 alle 22,30 e in replica Sabato 12 dalle 16 alle 17,30 sulle frequenze di Contatto Radio - Popolare Network (89,80 Fm) e in streaming su http://www.contattoradio.it/ascoltaci/index.php


La Lisca nasce nel 2010 in una storica sala prove di Bicchio (Viareggio) da ex membri dei Seed’n’feed, prendendo l’assetto definitivo con Luca Barillà alla batteria, Andrea Donati alla chitarra, Giacomo Cerri al basso e Alessandro Gabrielli a voce e chitarra. Con questa ultima formazione la band è riuscita a prendere uno stile definitivo con cui sono riusciti a comporre l’album “Per Cani e Porci“, uscito il 16 Maggio 2016 su tutte le piattaforme digitali. Le influenze musicali de La Lisca sono molteplici e spaziano dal post punk dei primi anni ’80 dei Jawbox, passando alle influenze grunge (Nirvana, Alice in Chains, Pearl Jam, etc.), all’alternative rock degli Hey Mercedes e Burning Airlines, fino ad arrivare al post metal dei Mutoid Man.


"Dosi piuttosto evidenti di rabbia che gratta il fondo di una canzone d’autore originale, con chitarra e sax, già in apertura: è Nuotak. Si prosegue con Buio, che raspa nello stesso modo ma aggiunge qualcosa ai toni scuri. Qualche dose maggiore di rock ce la regala La felicità; anche qui manca del tutto la volontà di nascondere i sentimenti, atteggiamento accompagnato dal violino e da ritmi elevati, con un crescendo emotivo interno al pezzo. Debora usa toni molto più insinuanti, soprattutto nella prima parte. Ci sono poi piccole esplosioni di intensità in un pezzo dove prevale l’oscurità. Lo schianto parte da idee contenute, con gli strumenti a corda al centro della scena. Il brano piano piano cresce in termini di volume e intensità, finendo in un rock melodico ma robusto. Presupposti più baldanzosi quelli di In esilio, cantata con molta enfasi e di buon impatto. Si abbassano le luci per L’analisi: il pianoforte conduce l’ascoltatore in terre malinconiche. Poi entrano anche gli altri strumenti a squarciare un sipario su un pezzo dalle caratteristiche piuttosto teatrali. Più serena Il Gozzo, che chiude il disco tra note folk-country e grida belluine da film western. Irma non esiste si conferma su livelli alti, anche se qualche limatura qui e là si può ancora effettuare. Il disco mette in evidenza il talento dei sette componenti della band e anche la notevole passione che pongono in ogni singolo battito della musica che suonano" ("Gioianimale" recensito da Traks).

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