Questa settimana a Riserva Indie tornano i mitici Appaloosa per presentare i brani del nuovissimo album "BaB", edito da Black Candy, che proporranno dal vivo Sabato 19 Marzo al Theremin di Massa. Opening act della serata, da Genova, i Kiwibalboa che per La Clinica Dischi escono in questi giorni con l'ep "Tre buoni motivi". Appuntamento in diretta Lunedì 14 Marzo dalle 21 alle 22,30 e in replica Sabato 19 dalle 16 alle 17,30 sulle frequenze di Contatto Radio Popolare Network (89,80 fm) e in streaming dal sito di Contatto Radio.
Gli Appaloosa si formano a Livorno nel 1998. Hanno prodotto 6 dischi, "Appaloosa" (Ondanomala 2003), "Non posso stare senza di te" (Urtovox 2006), "Savana" (Urtovox 2009), "The Worst of Saturday Night" (Black Candy 2012), "Trance44" (Black Candy 2014), "Bab" (Black Candy 2016).
Fin dai primi anni abbandonano l'uso del cantato e basano il loro lavoro su un sound sporco e aggressivo, con grande interesse per la dinamica, il ritmo spesso ossessivo e la fusione di differenti influenze: psichedelia, hip hop, math rock, techno e ogni cosa gli passi per la testa. La base della band è sempre stata due bassi e batteria a cui si sono aggiunti negli anni svariati elementi come synth, campionatori e drum machine.
Sono in tour in Italia dal 2003, dove hanno condiviso il palco con band come Cypress Hill, Karate, Black Rebel Motorcycle Club, Atari Teenage Riot, Joe Lalli, Verdena, Calibro 35, Zen Circus, Teatro degli Orrori, Afterhours, Linea 77, Aucan, One Dimensional Man, Civil Civic, Asian Dub Fondation, Zu.
E’ appena uscito, edito da LA CLINICA DISCHI, il primo album dei KiwiBalboa dal titolo "Tre Buoni Motivi", un lavoro frutto della totale libertà espressiva e che si rifiuta di assolvere a determinati oneri che invece comporterebbe l’esser parte integrante di una corrente artistica e filosofica ben precisa. Si denota dunque una cifra stilistica che fa riferimento all’assenza di imposizioni, appunto, stilistiche. Il contrasto è il tema centrale del lavoro dei KiwiBalboa. A partire proprio dalla scelta del nome della band, infatti, questo power-trio dimostra d’appartenere solo alla musica e di rifugiarsi mirabilmente in una sorta di “assenza di gravità musicale”, che alle liriche ed alle note permette di fluttuare liberamente nello spazio.
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